Vai al contenuto

Fenerbahçe Spor Kulübü (calcio)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Fenerbahçe SK
Calcio
Sarı Kanaryalar ("canarini gialli")
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Giallo, blu
SimboliCanarino
InnoFenerbahçe Marşı
Dati societari
CittàIstanbul
NazioneTurchia (bandiera) Turchia
ConfederazioneUEFA
Federazione TFF
CampionatoSüper Lig
Fondazione1907
PresidenteTurchia (bandiera) Ali Koç
AllenatorePortogallo (bandiera) José Mourinho
StadioŞükrü Saracoğlu
(52 500 posti)
Sito webwww.fenerbahce.org
Palmarès
Titoli nazionali19 campionati turchi
3 campionati turchi (1924-1951)
6 Leghe nazionali
Trofei nazionali7 Coppe di Turchia
9 Supercoppe di Turchia
8 Coppe del Primo ministro
1 Coppa Sport-Toto
1 Coppa Atatürk
Trofei internazionali1 Coppa dei Balcani
Stagione in corso
Si invita a seguire il modello di voce

Il Fenerbahçe Spor Kulübü, più semplicemente Fenerbahçe SK o Fenerbahçe, è la sezione calcistica dell'omonima società polisportiva turca, con sede nella città di Istanbul. Milita nella Süper Lig, massima serie del campionato turco di calcio.

Fondata nel 1907, è una delle più antiche e rinomate squadre sportive della Turchia: la sezione di gran lunga più popolare è la squadra di calcio, ma il sodalizio di Istanbul compete anche nella pallacanestro, nella pallavolo, nel canottaggio, nel tennis tavolo, nella vela, nell'atletica e nel nuoto.

I giocatori della sezione calcistica sono soprannominati Sarı Kanaryalar ("canarini gialli") e disputano le gare interne allo stadio Şükrü Saraçoğlu di Istanbul (52500 posti).

La sezione calcistica del Fenerbahçe ha vinto 19 titoli di Süper Lig, 3 campionati turchi (1924-1951), 6 Leghe nazionali, 16 campionati interurbani della lega, 7 Coppe di Turchia e 9 Supercoppe di Turchia. Vincendo per la quindicesima volta, nel 2003-2004, il campionato turco, è stata la seconda squadra turca dopo il Galatasaray a potersi fregiare di tre stelle sulla maglietta ufficiale[1]. In ambito internazionale la squadra ha vinto una Coppa dei Balcani nel 1966-1967, primo club turco ad aggiudicarsi un trofeo internazionale, mentre i migliori risultati nelle competizioni UEFA per club sono la semifinale di UEFA Europa League raggiunta nel 2012-2013, i quarti di finale della Coppa delle Coppe raggiunti nel 1963-1964 e i quarti di finale di UEFA Champions League raggiunti nel 2007-2008.

Il Fenerbahçe vive una fortissima rivalità con il Galatasaray.

Origini (1907-1959)

[modifica | modifica wikitesto]
Ziya Songülen, fondatore e primo presidente del Fenerbahçe (1886-1936)

Il Fenerbahçe fu fondato nel 1907 nell'antica città di Kadıköy (oggi quartiere di Istanbul) da un gruppo di giovani, tra i quali Nurizade Ziya Songülen, che ne fu il primo presidente, Ayetullah Bey, primo segretario generale, e Necip Okaner, capitano della squadra[2]. Il primo logo del club consisteva in un faro, in turco fener (decisiva la vicinanza del faro del capo di Fenerbahçe, situato nei pressi della sede del club) con i colori del narciso, il giallo e il blu.

Nato essenzialmente come squadra di calcio, il club inizialmente adottò maglie gialle e bianche[2], ma nel 1914, anno in cui Hikmet Topuzer ridisegnò il logo, si decise di passare alle maglie giallo-blu, colori oramai tradizionali.

Il Fenerbahçe nel 1907

Una legge del 1908 stabilì che tutte le squadre di calcio turche si sarebbero dovute registrare per poter continuare l'attività in modo legale[2]. Nel 1908 il Fenerbahçe aderì al campionato di calcio di Istanbul, dove esordì con un quinto posto finale. Fu questa la prima formazione: Ziya Songülen, Ayetullah Bey, Necip Okaner, Galip Kulaksızoğlu, Hassan Sami Kocamemi, Asaf Beşpınar, Enver Yetiker, Şevkati Hulusi Bey, Fuat Hüsnü Kayacan, Hamit Hüsnü Kayacan, Nasuhi Baydar[3]. Il primo alloro nel campionato cittadino arrivò nella stagione 1911-1912.

Il Fenerbahçe nel 1912

Mustafa Elkatipzade introdusse altri sport, trasformando il club nella polisportiva Fenerbahçe Sports Club[4]. Il Fenerbahçe giocò contro la Royal Navy che occupò Istanbul durante la guerra d'indipendenza turca. I soldati britannici formarono compagini denominate Essex, Ingegneri, Irish Guards, Granatieri e Artiglieria. Queste squadre giocavano l'una contro l'altra e contro i club di Istanbul e il Fenerbahçe vinse molte di queste partite[5]. Nel periodo dagli anni '20 agli anni '50, quando in Turchia si tenne il campionato turco (1924-1951) e successivamente la Lega nazionale (cioè competizioni tra le vincitrici delle leghe regionali), il Fenerbahçe dette presto prova di essere una squadra egemone, vincendo per tre volte (1933, 1935, 1944) la prima competizione e ben sei volte la seconda.

Divisa usata nei primi anni di storia del club esposta nel Museo del Fenerbahçe

Successi nei tornei turchi ed esordio europeo (1959-1969)

[modifica | modifica wikitesto]

Durante i primi anni del XX secolo federazioni calcistiche organizzate esistevano soltanto a Costantinopoli. Con la fondazione della Repubblica turca e l'istituzione della federazione calcistica turca nel 1923, proprio la federcalcio centrale iniziò ad organizzare i tornei in città differenti, anche se questi campionati avevano solo carattere locale. Più tardi la federazione iniziò a organizzare campionati interurbani, inizialmente col nome di campionato nazionale (Milli Küme), successivamente con il nome di campionato turco, la cui prima edizione si tenne nel 1959 e vide la vittoria del Fenerbahçe, che sconfisse per 4-1 tra andata e ritorno il Galatasaray[6].

Il Fenerbahçe esordì nelle coppe europee prendendo parte alla Coppa dei Campioni 1959-1960, cui si qualificò eliminando nel turno preliminare il Csepel, diventando il primo club turco a superare un turno ad eliminazione diretta in una competizione internazionale. Fu poi eliminato al primo turno dal Nizza nella partita di spareggio (andata e ritorno si chiusero in parità)[7]. Raggiunse poi i quarti di finale della Coppa delle Coppe 1963-1964, dove fu eliminato dall'MTK Budapest.

Negli anni '60 il Fenerbahçe vinse quattro titoli nazionali e ottenne tre secondi posti, affermandosi come il club turco più vincente del decennio[8][9].

Il club vinse la Coppa dei Balcani 1966-1967 battendo in finale l'AEK Atene, divenendo dunque la prima compagine turca ad aggiudicarsi un trofeo internazionale. Per molti anni questo successo rimase ineguagliato (il Sarıyer e il Samsunspor lo eguagliarono verso la fine degli anni '90 vincendo la Coppa dei Balcani)[10].

Il Fenerbahçe allenato da Ignáce Molnár, allenatore ungherese, riuscì ad eliminare il Manchester City campione d'Inghilterra nel primo turno della Coppa dei Campioni 1968-1969.

Anni settanta

[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni '70 il Fenerbahçe vinse tre altri titoli nazionali e arrivò spesso secondo.

Nel 1972 ingaggiò come allenatore il brasiliano Didi, due volte campione del mondo con la maglia del Brasile. Il triennio sotto la sua guida fu fruttuoso: un terzo posto (1973-1974) e due titoli consecutivi, nel 1973-1974 e nel 1974-1975. Ai due titoli fecero seguito due secondi posti di fila, prima di un altro titolo, nel 1977-1978. L'attaccante Cemil Turan fu capocannoniere del campionato nel 1973-1974, 1975-1976 e 1977-1978.

Negli anni '70 si accese la rivalità con il Trabzonspor, che per anni fu la principale rivale per il titolo.

Anche negli anni '80 il Fenerbahçe si aggiudicò tre titoli, nel 1982-1983, nel 1984-1985 e nel 1988-1989, accompagnati dal secondo posto nel 1983-1984.

Sotto la guida di Kálmán Mészöly il Fenerbahçe eliminò il Bordeaux campione di Francia nel primo turno della Coppa dei Campioni 1985-1986, primo club turco a superare il primo turno di una competizione europea dopo dieci anni.

Negli anni '90 il Galatasaray e il Beşiktaş dominarono il campionato turco. L'unico successo del Fenerbahçe nel decennio risale al 1995-1996, sotto la guida di Carlos Alberto Parreira, già alla guida del Brasile campione del mondo 1994[8][9].

La stagione 1990-1991 iniziò senza giocatori importanti come Schumacher, Ridvan, Semih e Aykut, costretti all'inattività a causa di malattie e infortuni, e con un nuovo allenatore emergente in panchina, l'olandese Guus Hiddink. Dopo la ventiduesima giornata di campionato, Hiddink fu esonerato a causa della sconfitta sul campo del Trabzonspor.

A causa dei fallimenti della stagione precedente, importanti mosse di calciomercato furono attuate in vista della stagione 1991-92: arrivarono Tanju Çolak ed Engin Ipekoglu, prelevati rispettivamente da Galatasaray e Beşiktaş. In panchina arrivò lo slovacco Jozef Vengloš. Protagonista dell'annata fu Aykut Kocaman, autore di 25 gol in 25 partite di campionato, trascinatore del Fenerbahçe piazzatosi secondo dietro il Beşiktaş. Vengloš non andò oltre il quinto posto nella stagione seguente, a 8 punti dalla capolista Galatasaray, mentre Tanju Çolak fu nella stessa annata capocannoniere del campionato turco con 27 reti in 23 partite. Alla fine della stagione Vengloš lasciò il posto al tecnico tedesco Holger Osieck, che rinnovò fortemente la squadra.

