Benevento Calcio
Benevento Calcio Calcio | |
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Stregoni, Giallorossi, Sanniti | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Giallo, rosso |
Simboli | strega, cinghiale stolato[1] |
Inno | Mi innamoro solo se... |
Dati societari | |
Città | Benevento |
Nazione | Italia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FIGC |
Campionato | Serie C |
Fondazione | 1929 |
Rifondazione | 1938 |
Rifondazione | 1962 |
Rifondazione | 1990 |
Rifondazione | 2005 |
Proprietario | Gruppo IVPC |
Presidente | Oreste Vigorito |
Allenatore | Gaetano Auteri |
Stadio | Ciro Vigorito (16 867[2] posti) |
Sito web | www.beneventocalcio.club |
Palmarès | |
Titoli nazionali | 1 campionato di Serie B |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il Benevento Calcio, noto semplicemente come Benevento, è la società calcistica italiana della città di Benevento. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano di calcio.
Il primo club locale fu fondato nel 1929, e ad esso ne seguirono vari altri rifondati a più riprese, da ultimo nel 2005 con la corrente denominazione. Nelle stagioni 2015-2016 e 2016-2017 ha raggiunto i suoi maggiori successi, riuscendo dapprima ad accedere alla Serie B e successivamente alla Serie A, in entrambi i casi per la prima volta nella propria storia, rappresentando un unicum nella storia del calcio italiano: mai era infatti accaduto che una squadra esordiente in Serie B venisse promossa nella massima serie.[3] Nella stagione 2019-2020 ha conquistato, per la prima volta nella sua storia, il campionato di Serie B alzando la Coppa Ali della Vittoria.
Figura al 70º posto nella graduatoria dei club italiani per tradizione sportiva e, tra i club che hanno militato in Serie A, occupa il 63º posto nella classifica perpetua dal 1929.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'attività calcistica a Benevento iniziò il 6 settembre 1929[4], data di fondazione della Società Sportiva Littorio Benevento, che giocava sul campo Santa Maria degli Angeli (poi denominato Meomartini) realizzato da don Francesco Minocchia con l'ausilio di calciatori residenti nella città di Benevento e sito nel rione Libertà della città delle Streghe.[5][6] I colori sociali erano l'azzurro. La Littorio prese parte al torneo di Terza Divisione Regionale. Nel suo primo decennio di vita vinse i campionati di Terza, Seconda e Prima Categoria, poi, nella stagione 1934-1935 prese parte per la prima volta al campionato nazionale di Serie C, disputando un eccellente torneo grazie alla guida tecnica dell'ungherese Armand Halmos.[5][6] Tre anni dopo, nella stagione 1938-1939, vinse la «Targa Capocci» (torneo cui parteciparono 22 squadre) vincendo in finale contro la Scafatese per 5-1,[5][6] poi, nell'immediato dopoguerra la rinominata Associazione Calcio Benevento fece buoni campionati di Serie C dove nella stagione 1945-1946 si classificò prima non conquistando tuttavia la promozione in Serie B in quanto squadra "ospite" e dunque non avente diritto.[7] Le successive stagioni, i giallorossi arrivarono tra le posizioni di alta classifica senza tuttavia ottenere la promozione fra i cadetti.[8]
Negli anni cinquanta va segnalata la folcloristica figura di Oronzo Pugliese che allenò la compagine sannita nel 1952. Dopo un anno, tuttavia, arrivò la chiusura della società storica, oberata dai debiti.[8] Fallita l'antica squadra, ebbe campo libero il secondo club cittadino, i dilettanti della Sanvito Benevento[9] i quali avevano come colori sociali il rosso-nero e dopo sette anni approdarono in Serie C come Società Sportiva Benevento adottando i colori sociali rosso e giallo.[6][8]
Dopo aver disputato un campionato in terza serie nel 1960-1961, classificandosi al quarto posto, il Benevento tornò nel 1961-1962 in Serie D, dove rimase per un triennio.[10] Nel 1965, dalla fusione tra le compagini cittadine Sportiva Benevento e Fiamma Sannita, nacque la Polisportiva Benevento.[10][11] Nel 1967 ritorna in Serie D.[11] Dopo sette campionati di fila in Serie D, nel 1974, sotto la presidenza di Bocchino, la squadra riguadagnò la Serie C,[6][11] dove i giallorossi ottennero subito il quarto posto, per poi disputare ben tredici campionati consecutivi in terza serie[11][12]. Nella stagione 1975-1976 il Benevento raggiunse, sotto la guida di Pietro Santin, il secondo posto in C, risultato che per il club sannita rimase il più significativo per i successivi tre decenni: la promozione in Serie B svanì a causa di un calo nel finale, che favorì la rimonta e il sorpasso finale del Lecce. Proprio in quella stagione il Benevento partecipò alla quinta edizione della Coppa Anglo-Italiana, competizione disputata tra club inglesi e italiani nella primavera del 1976: fu eliminato nella fase a gironi. Nella stagione 1978-1979, in concomitanza con la ristrutturazione della Serie C, nacque la Società Sportiva Calcio Benevento, mentre l'anno successivo ci fu l'inaugurazione dello stadio Santa Colomba.[10]
Sotto la presidenza dell'avvocato Ernesto Mazzoni, coadiuvato di volta in volta da imprenditori locali, la SSC Benevento disputò nove campionati ininterrotti in Serie C1.[10] Dopo una prima retrocessione nel 1986, a cui seguì un miracoloso ripescaggio, il Benevento retrocesse in Serie C2 nel 1987 nonostante l'ottima rosa di calciatori.[13]
