HD 89273
HD 89273 | |
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Classificazione | gigante rossa |
Classe spettrale | M4.5III C ~ |
Tipo di variabile | irregolare |
Distanza dal Sole | 700 anni luce |
Costellazione | Vele |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 10h 16m 40,1354s |
Declinazione | -51° 12′ 16,689″ |
Lat. galattica | +04,5792° |
Long. galattica | 279,7951° |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 6,3 |
Magnitudine ass. | -0,36 |
Parallasse | 4,66 ± 0,63 mas |
Moto proprio | AR: -39,92 ± 0,55 mas/anno Dec: 11,71 ± 0,44 mas/anno |
Nomenclature alternative | |
HD 89273 è una stella gigante rossa di magnitudine 6,3 situata nella costellazione delle Vele. Dista 700 anni luce dal sistema solare.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe. La sua posizione è fortemente australe e ciò comporta che la stella sia osservabile prevalentemente dall'emisfero sud, dove si presenta circumpolare anche da gran parte delle regioni temperate; dall'emisfero nord la sua visibilità è invece limitata alle regioni temperate inferiori e alla fascia tropicale. Essendo di magnitudine pari a 6,3, non è osservabile ad occhio nudo; per poterla scorgere è sufficiente comunque anche un binocolo di piccole dimensioni, a patto di avere a disposizione un cielo buio.
Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra febbraio e giugno; nell'emisfero sud è visibile anche per buona parte dell'inverno, grazie alla declinazione australe della stella, mentre nell'emisfero nord può essere osservata limitatamente durante i mesi primaverili boreali.
Caratteristiche fisiche
[modifica | modifica wikitesto]HD 89273 è una gigante rossa. Come buona parte delle stelle appartenenti a questa classe, è una stella variabile: infatti, la sua magnitudine varia tra 6,23 e 6,50 senza preavviso; per questa ragione la stella è annoverata tra le variabili irregolari.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dati della stella dall'archivio Simbad, su simbad.u-strasbg.fr.