Nella fase a gironi della UEFA Champions League 1996-1997 il Fenerbahçe ottenne 7 punti in classifica[11]. Malgrado l'eliminazione, batté tra le altre il Manchester Utd per 1-0 ad Old Trafford, infliggendo agli inglesi la prima sconfitta nel loro stadio dopo 40 anni.

Alex, talentuoso brasiliano, colonna del Fenerbahçe dal 2004 al 2012

Il club gialloblu tornò al successo nel campionato 2000-2001, impedendo al Galatasaray di vincere il quinto titolo consecutivo. L'anno dopo arrivò il secondo posto dietro al Galatasaray, sotto la guida del nuovo allenatore, il tedesco Werner Lorant, mentre nel 2002-2003 la squadra si piazzò sesta, ma riuscì ad addolcire la stagione battendo per 6-0 il Galatasaray allo Stadio Şükrü Saracoğlu il 6 novembre 2002. Dopo l'esonero di Lorant la squadra passò al connazionale Christoph Daum, già campione con il Beşiktaş nel 1995. Grazie all'arrivo di calciatori come Pierre van Hooijdonk, Mehmet Aurélio e Fábio Luciano, la squadra, rinnovata, conseguì il 15º titolo (e quindi la terza stella) nel 2003-2004[12]. Nel 2004-2005 il club gialloblù, che in squadra annoverava il neo-acquisto brasiliano Alex, si confermò campione, avendo la meglio sul Trabzonspor. Il triennio di Daum si chiuse con il secondo posto del 2005-2006, stagione che vide il Fenerbahçe perdere il titolo a vantaggio del Galatasaray all'ultima giornata (il Fener, che avrebbe conquistato il titolo con una vittoria, pareggiò per 1-1 contro il Denizlispor, mentre il Galatasaray vinse per 3-0 contro il Kayserispor[13]).

Il 4 luglio 2006 la guida tecnica della squadra passò al brasiliano Zico, che firmò un contratto biennale[14][15]. Puntellati la difesa, con gli ingaggi di Diego Lugano ed Edu Dracena[16], e l'attacco con Mateja Kežman e Deivid[17], Zico iniziò il campionato 2006-2007 battendo per 6-0 il Kayseri Erciyesspor e proseguì la sua marcia fino a vincere il titolo con 9 punti di vantaggio sul Beşiktaş. Alex fu capocannoniere del torneo con 19 gol.

Nel 2007-2008 la squadra di Zico si piazzò seconda e arrivò ai quarti di finale di UEFA Champions League. Superata la fase a gironi alle spalle dell'Inter campione d'Italia, tra l'altro battuta in casa per 1-0, la squadra eliminò ai rigori il Siviglia agli ottavi di finale, per poi fermarsi ai quarti di finale contro il Chelsea che, sconfitto per 2-1 all'andata, rimontò con un 2-0 a Stamford Bridge. Seguì il quarto posto della stagione 2008-2009.

Anni duemiladieci e duemilaventi

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2009-2010 il Fenerbahçe fu beffato: il titolo andò all'ultima giornata alla sorpresa Bursaspor. Malgrado la sconfitta finale, il Fenerbahçe stabilì i primati stagionali di maggior numero di partite senza subire gol (10) e vittorie consecutive (8) in campionato.

Il Fenerbahçe prima di una partita di UEFA Champions League nell'agosto 2015.

Nel luglio 2011 il Fenerbahçe rimase coinvolto in uno scandalo di calcioscommesse relativo a 6 match della stagione precedente, ma non subì alcuna sanzione perché la giustizia sportiva nel 2012 decise per l'amnistia[18]. La squadra portò a 47 partite (38 vittorie e 9 pareggi) la striscia di imbattibilità (980 giorni) al Şükrü Saracoğlu in Süper Lig, iniziata il 22 febbraio 2010 con la vittoria contro il Bursaspor e conclusasi con la sconfitta contro l'Antalyaspor del 29 ottobre 2012.

Molto buono fu il percorso nell'Europa League 2012-2013, in cui il Fenerbahçe si arrese al Benfica in semifinale (2-1 e 1-3 i risultati), ottenendo la sua migliore prestazione europea di sempre.

Il 28 giugno 2013 Ersun Yanal sostituì in panchina Aykut Kocaman, dimessosi alla fine di maggio. L'estate 2013 fu segnata dalla sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport, che escluse il club per due anni dalle coppe europee in seguito al coinvolgimento nello scandalo del calcioscommesse[19]. Il Fenerbahçe, piazzatosi secondo nel campionato 2012-2013, fu dunque escluso dalla Champions League e dall'Europa League. Nel 2013-2014 il club, libero dagli impegni europei e sotto la guida del tecnico Ersun Yanal, vinse il campionato con autorevolezza per la 19ª volta (9 punti di vantaggio sul Galatasaray, raggiunto per numero di titoli vinti).

Nel 2014-2015, affidata a İsmail Kartal, la squadra giunse seconda, a tre punti dalla capolista. Sotto la guida del nuovo tecnico Vítor Pereira e del direttore sportivo Giuliano Terraneo, nel 2015-2016 la squadra, rinforzata dagli arrivi di Nani, Simon Kjær e Robin van Persie, si confermò seconda forza del campionato. Nella stagione 2016-2017 la guida tecnica passò a Dick Advocaat, che condusse i suoi al terzo posto e alla semifinale di Coppa di Turchia.

In vista della stagione 2017-2018 tornò in sella Aykut Kocaman, già alla guida tecnica della compagine di Istanbul dal 2010 al 2013. La clamorosa eliminazione contro i macedoni del Vardar nell'ultimo turno preliminare di Europa League[20] fece da preludio a una negativa partenza in campionato: in 11 giornate i gialloblù raccolsero 4 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte. La squadra chiuse comunque il campionato al secondo posto, a tre punti dalla capolista Galatasaray, mentre in Coppa di Turchia, dopo le polemiche per gli incidenti verificatisi nella semifinale e il ritiro del Beşiktaş dalla competizione[21][22][23], la formazione di Kocaman fu sorprendentemente sconfitta per 3-2 in finale dall'Akhisar Belediyespor.

Nell'annata 2018-2019 alla guida della squadra subentrò Phillip Cocu. Il nuovo presidente Ali Koç, uno degli uomini più ricchi di Turchia, si trovò a fronteggiare una grave situazione debitoria, acuita dai limiti di spesa imposti dalla crisi economica turca e dalle norme del fair play finanziario imposte dalla UEFA. Sul campo la stagione iniziò male: ad ottobre Cocu fu esonerato dopo aver ottenuto solo 9 punti nelle prime 10 giornate di campionato, con la squadra a ridosso della zona retrocessione[24]. Gli subentrò Yanal, che condusse i suoi al sesto posto, seguito dal settimo posto nel 2019-2020. Guidata prima da Erol Bulut e poi da Emre Belözoğlu, nel 2020-2021 la squadra si piazzò terza, mentre l'anno dopo furono Vítor Pereira e Zeki Murat Göle ad allenare la compagine di Istanbul, giunta seconda. Nel 2022-2023 il Fenerbahçe di Jorge Jesus tornò alla vittoria di un trofeo nazionale, la Coppa di Turchia, battendo in finale l'İstanbul Başakşehir per 2-0. Nella stagione seguente, sotto la guida di İsmail Kartal, totalizzò ben 99 punti in campionato perdendo una sola partita, ma giunse seconda, a tre punti dal Galatasaray campione.

Cronistoria del Fenerbahçe Spor Kulübü
  • 1959 Campione di Turchia (1º titolo).
  • 1959-1960 - 2º in Milli Lig.
Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.

Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.
Finalista in Coppa di Turchia.
Eliminato nei quarti della Coppa delle Coppe.
Eliminato nel turno preliminare della Coppa dei Campioni.
Finalista in Coppa di Turchia.
Eliminato nel turno preliminare della Coppa dei Campioni.
Vince la Coppa di Turchia (1º titolo).
Eliminato nel secondo turno della Coppa dei Campioni.
Vince la Supercoppa di Turchia (1º titolo).

Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.
Finalista in Supercoppa di Turchia.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
Vince la Supercoppa di Turchia (2º titolo).
Vince la Coppa di Turchia (2º titolo).
Eliminato nel secondo turno della Coppa dei Campioni.
Finalista in Supercoppa di Turchia.
Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.
Vince la Supercoppa di Turchia (3º titolo).
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.
Finalista in Supercoppa di Turchia.
Vince la Coppa di Turchia (3º titolo).
Eliminato nel primo turno della Coppa delle Coppe.
Finalista in Supercoppa di Turchia.

Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Vince la Coppa di Turchia (4º titolo).
Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.
Finalista in Supercoppa di Turchia.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Vince la Supercoppa di Turchia (4º titolo).
Eliminato nel secondo turno della Coppa dei Campioni.
Vince la Supercoppa di Turchia (5º titolo).
Finalista in Coppa di Turchia.
Eliminato nel primo turno della Coppa dei Campioni.
Finalista in Supercoppa di Turchia.

Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
Vince la Supercoppa di Turchia (6º titolo).
Eliminato nel secondo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Finalista in Coppa di Turchia.
Eliminato nella fase a gironi della Champions League.
Finalista in Supercoppa di Turchia.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.

Finalista in Coppa di Turchia.
Eliminato nella prima fase a gironi della Champions League.
Eliminato nel terzo turno preliminare della Champions League.
Eliminato nel primo turno della Coppa UEFA.
Eliminato nella fase a gironi della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi della Coppa UEFA.
Finalista in Coppa di Turchia.
Eliminato nella fase a gironi della Champions League.
Finalista in Coppa di Turchia.
Eliminato nel terzo turno preliminare della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi della Coppa UEFA.
Eliminato nei quarti della Champions League.
Vince la Supercoppa di Turchia (7º titolo).
Eliminato nella fase a gironi della Champions League.
Finalista in Coppa di Turchia.
Vince la Supercoppa di Turchia (8º titolo).
Eliminato nei sedicesimi dell'Europa League.
Finalista in Coppa di Turchia.