A due salvezze rischiosissime in quarta serie negli anni 1988 e 1989 (ambedue con Maurizio Simonato alla guida tecnica), seguì la retrocessione a tavolino nel Campionato Interregionale per mancato versamento della fideiussione (che non fu coperta per tutti i 400 milioni richiesti dalla FIGC ma solo per 320 milioni). Pertanto, per soli 80 milioni, il Benevento fu costretto ad abbandonare il calcio professionistico.[14] Ne derivò un anonimo campionato in Interregionale disputato con una squadra composta per lo più da calciatori sanniti.[15]
Nella stagione del Campionato Interregionale 1990-1991 nacque lo Sporting FC Benevento,[6][15] alla cui presidenza c'era Mario Peca.[15] Si ebbe un'ulteriore variazione ai classici colori sociali allorquando si adottarono maglie color rosso e argento, in omaggio allo stemma araldico del Comune di Benevento. Sconfitta nello spareggio per la promozione contro la Juve Stabia, la società venne rilevata da un gruppo di imprenditori napoletani, che dopo un semestre, vista la totale disaffezione e ostilità della tifoseria, cedettero la mano alla famiglia Cotroneo, i quali riportarono i colori tradizionali rosso e giallo.[15] Nel 1993-1994 vinse con autorevolezza il proprio girone di Serie D,[15] ritornando in Serie C2 dopo cinque stagioni. Dopo due sconfitte in altrettante finali dei play-off, nel 1998 la famiglia Cotroneo cedette la mano a Renato Pedicini,[15] sotto la cui presidenza il Benevento disputò un'altra finale dei play-off, questa volta vinta a Lecce contro il Messina, successo che sancì il ritorno dei sanniti in Serie C1 dopo ben dodici stagioni.[11][15]
Approdato in Serie C1, il Benevento vi disputò sei campionati consecutivi, fino al fallimento avvenuto al termine della stagione 2004-2005, alla luce delle gravi inadempienze fiscali emerse.[6][14] Con la squadra in caduta libera in classifica in Serie C2 (cui si era iscritta aderendo al lodo Petrucci)[11] e fuori dalla zona play-off, il club fu rilevato dai fratelli Ciro e Oreste Vigorito,[16][17] che nel 2008 riportarono il Benevento in Serie C1, oltre che, per la prima volta, in finale di Coppa Italia di Serie C.[6] Le annate seguenti videro il club campano lottare spesso per la prima storica promozione in serie cadetta, raraggiunta, sotto la guida di Gaetano Auteri, al termine del campionato 2015-2016,[18] quando il club era guidato dalla cordata Fabbrocini-Pallotta.
Passata nuovamente al presidente Vigorito,[19] la squadra campana, allenata da Marco Baroni, riuscì nell'impresa di ottenere la promozione in Serie A da neopromossa ed esordiente in Serie B (fatto senza precedenti nella storia del calcio italiano),[20] grazie alla vittoria dei play-off, ottenuta dopo il quinto posto in classifica nella stagione regolare. Seguì un difficile campionato di massima divisione (record europeo di 14 sconfitte consecutive subite dall'inizio del torneo),[21] chiusosi con la retrocessione in Serie B con quattro giornate ancora da disputare. La massima serie fu raggiunta nuovamente nel 2020 sotto la guida del tecnico Filippo Inzaghi, che condusse i sanniti alla promozione in Serie A con sette giornate di anticipo, eguagliando in tal modo il record dell'Ascoli del 1977-1978.[22] Retrocesso subito in Serie B, nel volgere di due anni il Benevento si ritrovò in Serie C.
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria del Benevento Calcio |
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Colori e simboli
[modifica | modifica wikitesto]Colori
[modifica | modifica wikitesto]I tradizionali colori sociali del Benevento sono il giallo e il rosso: la casacca principale presenta tradizionalmente tali tinte disposte a strisce verticali di eguale larghezza, accompagnandosi a pantaloncini neri o rossi e a calzettoni egualmente bicolori, neri o rossi.
Nel corso della storia non sono tuttavia mancate soluzioni differenti e peculiari:
Il 6 settembre 1929 alla nascita del calcio beneventano con appunto il Littorio Benevento, il colore sociale fu l'azzurro.
Il 23 febbraio 1947, in occasione di una partita contro l'Avellino, le due squadre scesero in campo indossando ognuna una divisa del colore del liquore tipico delle rispettive città: gli irpini optarono per il verde dell'Anthemis mentre i beneventani indossarono il classico giallo dello Strega.[29]
Nel 1953, a seguito del fallimento dell'A.C. Benevento, il ruolo di prima squadra calcistica cittadina passò all'A.C. Sanvito, i cui colori sociali erano il rosso e il nero[9]: le tinte tradizionali tornarono in uso nel 1962.
Un'ulteriore variazione ai classici colori sociali si ebbe nella stagione 1990-1991 e nella prima parte della stagione 1991-1992, allorquando l'allora Football Club Sporting adottò maglie color rosso e argento, in omaggio allo stemma araldico del Comune di Benevento. Tale scelta tuttavia non fu gradita ai tifosi, che spinsero per la riadozione del giallo-rosso: l'istanza fu infine accolta nel mese di marzo del 1992, dopo che la famiglia Cotroneo ebbe acquisito la proprietà del club.
Nella stagione 2010-2011, in occasione dei festeggiamenti per il 150º anniversario dell'Unità d'Italia, i giallorossi indossarono in occasione di alcune partite una divisa celebrativa recante il tricolore italiano, apposto all'altezza del petto al di sopra del marchio dello sponsor principale.[30][31]
Simboli ufficiali
[modifica | modifica wikitesto]Il simbolo iconicamente legato al club in via prioritaria è la strega: Benevento è infatti nota quale "città delle streghe" per via dei riti religiosi pagani che svolgevano i Longobardi lungo il fiume Sabato durante la loro dominazione, visti dalle popolazioni locali cristiane come veri e propri atti di stregoneria[32][33]. I calciatori del Benevento sono dunque conosciuti con i nomignoli di stregoni e (più raramente) streghe[34].
Un altro simbolo storicamente legato ai giallorossi è il cinghiale, emblema mitologico della fondazione della città di Benevento: essa è infatti attribuita dalla tradizione a Diomede, acheo ricordato nell'Odissea di Omero per la sua prodezza[35], il quale, fondato l'insediamento, avrebbe donato agli abitanti le zanne di un cinghiale caledonio che suo zio Meleagro aveva ucciso come trofeo di caccia. L'icona del cinghiale stolato (ovvero agghindato con una stola serrata da un ramoscello d'alloro posata sul dorso, segno del suo essere vittima sacrificale) è rimasta successivamente in uso nel corso dei secoli, entrando infine a far parte dello stemma araldico beneventano.
Stemma
[modifica | modifica wikitesto]Le suddette effigi sono dunque le più ricorrenti negli stemmi ufficiali che la società si è data nel corso degli anni[1].
Negli anni dell'Associazione Calcio Sanvito Benevento fu utilizzato uno scudo francese moderno partito rosso-nero, recante in capo la denominazione societaria e l'anno di fondazione, mentre nella parte bassa appariva uno scudetto inquartato bianco-rosso e recante il motto SPQB (acronimo di Senatus PopulusQue Beneventanus, espressione dell'autonomia di Benevento in epoca romana), sovrastato da un cinghiale.
Sotto la denominazione Polisportiva Benevento venne adottato uno scudo francese moderno palato giallo-rosso e bordato d'oro, recante centralmente il solo disegno del cinghiale stolato.
Negli anni 1980 la Società Sportiva Calcio Benevento adottò un identificativo estremamente semplice: un cerchio giallo privo di alcuna finitura, racchiuso da una corona circolare rossa contenente la denominazione societaria.
Nel primo stemma dello Sporting Benevento fece la sua comparsa la figura dello stregone (la quale era stereotipata: un ometto barbuto vestito con tunica e cappello a punta, con una scopa tra le mani e intento a palleggiare): esso campeggiava al centro di un ancile palato giallo-rosso, recante in capo una fascia bianca contenente il nome societario. Una successiva versione di tale stemma sostituì allo stregone l'effigie astratta di una fattucchiera in volo a cavallo di un manico di scopa. Le figure magiche in questione sono talora state adottate come disegno a sé stante, senza ulteriori elementi d'accompagnamento, in sostituzione dello scudo.
Nel 2005, allorché la società venne rifondata come Benevento Calcio, lo stemma assunse la foggia di uno scudo francese antico palato giallo-rosso, chiuso superiormente da un cartiglio ricurvo di colore rosso (atto ad ospitare la denominazione societaria). Al centro appare il disegno in silhouette di una strega in volo a cavallo di un manico di scopa.
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Logo del Benevento Calcio in uso dal 2005
Strutture
[modifica | modifica wikitesto]Stadio
[modifica | modifica wikitesto]Dalla fondazione del 1929 e fino al 1979 i sanniti hanno disputato le gare interne allo Stadio Gennaro Meomartini, costruito negli anni 1920 nel rione Libertà[36].
Nel 1979 esso venne sostituito dal nuovo e più capiente stadio Santa Colomba, progettato già nel 1972: dopo un primo appalto affidato a un'impresa siciliana, subentrò quella del cavaliere Costantino Rozzi (presidente dell'Ascoli), che avviò i lavori nell'aprile del 1978 e riuscì a concluderli in circa un anno. Ne risultò una struttura a pianta rettangolare, con spalti direttamente affacciati sul terreno di gioco e conformati a doppio anello sovrapposto, con una capienza di circa 25 000 spettatori. L'inaugurazione, cui presenziarono circa 22 000 persone, venne sancita dalla disputa di un'amichevole tra i giallorossi e l'Ascoli, il 9 settembre 1979[37].
La capienza originaria di 25 000 posti venne decurtata a 20 000 all'inizio degli anni 1990, allorché per motivi di ordine pubblico e sicurezza la commissione provinciale sui pubblici spettacoli impose un "taglio" dei posti. Sempre in tale periodo si provvide a realizzare alcune vie di fuga d'emergenza dagli spalti verso il terreno di gioco. Ulteriori lavori effettuati nell'estate del 2017, onde adeguare l'impianto al campionato di serie A, hanno portato la capienza a 16 867 unità, di poco superiore al minimo regolamentare previsto dalla prima divisione italiana.
Nel 2011 lo stadio è stato intitolato alla memoria di Ciro Vigorito, amministratore delegato del Benevento e presidente del settore giovanile scomparso nel 2010.
Il maggiore afflusso di pubblico all'impianto di via Santa Colomba (con la registrazione del tutto esaurito, all'epoca pari a 25 000 spettatori) avvenne in occasione della partita Benevento-Avigliano, valida per il girone H del Campionato Interregionale 1993-1994, che sancì la promozione in Serie C2 dei sanniti[38]. Il maggior afflusso certificato è invece costituito dai 16 867 spettatori che affollarono lo stadio in occasione della gara di campionato di Serie A 2017-2018 contro la Juventus del 7 aprile 2018, vinta dai bianconeri per 4-2.
Centro di allenamento
[modifica | modifica wikitesto]Le selezioni societarie del Benevento sostengono le sedute di allenamento presso il Centro Sportivo Municipale di contrada Ariella a Paduli (BN)[39][40] e nel campo "antistadio" contiguo allo stadio Ciro Vigorito[41] che dal 19 settembre 2013 è intitolato al fu calciatore ed allenatore giallorosso Carmelo Imbriani[42], e il settore giovanile si allena presso il campo "Avellola" situato ad 1 km dallo Stadio Ciro Vigorito.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Il Benevento Calcio è una società a responsabilità limitata che ha come presidente l'avvocato Oreste Vigorito già proprietario e presidente in carica dal 17 marzo 2006 fino al 30 giugno 2015 e poi ritornato dal 30 giugno 2016.
