.onion
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.onion | |
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Tipo | Generico |
Introduzione | ottobre 2015 |
Stato | Attivo |
Uso pianificato | Tor |
Uso attuale | Tor |
.onion è un dominio di primo livello speciale.[1] Introdotto in Tor nel 2004[2], è descritto nell'RFC 7686 dell'ottobre 2015.[3]
Tra i siti che sono disponibili via HTTPS tramite dominio .onion figurano Facebook[4], The Interceptor[5] e The New York Times[6].
Altri domini legati a Tor
[modifica | modifica wikitesto].exit è un dominio introdotto per specificare gli exit nodes, tuttavia disabilitato in Tor 0.2.2.1-alpha per questioni di sicurezza.[7]
.noconnect è un dominio introdotto nella versione 0.1.2.4-alpha per chiudere la connessione è stato rimosso in Tor 0.2.2.1-alpha.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Special-Use Domain Names, su IANA.
- ^ (EN) Roger Dingledine, Nick Mathewson e Paul Syverson, Tor: The Second-Generation Onion Router, in Proceedings of the 13th USENIX Security Symposium, pp. 303-320. URL consultato il 26 agosto 2023.
- ^ (EN) Nathan Willis, Tor's .onion domain approved by IETF/IANA, su LWN.net, 10 settembre 2015. URL consultato il 26 agosto 2023.
- ^ (EN) Alec Muffett, Making Connections to Facebook more Secure, su Facebook, 5 maggio 2021. URL consultato il 26 agosto 2023.
- ^ (EN) Micah Lee, Our SecureDrop System for Leaks Now Uses HTTPS, su The Intercept, 8 aprile 2015. URL consultato il 26 agosto 2023.
- ^ (EN) Runa Sandvik, The New York Times is Now Available as a Tor Onion Service, su NYT Open, 27 ottobre 2017. URL consultato il 26 agosto 2023.
- ^ a b (EN) Nick Mathewson, Special Hostnames in Tor, su torproject.gitlab.io. URL consultato il 26 agosto 2023.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su torproject.org.
- (EN) RFC 7686 — The ".onion" Special-Use Domain Name, su datatracker.ietf.org, Internet Engineering Task Force.
- (EN) Onion Services, su Tor Project.