Attilio Perotti

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Attilio Perotti
Attilio Perotti sulla panchina della Triestina, nella stagione 1992-1993
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1º luglio 1977 - giocatore
21 gennaio 2014 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Casale
Squadre di club1
1962-1965Inter0 (0)
1965-1966Casale31 (5)
1966-1968Como67 (7)
1968-1975Genoa175 (8)
1975-1977Parma49 (3)
Carriera da allenatore
1977-1986GenoaGiovanili
1986-1987Genoa
1987-1988GenoaGiovanili
1988Genoa
1988-1989Piacenza
1989-1991Siena
1991-1992Cesena
1992-1993Triestina
1993-1994Fidelis Andria
1994-1995Ancona
1995-1996Verona
1996-1997Genoa
1997Perugia
1998Perugia
1998-1999Reggiana
1999-2000Ravenna
2000-2001Verona
2001-2003Bari
2003-2004Empoli
2006Genoa
2012Livorno
2014LivornoInterim
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Attilio Perotti (Bagnolo Mella, 3 marzo 1946) è un allenatore di calcio, dirigente sportivo ed ex calciatore italiano.

Caratteristiche tecniche

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Impostato inizialmente come mezzala[1], viene convertito da Giuseppe Meazza in ala destra[1], ruolo in cui giocherà per tutta la carriera sfruttando la sua abilità tattica[1], con cui sopperiva alle carenze di statura e velocità[1].

Ispirato all'impostazione di Helenio Herrera[1], ha impostato le sue squadre "all'italiana", con il libero staccato dietro alla difesa[1][2], e rigettando le teorie della zona[1]. Ha fatto del dialogo e del rapporto con la squadra i suoi punti di forza[3].

Cresciuto nel Casale, passa all'Inter[1] nel 1962 che lo rigira ai piemontesi nel 1965[4], club con cui ottiene il sesto posto del girone A della Serie D 1965-1966.

Nel 1966 passa al Como, in Serie C. Con i lariani vince il girone A della Serie C 1967-1968, ottenendo la promozione tra i cadetti.

Nel 1968 è ingaggiato dal Genoa[5], club con militerà sette stagioni. Nell'annata 1969-1970 con la società ligure retrocede in terza serie, chiudendo la stagione all'ultimo posto della Serie B.

La permanenza in terza serie dura una sola stagione, poiché con il suo club Perotti conquista il primo posto del girone B, ottenendo la promozione in cadetteria.

Ritornato tra i cadetti, ottiene il decimo posto della Serie B 1971-1972 a cui seguirà la stagione seguente il primo posto e la conseguente promozione in massima serie.

Nel 1973, con l'acquisto di Mario Corso, entra in ballottaggio con l'ex interista per il ruolo di ala[1]. Il 30 ottobre 1973 Perotti esordisce in Serie A, nella vittoria casalinga per 2-1 contro la Roma[6]. Nella stagione in massima serie colleziona tredici presenze con i rossoblu, con cui retrocede in Serie B.

La nuova stagione tra i cadetti terminerà al settimo posto.

Nel 1975 passa al Parma, in terza serie, nell'affare che porta Fabio Bonci al Genoa[7]. Nella Serie C 1975-1976 raggiunge il secondo posto del girone B, a cinque punti dal Rimini, posizione nuovamente raggiunta la stagione seguente, terminata ad otto punti dalla promossa Pistoiese[8]. A fine stagione si ritira dall'attività agonistica.

Allenatore e dirigente

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Perotti ha iniziato la carriera da allenatore nel 1977 nelle giovanili del Genoa, per poi passare alla guida della prima squadra nelle ultime 5 giornate del campionato 1985-1986 in Serie B, subentrando a Tarcisio Burgnich[9]. Riconfermato per la stagione successiva, sfiorò con la squadra rossoblu la promozione in Serie A, perdendo all'ultima giornata contro il Taranto[9]. Torna quindi ad allenare le giovanili rossoblu[9] fino al gennaio 1988, quando torna sulla panchina della prima squadra sostituendo Luigi Simoni[9], e conquistando la salvezza. Nel dicembre successivo subentra a Enrico Catuzzi sulla panchina del Piacenza: non evita la retrocessione in serie C1[10], anche a causa di attriti con diversi giocatori, che non accettavano la sostituzione di Catuzzi[11][12].

Negli anni successivi ha guidato per due stagioni il Siena[13] (con promozione dalla Serie C2 alla Serie C1), e dopo un intermezzo in Serie B al Cesena, di nuovo in Serie C1 la Triestina, che lo esonera a una giornata dal termine[14]. Torna in Serie B con Fidelis Andria (1993-1994) e Ancona: qui sfiora la promozione in Serie A nella stagione 1994-1995, venendo tuttavia esonerato a quattro giornate dal termine con la squadra ad un passo dalla promozione[15], complice la situazione societaria poco chiara[16]. Nella stagione 1995-1996 porta l'Hellas Verona in Serie A ma non prosegue il rapporto con la società scaligera per motivi familiari e torna a Genova, sponda rossoblu[17], mancando per un punto la promozione in Serie A pur risultando il miglior attacco e la miglior difesa della cadetteria.

