San Pietro Infine

comune italiano

San Pietro Infine è un comune italiano di 822 abitanti della provincia di Caserta in Campania.

San Pietro Infine
comune
San Pietro Infine – Stemma
San Pietro Infine – Bandiera
San Pietro Infine – Veduta
San Pietro Infine – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Caserta
Amministrazione
SindacoAntonio Vacca (lista civica Rinascita) dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate41°26′49″N 13°57′45″E
Altitudine140 m s.l.m.
Superficie13,72 km²
Abitanti822[1] (30-6-2023)
Densità59,91 ab./km²
FrazioniColle Apone, San Cataldo
Comuni confinantiMignano Monte Lungo, San Vittore del Lazio (FR), Venafro (IS)
Altre informazioni
Cod. postale81049
Prefisso0823
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT061079
Cod. catastaleI113
TargaCE
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona C, 1 324 GG[3]
Nome abitantisanpietresi
PatronoMaria Santissima dell'Acqua
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
San Pietro Infine
San Pietro Infine
San Pietro Infine – Mappa
San Pietro Infine – Mappa
Posizione del comune di San Pietro Infine nella provincia di Caserta
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Territorio

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San Pietro Infine occupa l'angolo settentrionale della provincia di Caserta che si incunea tra Lazio e Molise. Condivide con Lacedonia, San Bartolomeo in Galdo e il confinante Mignano Monte Lungo la particolarità di essere uno dei quattro comuni campani il cui territorio confina con due regioni. L'antico borgo è arroccato su di uno sperone di roccia immerso in un territorio verdeggiante. I ritrovamenti di conchiglie fossilizzate nella pietra calcarea, che qui veniva estratta per le costruzioni, attestano forse che anticamente lo sperone era sommerso da un lago.

Origini del nome

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Indubbiamente legato al culto di San Pietro, il toponimo include in fine per riferirsi alla posizione di confine che occupava questo territorio quando faceva parte della Terra di San Benedetto. Secondo alcuni Infine deriva da ad flexum, "presso la curva".

Il territorio dal IV al III secolo a.C. era conteso tra Osci e Sanniti: ci sono pervenute infatti delle mura presso Sant'Eustachio e sul colle Marena-Falascosa. Nella terza guerra sannitica venne conquistato e colonizzato dai romani. Probabilmente a causa delle devastazioni barbariche subite durante l'Alto Medioevo, non ci sono pervenute testimonianze degli insediamenti romani.

Il borgo ha origine medioevale: rimangono ancora gli stretti vicoli a gradoni e alcune case di pietra calcarea con tetti lignei, ma questi sono solo pochi resti perché San Pietro Infine fu distrutto da quindici giorni di bombardamenti nel 1944. Per il territorio di San Pietro Infine di rilevante influenza furono i monasteri di San Vincenzo al Volturno e di Montecassino. San Pietro Infine fece parte della Terra di San Benedetto e ancor oggi appartiene alla diocesi cassinate. La posizione protetta ha tenuto lontano il centro dagli eventi tumultuosi della Provincia di Terra di Lavoro; al momento dell'Unità d'Italia, la stessa posizione ha favorito la diffusione dei briganti, tra i quali è rimasto famoso Domenico Fuoco.

La Seconda guerra mondiale decimò la popolazione. Durante i bombardamenti della battaglia del dicembre 1943 molti Sanpietresi si rifugiarono in quelle che vennero chiamate "grotte della valle", alcuni si rifugiarono sul monte Sambucaro. Le immagini di quei tetri momenti sono state ritratte nel documentario The Battle of San Pietro di John Huston. Sul tratto della Linea Gustav che comprendeva San Pietro Infine e Mignano Monte Lungo per la prima volta i soldati italiani combatterono al fianco degli alleati.

Nel 1950 iniziò un piano di ricostruzione che diede ai Sanpietresi superstiti un nuovo centro dove vivere, ma collocato più a valle. Nel 1959 Mario Monicelli vi girò alcune scene del film La grande guerra.

Simboli

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Lo stemma è stato riconosciuto con DPCM del 14 agosto 1959.[4] Lo stemma è d'azzurro, alle due chiavi decussate, con gli ingegni all'ingiù, la chiave in banda, d'oro e attraversante, la chiave in sbarra, d'argento, sormontate da una mitra papale d'argento.[5] Il gonfalone, concesso con DPR del 2 settembre 1959, è un drappo partito di bianco e di azzurro.

Onorificenze

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«Comune situato sulla linea Reinhard, occupato da truppe tedesche, durante l'ultimo conflitto mondiale, si trovò al centro di numerosi combattimenti, subendo violenti bombardamenti e feroci rappresaglie che procurarono numerose vittime civili e la totale distruzione dell'abitato. I cittadini, costretti a trovare rifugio in grotte improvvisate, resistettero con fierissimo contegno agli stenti e alle più dure sofferenze per intraprendere, poi, la difficile opera di ricostruzione. San Pietro Infine (CE), 1943»
— 11 novembre 2003[6]

La medaglia d'argento concessa con D.P.R. del 26 luglio 2000 è revocata dal presente conferimento.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Piazza Risorgimento e la chiesa di San Nicola
  • La chiesa di San Michele con pianta a croce latina a tre navate aveva un ingresso riservato agli uomini ed uno alle donne sul transetto incorniciato da un portale cinquecentesco.
  • L'arco dei baroni di stile gotico è costituito da volte a sesto acuto di epoche diverse. Era con tutta probabilità l'accesso all'antico castello. Vi è ancora parte degli affreschi di tema religioso che lo decoravano.
  • La chiesa della Madonna dell'Acqua con pianta rettangolare e volta a botte, ha la facciata con campanili laterali; la ristrutturazione è stata in parte finanziata dagli emigranti sampietresi.
  • La chiesa di San Nicola si trova nel nuovo centro.
  • Monumento nazionale Parco della memoria storica, con museo multimediale progettato e allestito dal noto scenografo Carlo Rambaldi. Nel Parco della Memoria Storica e nel Museo viene tenuto un festival del cinema la cui prima edizione ha come titolo “Storie nella Storia”.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[7]

 
San Pietro Infine

Religione

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La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica e afferisce alla Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, ma fino all'anno 2014 faceva parte della diocesi dell'Abbazia di Montecassino.

Infrastrutture e trasporti

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Il comune è interessato dalla strada statale 6 Via Casilina e dalla sua diramazione per Venafro. