Frauenfeld
Frauenfeld città | |
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Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Turgovia |
Distretto | Frauenfeld |
Amministrazione | |
Sindaco | Anders Stokholm |
Lingue ufficiali | Tedesco |
Territorio | |
Coordinate | 47°33′22″N 8°53′53″E |
Altitudine | 417 m s.l.m. |
Superficie | 27,4 km² |
Abitanti | 25 611 (2018) |
Densità | 934,71 ab./km² |
Frazioni | vedi elenco |
Comuni confinanti | Aadorf, Ellikon an der Thur (ZH), Felben-Wellhausen, Gachnang, Hagenbuch (ZH), Matzingen, Thundorf, Uesslingen-Buch, Warth-Weiningen, Wiesendangen (ZH) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 8500 |
Prefisso | 052 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 4566 |
Targa | TG |
Nome abitanti | frauenfelder |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Frauenfeld (toponimo tedesco) è un comune svizzero di 25 611 abitanti del Canton Turgovia, nel distretto di Frauenfeld; ha lo status di città ed è la capitale del cantone e il capoluogo del distretto.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]La città è situata sul fiume Murg, un affluente del Thur.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1919 ha inglobato i comuni soppressi di Herten, Horgenbach, Huben, Kurzdorf e Langdorf e nel 1998 quello di Gerlikon e le località di Schönenhof e Zelgli, già frazioni del comune soppresso di Oberwil[1].
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]«D'argento, al leone di rosso, armato d'oro, trattenuto con una catena dello stesso da una donna pure d'oro, vestita di rosso.»
Il leone rappresenta gli Asburgo, che ereditarono il governo della città dai conti di Kyburg; la figura femminile è probabilmente la Vergine Maria, poiché il villaggio si sviluppò nel XIII secolo sui terreni dell'abbazia di Reichenau, di cui la Madonna era la patrona. Gli smalti rosso e bianco sono ripresi dallo stemma del monastero benedettino.
Il più antico sigillo della città conosciuto risale al 1286[2] e mostra un leone e una donna schiena contro schiena. Con lo Juliusbanner[3] del 1515 prevalse la raffigurazione odierna con le figure rivolte a destra dello scudo (verso sinistra per chi guarda). Il 28 luglio 1943 il consiglio comunale di Frauenfeld approvò lo stemma nella sua forma definitiva.[4]
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Abitanti censiti[5]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]A Frauenfeld ha sede il quotidiano Thurgauer Zeitung.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Gerlikon[6]
- Bewangen
- Hungersbühl
- Teuschen
- Herten[7]
- Ergeten
- Griesen
- Hub
- Oberherten
- Horgenbach[8]
- Erzenholz
- Osterhalden
- Huben[9]
- Bühl
- Murkart
- Neuhausen
- Kurzdorf
- Langdorf
- Schönenhof
- Zelgli
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Frauenfeld è servito dall'omonima stazione, sulla ferrovia Winterthur-Romanshorn, ed è capolinea della linea a scartamento ridotto per Wil.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune.
Sport
[modifica | modifica wikitesto]A Frauenfeld ha sede la società hockeistica EHC Frauenfeld.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Erwin Eugster, Beat Gnädinger, Gregor Spuhler, Frauenfeld, in Dizionario storico della Svizzera, 17 marzo 2008. URL consultato il 13 dicembre 2017.
- ^ (EN) Frauenfeld, su heraldry-wiki.com. URL consultato il 10 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2022).
- ^ Gli Juliusbanner sono elaborati stendardi di seta donati ai cantoni e ad altre entità della Vecchia Confederazione svizzera da papa Giulio II in riconoscimento del sostegno ricevuto dai mercenari svizzeri contro la Francia nella campagna di Pavia (Pavier Feldzug).
- ^ (DE) Gemeindewappen, su Staatsarchivs des Kantons Thurgau. URL consultato il 10 ottobre 2022.
- ^ Dizionario storico della Svizzera
- ^ Peter Giger, Gerlikon, in Dizionario storico della Svizzera, 5 settembre 2007. URL consultato il 13 dicembre 2017.
- ^ Verena Rothenbühler, Herten, in Dizionario storico della Svizzera, 27 ottobre 2014. URL consultato il 13 dicembre 2017.
- ^ Verena Rothenbühler, Horgenbach, in Dizionario storico della Svizzera, 4 aprile 2006. URL consultato il 13 dicembre 2017.
- ^ Verena Rothenbühler, Huben, in Dizionario storico della Svizzera, 21 agosto 2008. URL consultato il 13 dicembre 2017.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Frauenfeld
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Sito ufficiale, su frauenfeld.ch.
- (IT, DE, FR) Frauenfeld, su hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera.
- (EN) Frauenfeld, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 160734435 · LCCN (EN) n81018174 · GND (DE) 4018220-4 · BNF (FR) cb12486387z (data) · J9U (EN, HE) 987007548161405171 |
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