Eliminato nel terzo turno preliminare della Champions League.
Eliminato negli spareggi dell'Europa League.
Finalista in Supercoppa di Turchia.
Vince la Coppa di Turchia (5º titolo).
Eliminato negli spareggi della Champions League.
Semifinalista nell'Europa League.
Finalista in Supercoppa di Turchia.
Vince la Coppa di Turchia (6º titolo).
Eliminato negli spareggi della Champions League.
Vince la Supercoppa di Turchia (9º titolo).
Eliminato nel terzo turno preliminare della Champions League.
Eliminato negli ottavi dell'Europa League.
Finalista in Coppa di Turchia.
Eliminato nel terzo turno preliminare della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi dell'Europa League.
Eliminato negli spareggi dell'Europa League.
Finalista in Coppa di Turchia.
Eliminato nel terzo turno preliminare della Champions League.
Eliminato nei sedicesimi dell'Europa League.
Ottavi di finale in Coppa di Turchia.
Semifinalista in Coppa di Turchia.
Quarti di finale in Coppa di Turchia.
Ottavi di finale in Coppa di Turchia.
Fase a gironi dell'Europa League; retrocesso in Conference League.
Spareggi della Conference League.
Vince la Coppa di Turchia (7º titolo).
Secondo turno di qualificazione della Champions League.
Ottavi di finale dell'Europa League
Quarti di finale Coppa di Turchia.
Quarti di finale di Conference League.

Colori e simboli

[modifica | modifica wikitesto]

Simboli ufficiali

[modifica | modifica wikitesto]
Logo del Fenerbahçe

L'emblema del Fenerbahçe è stato ideato da Topuz Hikmet, che aveva precedentemente giocato con i Canarini come ala sinistra, nel 1910 ed è stato realizzato da Tevfik Haccar (Taşcı) a Londra. L'emblema è fatto di cinque colori. La sezione bianca che include la scritta Fenerbahçe Spor Kulubu 1907 rappresenta la purezza e la sincerità del cuore. La sezione rossa rappresenta l'amore e la fedeltà alla società e simboleggia anche i colori della bandiera turca. L'ammirazione e l'invidia verso la squadra sono simboleggiati della sezione centrale, gialla, mentre la nobiltà d'animo è simboleggiata dal blu marino. La foglia di quercia che sorge sopra le sezioni blu e gialle simboleggia la resistenza del Fenerbahçe. Il colore verde della foglia mostra che il successo del Fenerbahçe è di importanza fondamentale.

Topuz Hikmet descrive così la storia dello stemma: "Dopo il cambiamento dei colori della società da giallo e bianco a giallo e blu marino, c'era un concorso per creare uno stemma con i nostri nuovi colori. I miei amici mi hanno affidato il disegno di questo emblema. In primo luogo, ho riunito i colori della nostra bandiera, colori nazionali, il rosso e il bianco. Allora sopra il rosso ho disegnato una figura a forma di cuore, di colore giallo e blu marino, aggiungendoci una foglia di quercia che rappresenta la resistenza. Ho scritto il nome della società e la data di fondazione sulla sezione bianca. Nel disegnare il nostro emblema, ho provato a dare questo significato: prestazione del club con dipendenza dal cuore. Il disegno è stato votato dai miei amici e così il nostro nuovo emblema è stato realizzato con il consiglio di Tevfik Haccar, che all'epoca era in Germania. Dopo che il nuovo alfabeto (occidentale) è stato approvato, il disegno è stato registrato, e il nome del club sull'emblema è stato cambiato in Fenerbahçe Spor Kulübü - 1907".

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Şükrü Saracoğlu.
Panoramica dello Stadio Şükrü Saracoğlu.

I canarini giocano le partite casalinghe nello Stadio Şükrü Saracoğlu, che può contenere 47.834 spettatori ed è per questo uno dei più grandi della Turchia. Inaugurato nel 1908 è situato a Kadıköy, che si trova nella parte asiatica della città. Nella sua storia ha ospitato molti eventi, tra i quali la finale della Coppa UEFA 2008-2009.

All'inizio questo impianto si chiamava Papazın Çayırı (campo del prete), ed ospitava tutti gli incontri del campionato di calcio di Istanbul. Nel 1921 perse la sua importanza a causa dell'apertura dello Stadio di Taksim, che fu utilizzato congiuntamente fino alla sua demolizione, avvenuta nel 1940; nelle sue vicinanze si trovano oggi il Parco di Gezi e la celebre Piazza Taksim.

Intanto però il Fenerbahçe era riuscito ad acquistare il Papazın grazie all'aiuto di Şükrü Saracoğlu; costui era membro del governo e presidente del club, e gli verrà in seguito intitolato l'impianto. Questo viene nel tempo più volte ristrutturato, tanto da raggiungere gli standard moderni.

Diffusione nella cultura di massa

[modifica | modifica wikitesto]

Atatürk e il Fenerbahçe

[modifica | modifica wikitesto]

Il fondatore della Repubblica turca, Mustafa Kemal Atatürk, era un sostenitore del Fenerbahçe. Dopo un pareggio per 3-3 contro il Galatasaray nella Gazi Cup, si narra che Atatürk, che era seduto vicino a due tifosi del Fenerbahçe e a tre del Galatasaray, disse: "Siamo tre a tre, perché anche io sono un sostenitore del Fenerbahçe".

Atatürk visitò la sede del Fenerbahçe e firmò il registro degli onori, sul quale scrisse:

«Ero a conoscenza delle attività eccellenti del Fenerbahçe e mi ero proposto come un dovere di visitare un giorno la società per congratularmi. Quel giorno è oggi e qui registro il mio tributo e le mie congratulazioni. 3 marzo 1918 (3.5.1334) firmato dal comandante dell'esercito.»