Organigramma societario
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito l'organigramma tratto dal sito Internet ufficiale della società.[43]
- Oreste Vigorito - Presidente
- Diego Palermo - Vice Presidente
- Ferdinando Renzulli - Amm. Delegato
- Stefano Renza - Amm. Delegato
- Marcello Carli - Direttore Tecnico
- Andrea Innocenti - Responsabile Scouting
- Andrea Agostinelli - Collaboratore Scouting
- Alessandro Cilento - T. Manager - Direttore Logistica -Club Manager
- Antonino Trotta - Segretario generale
- Giorgio Caraccio - Assistente segretario generale - Slo
- Alessandro Muollo - Responsabile ticketing
- Andrea Festa - Coordinatore area marcketing e comunicazione
- Alberto Maria Zito - Store e marcketing
- Fabio Siniscalchi, Ottomedia
- Avv. Teodoro Reppucci - Organo di vigilanza
- Maurizio Romano, Luciano Ladislai - Contabilità
- Sonia Iacoviello - Segreteria e collaboratrice ufficio stampa
- Francesco Varrella - Logistica
- Giovanni Gentile - Speaker
- Fabio Panella - Fonico
- Mirko Siciliano - Responsabile sistemi informatici tornelli
- Luigi Cassano - Delegato alla sicurezza gestione evento; RSPP
- Marciano D'Avino - Vice delegato alla sicurezza gestione evento
- Erga Green - Manutenzione campi da gioco e lavanderia
- Ernesto Addazio - Responsabile magazzino
- Gaetano Addazio - Responsabile magazziniere prima squadra
- Luigi Di Matteo - Magazziniere prima squadra
- Nicola Santillo - Magazziniere, driver
- Mario Taddeo - Fotografo ufficiale
Sponsor
[modifica | modifica wikitesto]Cronologia degli sponsor ufficiali
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Settore giovanile
[modifica | modifica wikitesto]Nella stagione 2008-2009, sotto la presidenza nelle attività giovanili di Ciro Vigorito, la formazione Berretti del Benevento, capitanata da Stefano Furno, si è laureata Campione d'Italia. Nella finale contro il Monza si è imposto in casa per 3-2[46] e, al ritorno in Brianza, ha pareggiato 1-1. Si è trattato, questo, di uno storico traguardo: per la prima volta una squadra di calcio beneventana ha conquistato un tricolore[47]. Nel 2010 va segnalato un altro importante traguardo, la formazione Giovanissimi, guidata da mister Carmelo Imbriani vince la Coppa Giovanissimi Professionisti battendo in finale gli emiliani del Crociati Noceto per 4-2 sul campo di Abbadia San Salvatore[48]. Nella stagione 2018-2019 va segnalata la partecipazione dell'Under 16 alla Final Four Nazionale, sconfitti in semifinale dai pari età dell'Empoli.
Il Benevento è molto sensibile alla tutela della salute dei suoi calciatori, tanto da effettuare appositi controlli dei valori ematici, detti Passaporto Ematico, in maniera sistematica e continuativa[49].
Allenatori e presidenti
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito gli allenatori e i presidenti dall'anno di fondazione a oggi.
- 1929-1931 Mattia Scrivanti
- 1931-1934 Enrico Ambrosini
- 1934-1935 Armand Halmos
- 1935-1936 József Zilisy
- 1936-1937 De Palma[50]
- 1937-1945 ...
- 1945-1946 Giuseppe Viani
- 1946-1947 Brioschi
- 1947-1949 ...
- 1949-1950 Ferenc Hirzer
- 1950-1951 Ferenc Plemich
- 1951-1952 Oronzo Pugliese
- 1952-1957 ...
- 1957-1958 Giovanni Busoni
- 1958-1960 ...
- 1960-1962 Carlo Maluta
- 1962-1963 Francesco Lamberti
- 1963-1964 Mario Zidarich
- 1964-1966 ...
- 1966-1967 Munno[51]
- 1967-1968 Angelo Forgione
- 1968-1969 Umberto De Angelis
- 1969-1970 Elia Greco
- 1970-1971 Antonio Lionetti
- 1971-1972 Elia Greco
- 1972-1973 Pietro Santin
- 1973-1974 / Francisco Lojacono[52]
- 1974-1975 Pietro Santin
- 1975-1976 Pietro Santin
- 1976-1977 Carlo Orlandi
- Antonio Napolitano
- Andrea Bassi
- Carlo Orlandi
- 1977-1978 Nicola Chiricallo
- 1978-1979 Rosario Rivellino
- 1979-1980 Lamberto Leonardi
- 1980-1981 Graziano Landoni
- 1981-1983 Gastone Bean
- 1983-1984 Francesco Liguori
- 1984-1985 Giuseppe Materazzi
- 1985-1986 Mario Facco
- 1986-1987 Rosario Rampanti
- 1987-1989 Maurizio Simonato
- 1989-1990 Antonio Rocca
- 1990-1991 Luigi Boccolini
- 1991-1992 Mario Zurlini
- 1992-1993 Gesualdo Albanese
- 1993-1995 Luigi Boccolini
- 1995-1996 Salvatore Esposito
- Adriano Lombardi
- Cesare Ventura
- 1996-1997 Massimo Silva
- 1997-1998 Massimo Silva
- 1998-2000 Francesco Dellisanti
- 2000-2001 Francesco Dellisanti
- 2001-2002 Luciano D'Agostino
- 2002-2003 Nello Di Costanzo
- 2003-2004 Nello Di Costanzo
- 2004-2005 Corrado Benedetti
- 2005-2006 Claudio Gabetta
- Carlo Florimbi
- Francesco Paolo Specchia[55]
- 2006-2007 Danilo Pileggi
- 2007-2008 Gianni Simonelli
- 2008-2009 Aldo Papagni (1ª-12ª)
- Antonio Soda (13ª-34ª e play-off)
- 2009-2010 Leonardo Acori (1ª-16ª)
- Andrea Camplone (17ª-30ª)
- Leonardo Acori (31ª-34ª e play-off)
- 2010-2011 Agatino Cuttone (1ª-16ª)
- Giuseppe Galderisi (17ª-34ª e play-off)
- 2011-2012 Gianni Simonelli (1ª-14ª)
- Carmelo Imbriani (15ª-34ª)
- 2012-2013 Jorge Martínez (1ª-7ª)
- Guido Ugolotti (8ª-17ª)
- Guido Carboni (18ª-30ª)
- 2013-2014 Guido Carboni (1ª-20ª)
- Fabio Brini (21ª-34ª e play-off)
- 2014-2015 Fabio Brini (1ª-35ª)
- Juan Landaida e Daniele Cinelli (36ª-38ª e play-off)
- 2015-2016 Gaetano Auteri
- 2016-2017 Marco Baroni
- 2017-2018 Marco Baroni (1ª-9ª)
- Roberto De Zerbi (10ª-38ª)
- 2018-2019 Cristian Bucchi
- 2019-2021 Filippo Inzaghi
- 2021-2022 Fabio Caserta
- 2022-2023 Fabio Caserta (1ª-6ª)
- Fabio Cannavaro (7ª-23ª)
- Roberto Stellone (24ª-32ª)
- Andrea Agostinelli (33ª-38ª)
- 2023-2024 Matteo Andreoletti (1ª-19ª)
- Gaetano Auteri (20ª-38ª e play-off)
- 2024-2025 Gaetano Auteri
- 1929-1940 Francesco Minocchia
- 1940-1942 ...
- 1942-1943 Vesce
- 1943-1945
- 1945-1951 Mariano Russo
- 1951-1953 Alfredo Covelli
- 1953-1963 Licurgo Bartalucci
- 1963-1970 Italo Bocchino
- 1970-1971 Antonio Abete
- 1971-1972 Vittorio De Nigris
- 1972-1973 Erminio Tesauro
- 1973-1977 Antonio Bocchino
- 1977-1978 Maria Rosaria Cammarota
- 1978-1979 Ciro Verde
- 1979-1981 Ernesto Mazzoni
- 1981-1982 Donato Callisto
- 1982-1983 Romano Monero
- 1983-1984 Leonardo Lampugnale
- 1984-1986 Ernesto Mazzoni
- 1986-1988 Antonio Paglia (Amm. unico)
- 1988-1989 Giovanni Perugini
- 1989-1990 Guido Sparandeo
- 1990-1991 / Mario Peca
- 1991-1996 Mario Cotroneo
- 1996-1998 Gianraffaele Cotroneo
- 1998-2001 Renato Pedicini
- 2002-2005 Giuseppe Spatola
- 2005-2006 Older Tescari
- 2006-2015 Oreste Vigorito
- 2015-2016 Fabrizio Pallotta
- 2016- Oreste Vigorito
Calciatori
[modifica | modifica wikitesto]Capitani
[modifica | modifica wikitesto]- 1973-1976 Roberto Ranzani
- 1977-1979 Alfredo Zica
- 1979-1983 Cesare Ventura
- 1983-1985 Luciano Orati
- 1985-1986 Riccardo Laurenti
- 1986-1987 Gabriele Baldassarri
- 1987-1991 Giancarlo Zotti
- 1991-1992 Dirceu José Guimarães
- 1992-1993 Riccardo Laurenti
- 1993-1994 Giuseppe Orsini
- 1994-1995 Mario Donatelli
- 1996-1998 Massimo De Solda
- 1998-2001 Pietro Mariani
- 2001-2002 Salvatore Matrecano
- 2002-2005 Domenico Colletto
- 2005-2006 Alessandro Cagnale
- 2006-2009 Carmelo Imbriani
- 2009-2011 Giampiero Clemente
- 2011-2013 Emanuele D'Anna
- 2013-2014 Felice Evacuo
- 2014-2015 Fabrizio Melara
- 2015-2017 Fabio Lucioni
- 2017-2018 Sandro
- 2018-2020 Christian Maggio
- 2020-2021 Nicolas Viola
- 2021-2023 Gaetano Letizia
- 2023-2024 Alberto Paleari
- 2024-2025 Filippo Berra
Contributo alle nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Calciatori convocati da rappresentative nazionali durante la loro militanza nel Benevento:
- Gianluca Lapadula: nel 2020 ha disputato due partite, nel 2021 quindici partite e nel 2022 ha disputato tre partite con la nazionale peruviana. Ha segnato sette reti.
- Alessio Cragno: nel 2016 ha disputato tre partite con la nazionale italiana Under-21[56].
- George Puşcaş: tra il 2016 ed il 2017 ha disputato tre partite con la nazionale rumena Under-21[57].
- Ledian Memushaj: nel 2017 ha disputato quattro partite con la nazionale albanese.
- Massamasso Tchangai: nel 2006 ha disputato la fase finale del campionato del mondo 2006 con la nazionale togolese[58].
- Kamil Glik: nel 2022 viene convocato dalla Polonia per il mondiale 2022 debuttando nella partita Polonia-Messico terminata 0-0.
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Serie B: 1
Competizioni interregionali
[modifica | modifica wikitesto]- Serie C: 2
- Serie C2: 1
- 2007-2008 (girone C)
- Serie D: 2
- 1993-1994 (girone H)
Competizioni regionali
[modifica | modifica wikitesto]- 1955-1956 (girone A)
- 1930-1931 (girone A)
Competizioni giovanili
[modifica | modifica wikitesto]- 2008-2009 (Torneo Lega Pro)
- 2009-2010
- Annotazioni
- ^ Non promosso. Ospite del campionato a completamento degli organici. Verdetti: Benevento (1º posto) e Gladiator (2º posto) restano nella categoria per meriti sportivi. Il Gladiator decide di retrocedere per inadempienze finanziarie. Scafatese (3º posto) in Serie B. Fonte: Quando il Benevento conquistò sul campo la Serie B - Calcio in Campania, su forzazzurri.net, 22 dicembre 2015. URL consultato il 9 maggio 2016.
- ^ Non promosso. Perde lo spareggio-promozione contro la Juventus Stabia (vincente girone L) per 2-1 nel doppio confronto.
Statistiche e record
[modifica | modifica wikitesto]Partecipazione ai campionati
[modifica | modifica wikitesto]Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1º | Serie A | 2 | 2017-2018 | 2020-2021 | 2 |
2º | Serie B | 5 | 2016-2017 | 2022-2023 | 5 |
3º | Prima Divisione | 1 | 1934-1935 | 40 | |
Serie C | 16 | 1935-1936 | 2024-2025 | ||
Serie C1 | 15 | 1978-1979 | 2004-2005 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 6 | 2008-2009 | 2013-2014 | ||
Lega Pro | 2 | 2014-2015 | 2015-2016 | ||
4º | IV Serie | 2 | 1952-1953 | 1956-1957 | 24 |
Serie C2 | 10 | 1987-1988 | 2007-2008 | ||
Campionato Interregionale | 1 | 1958-1959 | |||
Serie D | 11 | 1959-1960 | 1973-1974 | ||
5º | Campionato Interregionale - 2ª Cat. | 1 | 1957-1958 | 6 | |
Campionato Interregionale | 3 | 1989-1990 | 1991-1992 | ||
Campionato Nazionale Dilettanti | 2 | 1992-1993 | 1993-1994 |
Partecipazione alle Coppe Nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Torneo | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|
Coppa Italia | 18 | 1936-1937 | 2021-2022 | 18 |
Supercoppa di Lega Pro | 1 | 2016 | 1 | |
Coppa Italia Semiprofessionisti | 9 | 1972-1973 | 1980-1981 | 38 |
Coppa Italia Serie C | 21 | 1981-1982 | 2007-2008 | |
Coppa Italia di Lega Pro | 8 | 2008-2009 | 2015-2016 | |
Supercoppa di Lega di Serie C2 | 1 | 2008 | 1 |
Statistiche di squadra
[modifica | modifica wikitesto]La squadra è la prima ad aver raggiunto due promozioni consecutive (Serie B nel 2016 e Serie A nel 2017) in campionati a cui mai aveva preso parte.
Statistiche individuali
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito i primatisti di presenze e reti relative alle sole partite di campionato, inclusi eventuali play-off e play-out. In grassetto i giocatori ancora in attività con il club.
Dati aggiornati al 17 marzo 2024.
Record di presenze in campionato
|
Record di reti in campionato
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Tifoseria
[modifica | modifica wikitesto]Secondo un'indagine condotta e pubblicata annualmente da due società specializzate in sondaggi e ricerche di mercato, la StageUp e la Ipsos, nella stagione 2020-2021 la squadra poteva contare su un seguito stimato in circa 70 000 tifosi.[76]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il Benevento risulta per quanto riguarda il numero di presenze allo stadio, tra i primi tre club calcistici della regione Campania e tra i primi cinquanta in Italia[77].
Per la stagione calcistica 2017-2018 è stata premiata dall'Italian Sport Awards come miglior tifoseria della Serie A 2017-2018.
Il tifo organizzato si riunisce essenzialmente nella curva sud dello Stadio Ciro Vigorito. Esso nasce verso la metà degli anni settanta riunito allo stadio Meomartini grazie al gruppo Brigate Giallorosse[78]. Il primo gruppo rilevante si fonda nel 1983 con il nome di Commando Ultrà Curva Sud[79]. Dai primi anni novanta in poi si assiste alla fondazione di altri gruppi. Attualmente la tifoseria del Benevento è unita nel secondo anello della curva sud con il nome di Curva Sud 1929 Benevento.[80][81] Si segnala nel settore distinti la presenza di un gruppo storico denominato Club Shanghai e nel settore curva nord un gruppo nato nel 2015 cioè gli Ultras Cani Sciolti. Una particolare menzione deve essere fatta per il Club Stregoni del Nord, primo ed unico club ufficiale riconosciuto al di fuori dalla Campania, nato nel marzo del 2009 a Legnano con una spettacolare inaugurazione presieduta dall'attuale presidente Oreste Vigorito. Il club oggi raggruppa numerosi sostenitori dell'area padana concentrati principalmente fra il Piemonte, la Lombardia e l'Emilia-Romagna, ma anche nel Veneto.
Gemellaggi e rivalità
[modifica | modifica wikitesto]Gli ultras giallorossi sono legati da amicizia con gli ultras del Catania e del Cerignola[82] ed intrattengono buoni rapporti con la curva della Pro Vercelli.[83]. In Campania rapporti di rispetto reciproco si hanno con la tifoseria della Salernitana (la tifoseria granata e quella giallorossa sono spesso anche accomunate da iniziative benefiche e dall'impegno per il sociale).[84][85][86]
I gemellaggi più importanti della storia del tifo beneventano sono stati quelli con i tifosi del Savoia e quello con i tifosi del Foggia. Il gemellaggio con i tifosi oplontini è nato nel 1991 e si è interrotto nell'agosto 2016[87]. Il gemellaggio con i tifosi foggiani invece è nato nel 1985 e si è interrotto nel 2009 durante i play-off per la Serie B che vedeva protagonista le due squadre del sud a causa di sfottò, provocazioni e screzi.[88]
Le rivalità più accese riguardano altre tifoserie campane: vi è forte antagonismo con i tifosi dell'Avellino, con cui il Benevento disputa il "derby dell'Appennino campano"[89], e con i tifosi della Nocerina[89] e della Casertana[89]; a seguire sono pessimi i rapporti con la tifoseria della Cavese[89], della Juve Stabia[89] e della Turris[89]. Fuori dalla regione si sono verificati spesso screzi con i tifosi del Crotone[90], del Frosinone[90], del Messina, del Potenza, del Taranto e del Foggia.[89][91]
Storica l'inimicizia con il Campobasso con cui il Benevento disputa il "derby del Sannio", rivalità caratterizzata da scontri targati anni settanta e novanta, andata ad affievolirsi per via delle diverse fortune e la mancanza di incontri ufficiali tra le due compagini.[92]
Organico
[modifica | modifica wikitesto]Rosa 2024-2025
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Staff tecnico
[modifica | modifica wikitesto]Staff dal sito web ufficiale della società.[93]
- Gaetano Auteri - Allenatore
- Loreno Cassia - Allenatore in seconda
- Giuseppe Di Mauro - Preparatore atletico
- Adriano Bianchini - Preparatore atletico e riatletizzazione
- Antonio Chiavelli - Preparatore portieri
- Angelo Testa - Match analyst
- Francesco Varrella - Tecnico di ripresa camera tattica e drone
- Dott. Walter Giorgione - Resp. struttura medica
- Dott. Franco De Cicco - Medico sociale
- Dott. Raffaele Fuiano - Medico sociale
- Dott. Mario De Vita - Medico sociale
- Dott. Luca Milano - Medico sociale
- Ernesto Galliano - Fisioterapista
- Luca Lepore - Fisioterapista
- Giorgio Policastri - Fisioterapista
- Raffaele Marinaccio - Fisioterapista
- Elettra Agovino - Nutrizionista
- Antonio Tizzanino - Podologo
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Benevento, su scudettitalia.altervista.org.
- ^ Lo Stadio 'Ciro Vigorito', su beneventocalciospa.it (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2016).
- ^ Fiorenzo Radogna e Maria Strada, Benevento e Spal, doppio salto per la Serie A: col Venezia quelle risalite imperiose nel calcio, su corriere.it, 9 giugno 2017.
- ^ Tanti auguri Benevento, su ottopagine.it, 6 settembre 2016.
- ^ a b c La storia. Parte 1, su beneventocalcio.it, 15 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ a b c d e f g h La storia del Calcio a Benevento, su beneventocalciospa.it (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2016).
- ^ La notizia fornita dal sito ufficiale (cfr. La storia del Calcio a Benevento, su beneventocalciospa.it. URL consultato il 9 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2016).), secondo cui il Benevento nella stagione 1945-1946 fu promossa in Serie B ma vi rinunciò per problemi finanziari, in realtà non ha fondamento. Infatti, secondo un comunicato ufficiale della Lega Nazionale Centro-Sud pubblicato sul Corriere dello Sport del 19 settembre 1945, il Benevento era tra le squadre non aventi diritto ammesse in Serie C 1945-1946 («3) Società non aventi diritto ammesse al campionato di Serie C - [...] 31. A.C. Benevento [...]»), le quali per regolamento non avevano diritto alla promozione in Serie B («Retrocessione - Nel confermare [che] il diritto della promozione è riservato solamente alle società aventi diritto di cui al n. 2 del presente comunicato [...] ]»).
- ^ a b c d e f La storia. Parte 2, su beneventocalcio.it, 15 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
- ^ a b C'era una volta la Sanvito, su emozioninrete.com, 26 luglio 2015. URL consultato il 17 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2016).
- ^ a b c d La storia. Parte 3, su beneventocalcio.it, 15 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2015).
- ^ a b c d e f Almanacco Panini 2021
- ^ Prima in Serie C e poi nella ridenominata Serie C1.
- ^ La storia. Parte 5, su beneventocalcio.it, 15 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
- ^ a b La C1 si allontana, su realtasannita.it, 15 luglio 2007. URL consultato il 17 aprile 2016.
- ^ a b c d e f g La storia. Parte 6, su beneventocalcio.it, 15 luglio 2007 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Benevento Calcio: i fratelli Vigorito rilevano le quote Tescari, su ilquaderno.it. URL consultato il 12 maggio 2016.
- ^ CALCIO, SERIE C2: RISOLTA LA CRISI DEL BENEVENTO, su sport.repubblica.it. URL consultato il 23 maggio 2016.
- ^ Gianluca Strocchi, Lega Pro: Pisa si assicura il 2º posto, Alessandria ai playoff, Catania a un passo dai playout, su repubblica.it, 1º maggio 2016.
- ^ Vigorito si riprende il Benevento, ma non può evitare la penalizzazione, su sportavellino.it, 18 giugno 2016.
- ^ Francesco Carci, Serie B, Benevento-Carpi 1-0: Puscas regala la storica promozione ai giallorossi, su repubblica.it, 8 giugno 2017.
- ^ Chiara Pizzimenti, Il Benevento è ufficialmente la squadra europea più scarsa di sempre, su vanityfair.it, 20 novembre 2017.
- ^ Il Benevento vola in Serie A! Inzaghi da record e ora festa in pullman, 29 giugno 2020.
- ^ Il Littoriale, 21 ottobre 1938, pag. 4
- ^ Gestita dalla Lega Nazionale Centro-Sud.
- ^ a b Gestita dalla Lega Interregionale Sud.
- ^ Il miracolo calcistico della Sanvito nella Benevento del 1960, su bmagazine.it (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2015).
- ^ a b Copia archiviata, su beneventocalcio.it. URL consultato l'11 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2017).
- ^ La storia del Calcio a Benevento, su beneventocalciospa.it (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2016).
- ^ Maglie Avellino Calcio: tutte le divise storiche, su avellino-calcio.it, 13 marzo 2015. URL consultato il 17 gennaio 2016.
- ^ Maglia Benevento 2010-2011, su museodelcalcio.com (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2016).
- ^ Maglia portiere Benevento 2010-2011, su museodelcalcio.com (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2016).
- ^ Stregoni e chimere, 10 cose da sapere sul Benevento, su sport.sky.it (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2013).
- ^ Itinerari provincia di Benevento con i percorsi consigliati dall'Ente Provinciale del Turismo, su eptbenevento.it (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2016).
- ^ Davide Palliggiano, Serie B, Benevento-Carpi 1-0: Puscas gol, Streghe in Serie A!, su corrieredellosport.it, 8 giugno 2017. URL consultato il 10 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2017).
- ^ Omero, Odissea (traduzione di Ippolito Pindemonte), III, 233-235.
- ^ Solinas, p. 55.
- ^ Lo Stadio 'Ciro Vigorito', su beneventocalciospa.it (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2016).
