Coordinate: 44°15′38″N 12°15′21″E

Castiglione di Ravenna

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Castiglione di Ravenna
frazione
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Ravenna
Comune Ravenna
Territorio
Coordinate44°15′38″N 12°15′21″E
Abitanti1 091
Altre informazioni
Cod. postale48125
Prefisso0544
Fuso orarioUTC+1
Nome abitanticastiglionesi
PatronoSan Pantaleone
Giorno festivo27 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castiglione di Ravenna
Castiglione di Ravenna

Castiglione di Ravenna (Cas-ción ad Ravéna in romagnolo) è una frazione di Ravenna nell'omonima provincia, in Emilia-Romagna.

Geografia fisica

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Castiglione di Ravenna, Palazzo Grossi

Costituisce, con Castiglione di Cervia (Cas-ciòn ad Zìria in romagnolo), un unico agglomerato urbano, diviso in due dal fiume Savio; amministrativamente ciascuna delle due aree appartiene al rispettivo distinto comune. La frazione si trova lungo la riva sinistra del fiume, in pianura, a 9 km dal mare Adriatico; sulla riva destra si estende Castiglione di Cervia. I due centri, uniti da due ponti, condividono strutture e servizi, tra cui il complesso scolastico e la parrocchia.

Le fonti più antiche che documentano l'abitato risalgono al 1108, quando il territorio era in buona parte coperto dai boschi e circondato da estese paludi. La Curte Castrileonis nacque come comunità unica, e ne era elemento centrale anche la cappella di San Giovanni, situata nel territorio di Castiglione di Ravenna. Il toponimo deriva da un castello (castrum), probabilmente un piccolo apparato fortificato o case raccordate da muri appartenente al vescovo di Ravenna, collocato nel territorio di Castiglione di Cervia e documentato nel 1136; poi il declino del potere arcivescovile ne ha causato una progressiva incuria e deterioramento sino al completo disfacimento.

Nel secolo successivo, grazie a nuovi metodi di coltivazione, vennero operate bonifiche per incrementare l’agricoltura e rispondere alle necessità alimentari della popolazione in aumento. Ne furono promotori i maggiori proprietari fondiari, cioè gli enti ecclesiastici e poi sempre più le famiglie aristocratiche

Nel 1351 la chiesa di Castiglione da cappella diventa parrocchia, e viene intitolata a San Pantaleone.

L'abitato, suddiviso in due ville (Castiglione di Ravenna e Castiglione di Cervia), viene descritto nel 1371.

La famiglia aristocratica proprietaria terriera della zona era la quella ravennate degli Onesti. Nel 1370 i Da Polenta divennero a loro volta proprietari fino alla occupazione da parte della Repubblica di Venezia nel 1441. Una parte delle proprietà castiglionesi furono cedute dai nuovi dominatori alla famiglia Grossi per i servigi militari ricevuti (Palazzo Grossi venne terminato nel 1565).

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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  • Chiesa di San Pantaleone, fondata nel XIV sec, e ricostruita nel 1813.[1]

Architetture civili

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  • Palazzo Grossi Rasponi, un palazzo fortificato a pianta quadrata, dotato di torri e merlature: Fu costruito nel 1560-65 sul sito di un castello precedente, che risaliva al XII secolo (quando il centro si chiamava Castel Leone).[2]

Aree naturali

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I paesi sono attraversati dalla Ciclovia del Savio, percorso ciclonaturalistico di 28 km che segue il letto del fiume Savio a partire da Cesena fino al mare da dove poi ci ricollega ai percorsi in pineta del Parco del delta del Po (Cervia - Milano Marittima - Pinarella).

È presente la biblioteca "Celso Omicini", dipendenza della Biblioteca Classense di Ravenna.[3]

Infrastrutture e trasporti

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Castiglione di Ravenna sorge sulla Strada statale 254 di Cervia che la collega con Cervia e Forlì.

  1. ^ Castiglione di Ravenna – S. Pantaleone, su Arcidiocesi di Ravenna-Cervia, 22 ottobre 2018. URL consultato il 15 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2021).
  2. ^ Giordana Trovabene, Viaggio fra le rocche e i castelli della provincia di Ravenna, Longo, 1999.
  3. ^ Celso Omicini – Castiglione di Ravenna, su Istituzione Biblioteca Classense. URL consultato il 22 settembre 2022.
  • Mario Pierpaoli, Storia di Ravenna, Longo, 2001.
Controllo di autoritàVIAF (EN234846152
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