Arvier
Arvier comune | |
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(IT) Comune di Arvier (FR) Commune d'Arvier | |
Panorama di Arvier dal Castello di Montmayeur | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Provincia | Non presente |
Amministrazione | |
Sindaco | Mauro Lucianaz (Union Valdôtaine) dal 24-5-2010 |
Lingue ufficiali | Francese, italiano |
Territorio | |
Coordinate | 45°42′11″N 7°10′00″E |
Altitudine | 776 m s.l.m. |
Superficie | 33,36 km² |
Abitanti | 861[2] (31-12-2020) |
Densità | 25,81 ab./km² |
Frazioni | Tra parentesi i toponimi in patois arvelain:
Baise-Pierre (Mezepira), Chamençon (Tsamèntson), Chamin (Tsamèn), Chez-les-Fournier (Tchu Fourgnì), Chez-les-Garin (Tchu Gaèn), Chez-les-Gex (Tchu le Dzé), Chez-les-Moget (Tchu Modzè), Chez-les-Sage (Tchu Sage), Chez-les-Thomasset (Tchu Tomasè), Chez-les-Roset (Tchu Rozè), Chez-les-Viction (Tchu Vitchón), La Crête (La Criha), Grand-Haury (Lo Gran Tû), Léverogne (Lévrogne), Mécosse (Mécosse), Petit-Haury (Lo Pitchoù Tû), Planaval (Plan-ó), La Ravoire (La Rouî), Rochefort (Rotsefô), Verney (Lo Vernài)[1] |
Comuni confinanti | Avise, Introd, La Thuile, Rhêmes-Saint-Georges, Saint-Nicolas, Valgrisenche, Villeneuve |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 11011 |
Prefisso | 0165 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 007005 |
Cod. catastale | A452 |
Targa | AO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 396 GG[4] |
Nome abitanti | (FR) Arvelains |
Patrono | san Sulpizio |
Giorno festivo | 17 gennaio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Arvier all'interno della Valle d'Aosta | |
Sito istituzionale | |
Arvier (pron. fr. AFI: [aʁvje] - Arvì, Arvyì, o Arvë in patois valdostano[5][6]) è un comune italiano di 861 abitanti[2] adagiato sul fondovalle della Dora Baltea, attorno al borgo medievale che sorge a 780 metri s.l.m., a circa 14 chilometri a ovest da Aosta.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]- Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)[7]
Clima
[modifica | modifica wikitesto]Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo latino è Arva[8] e Arvarium[9][10]. Da Arvier, epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia.
Nel 1939 il toponimo venne italianizzato in Arviè[11] e il comune incluse quello di Avise. Il toponimo e il territorio sono stati ristabiliti nel 1946.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del comune di Arvier sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 febbraio 1993.[12]
L'emblema comunale riproduce, con minime varianti, quello della nobile famiglia de La Mothe che si stabilì ad Arvier alla fine del XIII secolo.[14]
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.[15]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Il principale patrimonio monumentale e storico di Arvier è costituito dai resti del castello di La Mothe risalente alla fine del Duecento, dal castello di Arvier in località Grand-Haury, e dalla casaforte di Planaval, in Valgrisenche, la casaforte valdostana posta a maggior altitudine.
L'architettura religiosa è invece rappresentata dalla chiesa parrocchiale di San Sulpizio con il campanile romanico e della cappella di Rochefort, affacciata sul fondovalle dall'alto di un roccione e sita dove fino all'Ottocento si trovavano ancora i resti del Castello di Rochefort[16][17]. Particolarmente interessante è il borgo di Léverogne, dove le tracce del Medioevo si fondono armoniosamente con strutture più recenti.
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Il Santuario di Notre-Dame a Rochefort.
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Imbocco della strada vecchia (ante 1965) sulla statale 26, nei pressi della galleria Champrotard, sopra il villaggio di Mécosse: le due arcate intervallate da contrafforti seguite da cortina muraria per circa 25 metri (epoca romana).
Aree naturali
[modifica | modifica wikitesto]Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[18]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Istruzione
[modifica | modifica wikitesto]Biblioteche
[modifica | modifica wikitesto]In via Saint-Antoine 12 è situata la biblioteca comunale.
Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Museo parrocchiale d'arte sacra di Arvier.
Eventi
[modifica | modifica wikitesto]- Tour Du Rutor Extrême - Gara internazionale di scialpinismo (biennale) entrata a far parte del circuito internazionale La Grande Course[19] nel 2011.
- Finale del 69º Campionato italiano di scacchi - dal 26 settembre al 4 ottobre 2009.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Turismo
[modifica | modifica wikitesto]In estate questo territorio è ideale per chi ama vacanze all'insegna della tranquillità e di salutari passeggiate ed escursioni in grandi boschi. Salendo, nella zona dei pascoli fino al limite dei ghiacciai del Doravidi e della Becca di Tos, sono percorribili panoramici sentieri.
Planaval, nella Valgrisenche, offre diverse possibilità agli amanti degli sport invernali: la sua pista di fondo, che si snoda ai piedi di una torre eretta nel XIV secolo, è anche il punto di partenza per splendidi itinerari di scialpinismo nel massiccio del Rutor.