[25].

Quando l'edificio, in gran parte in legno, di proprietà della società e sede del club, a Kusdili (Kadiköy), venne distrutto da un incendio la notte del 5 giugno 1932, la prima donazione per una nuova costruzione venne proprio da Atatürk.

Allenatori e presidenti

[modifica | modifica wikitesto]
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del Fenerbahçe S.K. (calcio).

Di seguito è riportata la lista degli allenatori[26] che si sono succeduti alla guida del club nella sua storia.

Allenatori

Tra i presidenti illustri si ricordano Şükrü Saracoğlu (a cui è intitolato lo stadio), Faruk Ilgaz, Ali Şen e l'attuale presidente, Aziz Yıldırım, che ha portato avanti dal 1998 una gestione simile a quella del Manchester Utd, gestione che ha permesso al Fenerbahçe di raggiungere notevoli risultati economici, anche se adesso ha un processo in corso per aver truccato un intero campionato, pagato arbitri e anche numerosi giocatori.

Dal sito ufficiale[27]

Presidenti
  • 1907-1908 Turchia (bandiera) N. Ziya Songülen
  • 1908-1909 Turchia (bandiera) Ayetullah Bey
  • 1909-1910 Turchia (bandiera) Tevfik H. Taşçı
  • 1911-1912 Turchia (bandiera) O. Fuat Efendi
  • 1912-1914 Turchia (bandiera) H. Hüsnü Kayacan
  • 1914-1915 Turchia (bandiera) Hulusi Salih Paşa e Salih Hulusi Kezrak
  • 1915-1916 Turchia (bandiera) M. Sabri Toprak
  • 1916-1918 Turchia (bandiera) Dr. Nazım Bey
  • 1918-1919 Turchia (bandiera) İ. A. Nuri Sekizinci
  • 1920-1923 Turchia (bandiera) Ömer Faruk Efendi
  • 1924-1927 Turchia (bandiera) Nasuhi Baydar
  • 1928-1932 Turchia (bandiera) M. Menemencioğlu
  • 1932-1933 Turchia (bandiera) Sait S. Cihanoğlu
  • 1933-1934 Turchia (bandiera) Hayri Celal Atamer
  • 1934-1950 Turchia (bandiera) Şükrü Saracoğlu
  • 1950-1951 Turchia (bandiera) Ali M. Hacıbekir
  • 1951-1953 Turchia (bandiera) O. Kavrakoğlu
  • 1953-1954 Turchia (bandiera) Bedii Yazıcı
  • 1955-1957 Turchia (bandiera) Zeki Rıza Sporel
  • 1958-1959 Turchia (bandiera) Agah Erozan
  • 1960-1960 Turchia (bandiera) Medeni Berk
  • 1960-1961 Turchia (bandiera) Hasan Kamil Sporel
  • 1961-1962 Turchia (bandiera) Razi Trak
  • 1962-1966 Turchia (bandiera) İsmet Uluğ
  • 1966-1974 Turchia (bandiera) Faruk Ilgaz
  • 1974-1976 Turchia (bandiera) Emin Cankurtaran
  • 1976-1980 Turchia (bandiera) Faruk Ilgaz
  • 1980-1981 Turchia (bandiera) Razi Trak
  • 1981-1983 Turchia (bandiera) Ali Şen
  • 1983-1984 Turchia (bandiera) Faruk Ilgaz
  • 1984-1986 Turchia (bandiera) Fikret Arıcan
  • 1986-1989 Turchia (bandiera) Tahsin Kaya
  • 1989-1993 Turchia (bandiera) Metin Aşık
  • 1993-1994 Turchia (bandiera) Güven Sazak
  • 1994-1994 Turchia (bandiera) Hasan Özaydın
  • 1994-1998 Turchia (bandiera) Ali Şen
  • 1998-2018 Turchia (bandiera) Aziz Yıldırım
  • 2018- Turchia (bandiera) Ali Koç
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Fenerbahçe S.K..

Vincitori di titoli

[modifica | modifica wikitesto]
Campioni del Sudamerica

Competizioni nazionali

[modifica | modifica wikitesto]
1959, 1960-1961, 1963-1964, 1964-1965, 1967-1968, 1969-1970, 1973-1974, 1974-1975, 1977-1978, 1982-1983, 1984-1985, 1988-1989, 1995-1996, 2000-2001, 2003-2004, 2004-2005, 2006-2007, 2010-2011, 2013-2014
1967-1968, 1973-1974, 1978-1979, 1982-1983, 2011-2012, 2012-2013, 2022-2023
1968, 1973, 1975, 1984, 1985, 1990, 2007, 2009, 2014
1944-1945, 1945-1946, 1949-1950, 1972-1973, 1979-1980, 1988-1989, 1992-1993, 1997-1998
1936-1937, 1939-1940, 1942-1943, 1944-1945, 1945-1946, 1949-1950
  • Coppa TSYD: 12
1969-1970, 1973-1974, 1975-1976, 1976-1977, 1978-1979, 1979-1980, 1980-1981, 1982-1983, 1985-1986, 1986-1987, 1994-1995, 1995-1996
1963-1964, 1998
1933, 1935, 1944
  • Coppa Sport-Toto: 1
1967
  • Coppa Flotta: 4
1982, 1983, 1984, 1985