Dopo qualche stagione anonima con Perugia (alternandosi ad Albertino Bigon e Ilario Castagner[18]), Reggiana (subentrato ed esonerato, con una sola vittoria in 14 giornate[19] e Ravenna, arriva l'esordio in Serie A ritornando a Verona nella stagione 2000-2001, al termine della quale riesce a cogliere una sofferta salvezza vincendo il doppio spareggio per non retrocedere in Serie B contro la Reggina[20]. Nel 2001 passa ad allenare il Bari, venendo però esonerato nella stagione 2002-2003 dopo 16 partite[21]. Nell'ottobre 2003 viene nominato allenatore dell'Empoli in Serie A, al posto di Daniele Baldini, esonerato dopo 6 partite[22], ma alla fine del campionato non riesce ad evitare la retrocessione in Serie B alla squadra toscana.

Dopo aver ricoperto l'incarico di responsabile del settore giovanile della Sammargheritese[23], e di direttore generale del Livorno di Aldo Spinelli (già suo presidente al Genoa)[4], nel marzo 2006 ritorna nuovamente alla guida del Genoa in Serie C1 al posto di Giovanni Vavassori, ma dopo una dura contestazione dei tifosi si dimette ad aprile[24], facendo rientrare in panchina lo stesso Vavassori[25]. Svincolato dagli impegni di allenatore, dalla stagione 2008-2009 è responsabile del settore giovanile del Piacenza; promosso a responsabile dell'intera area tecnica, si dimette nel dicembre 2009[26].

Il 5 novembre 2011 Aldo Spinelli gli conferisce l'incarico di responsabile dell'area tecnica del Livorno[4]. Il 6 maggio 2012 diventa allenatore del Livorno, dopo l'esonero di Armando Madonna[27]. Riesce a salvare la squadra, portando 10 punti in 4 partite e ottenendo la salvezza con la vittoria casalinga per 2-0 contro il Grosseto. Alla fine della stagione torna a coprire l'incarico di responsabile dell'area tecnica della società amaranto.

Il 13 gennaio 2014 viene richiamato sulla panchina del Livorno in seguito all'esonero di Davide Nicola[28] ma già pochi giorni più tardi, il 21 gennaio, dopo la sconfitta per 3-0 contro la Roma viene sostituito da Domenico Di Carlo e torna a rivestire la carica di direttore tecnico[29].

Statistiche da allenatore

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In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale Vittorie % Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
mag.-giu. 1986 Italia (bandiera) Genoa B 5 2 1 2 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 5 2 1 2 40,00 Sub.
1986-1987 B 38 12 18 8 CI 5 1 3 1 - - - - - - - - - - 43 13 21 9 30,23
gen.-giu. 1988 B 19 5 6 8 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 19 5 6 8 26,32 Sub. 14°
gen.-giu. 1989 Italia (bandiera) Piacenza B 22 3 8 11 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 22 3 8 11 13,64 Sub. 20° (retr.)
1989-1990 Italia (bandiera) Siena C2 34 18 15 1 CI-C ? ? ? ? - - - - - - - - - - 34 18 15 11 52,94 (prom.)
1990-1991 C1 34 10 18 6 CI-C 10 5 2 3 - - - - - - - - - - 44 15 20 9 34,09
Totale Siena 68 28 33 7 10+ 5+ 2+ 3+ - - - - - - - - 78 33 35 10 42,31
1991-1992 Italia (bandiera) Cesena B 38 10 17 11 CI 4 2 0 2 - - - - - - - - - - 42 12 17 13 28,57
1992-mag. 1993 Italia (bandiera) Triestina C1 32 13 12 7 CI-C 2 0 2 0 - - - - - - - - - - 34 13 14 7 38,24 Eson.
1993-1994 Italia (bandiera) Fidelis Andria B 38 8 23 7 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 39 8 23 8 20,51
1994-1995 Italia (bandiera) Ancona B 38 16 10 12 CI 1 0 0 1 - - - - - CAI 7 3 2 2 46 19 12 15 41,30
1995-1996 Italia (bandiera) Verona B 38 17 12 9 CI 1 0 0 1 - - - - - - - - - - 39 17 12 10 43,59 (prom.)
1996-1997 Italia (bandiera) Genoa B 38 15 16 7 CI 5 2 2 1 - - - - - - - - - - 43 17 18 8 39,53
1997-1998 Italia (bandiera) Perugia B 19 7 6 6 CI 4 2 1 1 - - - - - - - - - - 23 9 7 7 39,13 Dimis, sub., eson.
nov. 1998-feb. 1999 Italia (bandiera) Reggiana B 14 1 6 7 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 14 1 6 7 &&7,14 Sub., eson.
1999-2000 Italia (bandiera) Ravenna B 38 11 15 12 CI 3 1 0 2 - - - - - - - - - - 41 12 15 14 29,27 11°
2000-2001 Italia (bandiera) Verona A 34+2[30] 10+1 7 17+1 CI 2 0 1 1 - - - - - - - - - - 38 11 8 19 28,95 14°
Totale Verona 72+2 27+1 19 26+1 3 0 1 2 - - - - - - - - 77 28 20 29 36,36
nov. 2001-2002 Italia (bandiera) Bari B 28 11 9 8 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 28 11 9 8 39,29 Sub., 6°
ago.-dic. 2002 B 16 2 9 5 CI 7 6 0 1 - - - - - - - - - - 23 8 9 6 34,78 Eson.
Totale Bari 44 13 18 13 7 6 0 1 - - - - - - - - 51 19 18 14 37,25
ott. 2003-2004 Italia (bandiera) Empoli A 28 7 7 14 CI 1 0 1 0 - - - - - - - - - - 29 7 8 14 24,14 Sub., 17° (retr.)
mar.-mag. 2006 Italia (bandiera) Genoa C1 8 4 1 3 CI+CI-C 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 8 4 1 3 50,00 Sub., dimis.
Totale Genoa 108 38 42 28 10 3 5 2 - - - - - - - - 118 41 47 30 34,75
mag.-giu. 2012 Italia (bandiera) Livorno B 3 2 1 0 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 3 2 1 0 66,67 Sub., 17°
gen. 2014 A 1 0 0 1 CI 0 0 0 0 - - - - - - - - - - 1 0 0 1 &&0,00 Interim
Totale Livorno 4 2 1 1 - - - - - - - - - - - - 4 2 1 1 50,00
Totale carriera 563+2 184+1 217 162+1 46 19 12 15 - - - - 7 3 2 2 618 207 231 180 33,50
Como: 1967-1968
Genoa: 1970-1971
Genoa: 1972-1973
Siena: 1989-1990
  1. ^ a b c d e f g h i Un Herrera senza filosofia La Repubblica, 28 gennaio 1987, pag.20
  2. ^ Genoa, basta il contropiede La Repubblica, 14 aprile 1997, pag.42
  3. ^ Genoa condannato a tornare grande La Repubblica, 21 giugno 1987, pag.22
  4. ^ a b c Livorno: Attilio Perotti martedì entra nello staff tecnico[collegamento interrotto] sofferenzaamaranto.it
  5. ^ 1961 - 1970: DAL PURGATORIO ALL'INFERNO genoacfc.it
  6. ^ Tabellini 1973-74 Archiviato il 4 giugno 2009 in Internet Archive. akaiaoi.com
  7. ^ Stagione 1975-1976 Archiviato il 13 dicembre 2012 in Internet Archive. storiadelparmacalcio.com
  8. ^ Stagione 1976-1977 Archiviato il 13 dicembre 2012 in Internet Archive. storiadelparmacalcio.com
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  10. ^ Stagione 1988-1989 storiapiacenza1919.it
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  14. ^ Stagione 1992-1993 unionetriestina.it
  15. ^ "Mastronunzio? Tenetelo stretto"[collegamento interrotto] ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com
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  17. ^ Acrobazia De Vitis La Repubblica, 29 aprile 1996, pag.40
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  20. ^ Reggina in B, in raisport.rai.it, 25 giugno 2001. URL consultato il 21 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  21. ^ Statistiche su Solobarinews.it[collegamento interrotto]
  22. ^ Empoli cambia - Arriva Perotti - La Gazzetta dello Sport, 21 ottobre 2003
  23. ^ La scelta di vita di Perotti basta stress, torna ai ragazzi, La Repubblica, 2 agosto 2004
  24. ^ C1: Perotti si dimette, oggi il colloquio col d.s. del Genoa - La Gazzetta dello Sport, 28 aprile 2006
  25. ^ Genoa: via Perotti, in panchina torna Vavassori - La Gazzetta dello Sport, 2 maggio 2006
  26. ^ Attilio Perotti lascia sei mesi prima Archiviato il 14 dicembre 2021 in Internet Archive. Libertà, 29 dicembre 2009
  27. ^ Livorno: via Madonna, arriva Perotti Ansa.it
  28. ^ Livorno Calcio: Perotti è il nuovo allenatore. Spinelli: "Cerco soldi per gli stipendi" Lanazione.it
  29. ^ Livorno, Di Carlo è il nuovo allenatore, in La Repubblica, 21 gennaio 2014. URL consultato il 21 gennaio 2014.
  30. ^ Spareggio per la salvezza.
  • Massimo Perrone (a cura di), Il libro del calcio italiano 1999/2000, Roma, Il Corriere dello Sport, 1999, p. 155.
  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, De Ferrari, 2008.

Collegamenti esterni

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