La consorteria di Planaval
[modifica | modifica wikitesto]Nella frazione Planaval, pascoli e boschi, secondo un uso millenario, sono di proprietà collettiva della Consorterie de Planaval[20]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Il paese dispone di una propria stazione ferroviaria vicino al centro della cittadina, posta lungo la ferrovia Aosta-Pré-Saint-Didier; tale linea nacque con scopi industriali e vi viene svolto servizio passeggeri regolare ad opera di Trenitalia, nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Valle d'Aosta.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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26 giugno 1985 | 30 maggio 1990 | Walter Riblan | Union Valdôtaine | Sindaco | [21] |
30 maggio 1990 | 29 maggio 1995 | Walter Riblan | Union Valdôtaine | Sindaco | [21] |
29 maggio 1995 | 8 maggio 2000 | Walter Riblan | Union Valdôtaine | Sindaco | [21] |
8 maggio 2000 | 9 maggio 2005 | Walter Riblan | Union Valdôtaine | Sindaco | [21] |
9 maggio 2005 | 24 maggio 2010 | Walter Riblan | Union Valdôtaine | Sindaco | [21] |
24 maggio 2010 | 11 maggio 2015 | Mauro Lucianaz | Union Valdôtaine | Sindaco | [21] |
28 maggio 2015 | in carica | Mauro Lucianaz | Union Valdôtaine | Sindaco | [21] |
Sport
[modifica | modifica wikitesto]In questo comune si gioca a palet, caratteristico sport tradizionale valdostano.[22]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
La chiesa e il borgo di Léverogne
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Le rovine del castello di Montmayeur
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La chiesa di San Pietro in Vincoli a La Ravoire
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Chiesa di San Sulpizio
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La frazione Mecosse prima della galleria Champrotard sulla statale 26 e i binari sovrastanti della ferrovia Aosta-Pré-Saint-Didier
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Commune d'Arvier - Toponymie, su arvier.eu. URL consultato il 2 marzo 2022 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2022).
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 42, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Regione autonoma Valle d'Aosta. Assessorato beni e attività culturali, sistema educativo e politiche per le relazioni intergenerazionali., Comuni valdostani, su www.patoisvda.org. URL consultato il 27 luglio 2023.
- ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, abspace.it
- ^ Vallée d'Aoste autrefois, raccolta di opere di Robert Berton, 1981, Sagep ed., Genova.
- ^ DIZIONARIO GEOGRAFICO - Di GOFFREDO CASALIS, Vol I, Torino 1834
- ^ www.italiapedia.it
- ^ Regio Decreto 22 luglio 1939, n. 1442
- ^ Arvier, decreto 1993-02-04 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 18 ottobre 2021.
- ^ Presidenza della Repubblica, Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) di concessione – 04/02/1993 (PDF).
- ^ Stemma, su Comune di Arvier. URL consultato il 18 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2021).
- ^ Regolamento per l'uso del gonfalone e dello stemma comunale, su Comune di Arvier.
- ^ André Zanotto, Castelli valdostani, Quart (AO), Musumeci, 2002 [1980], pp. 59-63, ISBN 88-7032-049-9.
- ^ * Carlo Nigra, Torri e castelli e case forti del Piemonte dal 1000 al secolo XVI, vol. II. La Valle d'Aosta, Quart (AO), Musumeci, 1974, p. 44.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Sito ufficiale della Grande Course.
- ^ Arvier, su arvier.eu (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2016).
- ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
- ^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Arvier. Una comunità nella storia, Quart (Aosta), Musumeci, 2004, ISBN 88-7032-712-4.
- Arvier, a cura della Regione Autonoma Valle d'Aosta, edito in occasione del XXV Concours Cerlogne, Planaval (Arvier) 25-27 maggio 1987, Aosta, Tipografia Valdostana, 1987
- (FR) Ambroise Roux, La paroisse d'Arvier. Son église, ses chapelles, ses curés, par un enfant du pais, Aoste, Imprimerie Catholique, 1985 [1910].
- Guida Rurale della Valle d'Aosta. Comunità Montana Grand Paradis, Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali - Regione Autonoma Valle d'Aosta, 2009.
- Planaval
- Ambroise Roux, Planaval : aperçus historiques, Aoste, Imprimerie catholique, 1908.
- Gisella Glarey et al., Planaval : histoire, mémoire et traditions d'une petite communauté, Aosta: Le château, 2009, ISBN 978-88-7637-106-6
- Ambroise Roux, Aperçus topographiques et historiques sur le hameau de Planaval, Aoste: Fusanotti Jean, 19??.
- Levegogne
- Ambroise Roux, Liverogne, sa chapelle, son ancien hospice, Aoste: Imprimerie catholique, 1906
- Chiara Devoti (a cura di), Progetto guida per borghi minori montani: Leverogne in Valle d'Aosta, Torino: Celid, 2003
- Chiesa di San Sulpizio
- La chiesa parrocchiale di San Sulpizio ad Arvier a cura di Elisabetta Viale e Bruno Orlandoni, Issogne: Tipografia parrocchiale, 2001
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IT, FR) Sito ufficiale, su arvier.eu.
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