Competizioni regionali

[modifica | modifica wikitesto]
1911-1912, 1913-1914, 1914-1915, 1920-1921, 1922-1923, 1929-1930, 1932-1933, 1934-1935, 1935-1936, 1936-1937, 1943-1944, 1946-1947, 1947-1948, 1952-1953, 1956-1957, 1958-1959
  • Coppa di Istanbul: 1
1945
  • Scudo di Istanbul: 4
1930, 1934, 1938, 1939

Competizioni internazionali

[modifica | modifica wikitesto]
1966-1967

Altri piazzamenti

[modifica | modifica wikitesto]
Secondo posto: 1959-1960, 1961-1962, 1966-1967, 1970-1971, 1975-1976, 1976-1977, 1979-1980, 1983-1984, 1989-1990, 1991-1992, 1993-1994, 1997-1998, 2001-2002, 2005-2006, 2007-2008, 2009-2010, 2011-2012, 2012-2013, 2014-2015, 2015-2016, 2017-2018, 2022-2023, 2023-2024
Terzo posto: 1962-1963, 1971-1972, 1972-1973, 1978-1979, 1981-1982, 1996-1997, 1998-1999, 2016-2017, 2020-2021
Finalista: 1962-1963, 1964-1965, 1995-1996, 1967-1968, 2000-2001, 2004-2005, 2005-2006, 2008-2009, 2009-2010, 2015-2016, 2017-2018
Semifinalista: 1965-1966, 1968-1969, 1970-1971, 1971-1972, 1972-1973, 1980-1981, 1983-1984, 1989-1990, 1990-1991, 1992-1993, 1994-1995, 2003-2004, 2006-2007, 2014-2015, 2016-2017, 2019-2020
Finalista: 1970, 1974, 1978, 1979, 1983, 1989, 2012, 2013
Secondo posto: 1944, 1947
Semifinalista: 2012-2013

Statistiche e record

[modifica | modifica wikitesto]

Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali

[modifica | modifica wikitesto]

Campionati nazionali

[modifica | modifica wikitesto]

Dalla stagione 1959 alla 2019-2020 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali:

Livello Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione Totale
Millî Lig / Türkiye 1.Lig / Süper Lig 62 1959 2019-2020 62

Tornei internazionali

[modifica | modifica wikitesto]

Alla stagione 2019-2020 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali[28]:

Categoria Partecipazioni Debutto Ultima stagione
Coppa dei Campioni/UEFA Champions League 26 1959-1960 2018-2019
Coppa delle Coppe 2 1963-1964 1979-1980
Coppa UEFA/UEFA Europa League 24 1975-1976 2018-2019

Statistiche individuali

[modifica | modifica wikitesto]

Il giocatore con più presenze nelle competizioni europee è Volkan Demirel a quota 88, mentre il miglior marcatore è Alex con 15 gol[28].

Record di presenze
Record di reti

Statistiche di squadra

[modifica | modifica wikitesto]

Il miglior traguardo nelle competizioni europee è la semifinale raggiunta nella UEFA Europa League 2012-2013: dopo aver eliminato anche la Lazio nei quarti arriva però la sconfitta col Benfica nel turno successivo. Notevole è anche il raggiungimento dei quarti nella UEFA Champions League 2007-2008: dopo il secondo posto nel girone alle spalle dell'Inter sconfigge negli ottavi il Siviglia ai tiri di rigore, ma deve poi arrendersi al Chelsea in seguito finalista. Un approdo nel medesimo turno avviene anche nella Coppa delle Coppe 1963-1964.

A livello internazionale la miglior vittoria è per 5-0, ottenuta in tre occasioni: contro l'MTK Budapest nel secondo turno preliminare della UEFA Champions League 2008-2009, contro il B36 Tórshavn nel secondo turno preliminare della UEFA Champions League 2006-2007 e contro la Turan Tovuz nel turno preliminare della Coppa UEFA 1994-1995, mentre la peggior sconfitta è il 7-0 subito contro il Benfica nel primo turno della Coppa dei Campioni 1975-1976[28].

Rosa 2024-2025

[modifica | modifica wikitesto]

Rosa aggiornata al 18 ottobre 2024.

N. Ruolo Calciatore
1 Turchia (bandiera) P İrfan Can Eğribayat
2 Turchia (bandiera) D Çağlar Söyüncü
3 Turchia (bandiera) D Samet Akaydin
5 Turchia (bandiera) C İsmail Yüksek
6 Ghana (bandiera) D Alexander Djiku
8 Turchia (bandiera) C Mert Hakan Yandaş
9 Bosnia ed Erzegovina (bandiera) A Edin Džeko (capitano)
10 Serbia (bandiera) C Dušan Tadić
13 Brasile (bandiera) C Fred
16 Turchia (bandiera) D Mert Müldür
17 Turchia (bandiera) C İrfan Kahveci
18 Serbia (bandiera) C Filip Kostić
19 Marocco (bandiera) A Youssef En-Nesyri
20 Turchia (bandiera) A Cengiz Ünder
N. Ruolo Calciatore
21 Nigeria (bandiera) C Bright Osayi-Samuel
22 Turchia (bandiera) D Levent Mercan
23 Turchia (bandiera) A Cenk Tosun
24 Paesi Bassi (bandiera) D Jayden Oosterwolde
28 Turchia (bandiera) C Bartuğ Elmaz
34 Marocco (bandiera) C Sofyan Amrabat
40 Croazia (bandiera) P Dominik Livaković
50 Brasile (bandiera) D Rodrigo Becão
53 Polonia (bandiera) C Sebastian Szymański
54 Turchia (bandiera) P Ertuğrul Çetin
70 Turchia (bandiera) A Oğuz Aydın
95 Turchia (bandiera) D Yusuf Akçiçek
97 Francia (bandiera) A Allan Saint-Maximin