- ^ Alessandro Maglione, 1° maggio 1994: Venti anni fa il Benevento saliva in serie C2 - Area di Rigore [collegamento interrotto], su areadirigore.net, 1º maggio 2014. URL consultato l'8 settembre 2016.
- ^ Convenzione Benevento Calcio e Comune di Paduli, su beneventocalciospa.it (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2016).
- ^ Benevento, siglata la convenzione con il comune di Paduli per l'impianto di C.da Ariella, su calcioealtro.it (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2016).
- ^ Il centro Sportivo, su beneventocalciospa.it (archiviato dall'url originale il 3 maggio 2016).
- ^ Il 19 settembre intitolazione dell’antistadio a Carmelo Imbriani, su ilquaderno.it, 13 settembre 2013. URL consultato il 30 luglio 2014.
- ^ beneventocalcio.club, https://www.beneventocalcio.club/societa/organigramma/ .
- ^ TUTTE LE MAGLIE DEL GIRONE B DI LEGA PRO 2013-2014 PRIMA DIVISIONE passionemaglie.it
- ^ Partners, su beneventocalciospa.it. URL consultato il 21 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2015).
- ^ Finale Berretti, Benevento-Monza 3-2, su tuttolegapro.com, 15 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2016).
- ^ Berretti, storico successo del Benevento. I complimenti di Viespoli e Pepe, su ilsannita.it, 21 giugno 2009. URL consultato il 14 settembre 2015.
- ^ News - Il Benevento vince la Coppa Giovanissimi Professionisti, il Pro Belvedere Vercelli quella Allievi, su figc.it. URL consultato il 13 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).
- ^ Il Benevento e Passaporto Ematico, su news.superscommesse.it. URL consultato il 17 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2018).
- ^ a b La Serie C / Benevento-MATER, in Il Littoriale, 21 novembre 1936, p. 4. URL consultato il 20 ottobre 2014.
- ^ Copia archiviata, su benevento.ottopagine.net. URL consultato il 27 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2014).
- ^ Copia archiviata, su benevento.ottopagine.net. URL consultato il 1º ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
- ^ Almanacco illustrato del calcio 1971, edizioni Panini, pag. 313
- ^ Almanacco Illustrato del calcio 1972, edizioni Panini, pag. 316
- ^ Specchia nuovo allenatore, su tvsette.net. URL consultato l'11 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2013).
- ^ Ottima prova per Cragno nell'under 21, su ottopagine.it, 11 agosto 2016. URL consultato il 12 agosto 2016.
- ^ Puscas, doppia gioia: dopo il gol la Romania U-21, su fcinternews.it. URL consultato il 18 settembre 2016.
- ^ Germania 2006: un giocatore del benevento tra i 23 del Togo, su archivio.agi.it (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2016).
- ^ a b Gori, a tre passi dalla Storia, su sanniosport.it, 22 febbraio 2016. URL consultato il 5 maggio 2016.
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- ^ Carriera storica di Stefano Mastroianni, goal e presenze, su carrierecalciatori.it. URL consultato il 28 ottobre 2021.
- ^ Omaggio a Ranzani, una maglia giallorossa e un nome sulle spalle, su ottopagine.it, 13 maggio 2016. URL consultato il 21 maggio 2016.
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- ^ Chi ha più tifosi in Serie A? La Juve doppia Inter e Milan, su calcioefinanza.it.
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- ^ Curva Sud, su lostregone.net (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2016).
- ^ QUELLI DELLA FANZA,QUELLI DELLA SUD, su curvasud1929bn.blogspot.it (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2016).
- ^ Different People Style, su facebook.com. URL consultato il 21 maggio 2016.
- ^ Sugli spalti, festa dell'amicizia e del rispetto con i tifosi del Benevento, su tuttocalciocatania.com, 5 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2016).
- ^ Curva Ospiti. Pro Vercelli: la sua tifoseria, su pianetaempoli.it (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2016).
- ^ Curva Sud: "Con Salerno rispetto reciproco. Ecco le novità", su ottopagine.it.
- ^ Salernitana – Benevento Perché è un derby diverso dagli altri?, su salernogranata.it. URL consultato il 3 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2016).
- ^ Salernitana-Benevento, rispetto genera rispetto, su salernitamo.altervista.org.
- ^ Curva Sud shock: "Il gemellaggio con il Savoia è chiuso", su ottopagine.it, 1º agosto 2016. URL consultato il 13 agosto 2016.
- ^ Benevento: gemellaggi, rivalità e "amicizie" spezzate, su vesuviolive.it, 19 giugno 2017. URL consultato il 28 ottobre 2021.
- ^ a b c d e f g Tifoserie campane Archiviato il 16 ottobre 2013 in Internet Archive.
- ^ a b Gemellaggi e Rivalità degli Ultras Italiani nel calcio, su tuttocurve.com. URL consultato il 13 maggio 2016.
- ^ Ultras Foggia Calcio, gemellaggi e rivalità sportive, su foggiasport24.com, 21 novembre 2015. URL consultato il 13 maggio 2016.
- ^ Benevento-Campobasso, storia di una rivalità calcistica. Ma i tempi cambiano..., su primonumero.it, https://www.primonumero.it/, 10 giugno 2017. URL consultato il 12 agosto 2024.
- ^ Staff, su beneventocalcio.club. URL consultato il 30 giugno 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sandro Solinas, Stadi d'Italia, Pisa, Goal Book, 2012.
- Nicola Russo, Il Benevento e la sua Storia (Vol.1 Vol.2 Vol.3 Vol.4 Vol.5), Benevento, Edizioni Sannio Sport.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Benevento Calcio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su beneventocalcio.club.
- Benevento Calcio (canale), su YouTube.
- Benevento Calcio, su LegaSerieA.it, Lega Nazionale Professionisti Serie A.
- (DE, EN, IT) Benevento Calcio, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (EN, RU) Benevento Calcio, su eu-football.info.