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Cividale del Friuli

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«Cividât no jè une vile, ma une ponte di citât»

Cividale del Friuli (Cividât in friulano, Čedad in sloveno, Östrich in tedesco) è un comune italiano di 11.628 abitanti[1] della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia. Fondata da Giulio Cesare con il nome di Forum Iulii, da cui poi ha preso il nome tutta la regione, divenne la capitale longobarda del Friuli.

Geografia fisica

Sorge sulle sponde del Natisone, a 17 km da Udine, sulla strada che collega la pianura friulana alla media e alta valle dell'Isonzo in territorio sloveno.

Clima

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Cividale del Friuli.

Storia

In prossimità della città sono state trovate stazioni preistoriche del Paleolitico e del Neolitico, mentre abbondanti sono le testimonianze dell'Età del Ferro e della cultura paleoveneta, su cui successivamente si sviluppò quella celtica a partire dal IV secolo a.C.

Tra il 56 a.C. ed il 50 a.C., grazie all'iniziativa di Giulio Cesare, i Romani vi crearono un municipio, Forum Iulii, da cui prese poi il nome tutta la regione Friuli, successivamente divenne colonia. Le mura romane sono alla base delle mura veneziane tutt'ora presenti.

Nel V secolo d.C., dopo la distruzione di Iulium Carnicum da parte degli Avari e di Aquileia da parte degli Unni, Cividale crebbe per numero di abitanti e importanza strategica, divenne quindi sede vescovile e caput Venetiae, ereditando da Aquileia. Arrivati i Longobardi nel 568, fu la capitale del primo ducato longobardo d'Italia (Ducato del Friuli), con duca Gisulfo, nipote di Alboino. In quell'epoca mutò nome in Civitas, la città per eccellenza, che divenne poi Cividale.

Distrutta dagli Avari (610), rimase un centro importante e risorse con il nome di Civitas Forumiuliana, per diventare il centro militare e politico delle Venezie. Nel 737, durante il regno di Liutprando, vi giunse Callisto Patriarca di Aquileia per sfuggire alle incursioni bizantine. Qui si era rifugiato anche il vescovo di Zuglio, che fu di conseguenza allontanato. La sede del Patriarcato di Aquileia vi rimase anche dopo la cacciata dei Longobardi sino al 1238. Nel 769 vi si tenne il concilio che riconfermò l'indissolubilità del matrimonio.

Sotto i Franchi fu ducato e poi marca. Il duca del Friuli Berengario I divenne re d'Italia (888-924) e nel 915 anche imperatore. A partire dal IX secolo prese il nome di Civitas Austriae, da cui deriva il nome attuale. Nel 1077 il Patriarca ricevette l'investitura imperiale.

A partire dal XII secolo fu libero comune e centro di un importante mercato; da allora fu il massimo centro politico e commerciale di tutto il Friuli, tanto da ottenere dall'imperatore Carlo IV l'apertura dell'Università nel 1353. Nel 1238 i Patriarchi si trasferirono ad Udine e perciò vi furono rivalità e lotte con questa città. Nel 1419, durante la guerra con Venezia, per scacciare gli Ungari di re Sigismondo che l'assediavano, Cividale si arrese a Venezia.

Nel XVI secolo fu contesa tra l'Impero e Venezia; nel luglio del 1509 fu assediata dalle truppe imperiali del duca di Brunswick, ma i cividalesi, dopo epica lotta e grazie al fondamentale appoggio di truppe veneziane in seguito ad un patto in chiave anti-udinese, riuscirono a rompere l'assedio costringendo alla fuga l'esercito tedesco. Al termine della guerra rimase sotto la dominazione veneziana. Con la pace di Worms (1530) perdette il castello di Tolmino sull'Isonzo e le miniere di mercurio d'Idria. Nei secoli successivi dovette subire parecchie incursoni dei Turchi. Durante il periodo veneziano fu un notevole centro di studi.

Nel 1797 con il trattato di Campoformio tra Napoleone e l'Austria Cividale passò all'impero asburgico, al quale, dopo il breve periodo in cui fece parte del napoleonico Regno d'Italia, fu confermata dal Congresso di Vienna (1815). Fra il 1848 ed il 1866 vi fu la presenza di un vivace movimento risorgimentale; nel 1866, dopo la terza guerra di indipendenza, fu annessa al Regno d'Italia con il Veneto ed il Friuli. Durante la Prima Guerra Mondiale fu sede, per un breve periodo, del comando della II armata e rimase anche danneggiato da bombardamenti aerei. Fu occupata dagli austriaci in seguito alla disfatta di Caporetto e liberata alla fine di ottobre 1918 dopo la vittoria italiana sul Piave.

Nel secondo dopo guerra è stata la sede del comando e di alcuni reparti della Brigata meccanizzata "Isonzo", posta a difesa della frontiera orientale in caso di un'ipotetica invasione del patto di Varsavia.

Onorificenze

Cividale è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.[2]

Monumenti e luoghi d'interesse

Statua di Giulio Cesare

Numerose testimonianze artistiche confermano l'importanza storica della città:

Società

File:Cividale 02.jpg
Il ponte del Diavolo sul fiume Natisone

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[4]

Cultura

Cividale è la città capofila del progetto Italia Langobardorum: centri di potere e di culto, insieme ad altri 6 comuni italiani è stata presentata la candidatura per l'ammissione ai siti ritenuti patrimonio dell'umanità dell'UNESCO[5].

Personalità legate a Cividale

Eventi

  • Messa dello Spadone (6 gennaio), particolare rito religioso e corteo in costumi d'epoca con la rievocazione storica dell'entrata a Cividale del Patriarca Marquardo von Randeck (1366).
  • Gioco del Truc (Pasqua), antico e tradizionale gioco che si svolge nelle piazze della città nel periodo pasquale.
  • Mittelfest (luglio), importante appuntamento internazionale di spettacolo dell'area mitteleuropea.
  • Palio di San Donato (agosto), rievocazione storica in costumi medioevali con botteghe artigiane, giochi, gare di corsa pedestre e di tiro con l'arco nell'atmosfera medioevale di Cividale.
  • Natibongo (ultima settimana di agosto), festival di musica etnica che si svolge nel Parco "Lesa" adiacente il fiume Natisone.
  • Fiera di San Martino (novembre), mercatini e bancarelle nelle vie e piazze del centro storico.
  • Baule del diavolo (ogni quarta domenica del mese), mercatino dell'usato e delle cose vecchie nelle piazze del centro storico.
  • Mittelteatro (la prima settimana di giugno), rappresentazione artistica che si svolge al teatro Adelaide Ristori, fatti dai ragazzi delle scuole. Due rappresentazioni al giorno, una la mattina ( per le scuole) e una la sera ( per il pubblico)

Amministrazione

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Galleria fotografica

Note

  1. ^ Dati ISTAT sulla popolazione residente al 31/12/2009, su demo.istat.it. URL consultato il 07/06/2010.
  2. ^ la motivazione è visionabile sul sito http://www.istitutonastroazzurro.it/comunedicividaledelfriuli.html
  3. ^ Angelo Lipinsky (1986): "La pala argentea del Patriarca Pellegrino nella Collegiata di Cividale e le sue iscrizioni con caratteri mobili", in: Ateneo Veneto, Vol. 24, p. 75–80 (78): Sta proprio in questa domanda la scoperta sensazionale: nella bottega dell'ignoto Maestro si usavano per la prima volta i punzoni per i caratteri mobili, con i quali con poca fatica si potevano comporre interi testi, occorrendo unicamente quelli per le lettere dell'alfabeto e di qualche sigla ricorrente — e questo proprio a cavallo del volgere del XII al XIII secolo!
  4. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  5. ^ Sito candidature UNESCO

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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