Staff tecnico

[modifica | modifica wikitesto]
Staff dell'area tecnica
  • Allenatore: Portogallo (bandiera) José Mourinho
  • Vice allenatore: Italia (bandiera) Salvatore Foti
  • Vice allenatore: Italia (bandiera) Luca Fatiga
  • Vice allenatore: Portogallo (bandiera) Ricardo Formosinho
  • Preparatore dei portieri: Turchia (bandiera) Özden Öngün
  • Preparatore atletico: Italia (bandiera) Stefano Rapetti
  • Preparatore atletico: Italia (bandiera) Michele Salzarulo
  • Match analyst: Italia (bandiera) Giovanni Cerra
  • Medico sociale: Turchia (bandiera) Burak Kunduracıoğlu
  • Fisioterapista: Turchia (bandiera) Ata Özgür Ercan
  • Fisioterapista: Turchia (bandiera) Umut Şahin
  • Fisioterapista: Turchia (bandiera) Bülent Uyar
  1. ^ In Turchia una stella simboleggia 5 campionati vinti e non 10, come avviene, invece, in Italia.
  2. ^ a b c (TR) Tarihçe, su fenerbahce.org, 15 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2008).
  3. ^ (TR) Tarihçe - 4. Sayfa, su fenerbahce.org, 15 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2012).
  4. ^ (TR) Tarihçe - 4. Sayfa, su fenerbahce.org, 14 gennaio 2007.
  5. ^ (TR) Müttefik Kuvvetler ile Yapilan Maçlar, su angelfire.com, 14 giugno 2007.
  6. ^ (TR) 1959 Milli Lig, su angelfire.com, 17 giugno 2007.
  7. ^ European Competitions 1959-60, su rsssf.com, 17 giugno 2007.
  8. ^ a b Archives, su angelfire.com, turkish-soccer.com, 5 maggio 2007.
  9. ^ a b (TR) SPOR TOTO SÜPER LİG ŞAMPİYONLUKLARI, su tff.org, 10 gennaio 2013.
  10. ^ (TR) BALKAN KUPASI, su turkfutbolu.net, 2 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 28 ottobre 2012).
  11. ^ UEFA Champions League 1996–97 Season, su uefa.com, 10 gennaio 2013.
  12. ^ 2003–2004 1.Süper Lig, su angelfire.com, 17 giugno 2007.
  13. ^ (TR) Teşekkürlerimizle..., su fenerbahce.org, 16 giugno 2006.
  14. ^ Zico signs two-year Fenerbahçe coaching deal, su soccernet.espn.go.com, 4 luglio 2006. URL consultato il 29 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2012).
  15. ^ (TR) Yeni Teknik Direktörümüz ZICO, su fenerbahce.org, 4 luglio 2006.
  16. ^ Dracena to Fenerbahçe, su taipeitimes.com, 26 agosto 2006.
  17. ^ Fenerbahçe soccer club signs four-year contract with Mateja Kezman, su english.people.com.cn, 29 agosto 2006.
  18. ^ Calcioscommesse in Turchia, la giustizia sportiva partorisce un’amnistia, Il Fatto Quotidiano, 19 giugno 2012.
  19. ^ Fenerbahce, confermati 2 anni di squalifica Archiviato il 6 novembre 2013 in Internet Archive., tuttosport.com, 28 agosto 2013.
  20. ^ Playoff Europa League, delusione Ajax: vince il Rosenborg, Sky Sport, 25 agosto 2017.
  21. ^ Calcio, Coppa di Turchia: il Besiktas boicotta la semifinale, il Fenerbahce vince 3-0 a tavolino, Il Sole 24 Ore.
  22. ^ Coppa di Turchia: Besiktas diserta match, Fenerbahce in finale, Eurosport, 3 maggio 2018.
  23. ^ CALCIO, TURCHIA: BESIKTAS ESCLUSO DALLA PROSSIMA COPPA, La Repubblica, maggio 2018.
  24. ^ (EN) Why 19-time Turkish champs Fenerbahce face relegation, Standardmedia, 22 gennaio 2019.
  25. ^ Fenerbahçe - Calcio
  26. ^ Fenerbahçe » Storia Allenatore, in calcio.com. URL consultato l'8 ottobre 2019.
  27. ^ Başkanlarımız/Presidenti, su Fenerbahce.org. URL consultato il 2 settembre 2007.
  28. ^ a b c Fenerbahçe SK, in www.uefa.com. URL consultato il 6 ottobre 2019.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio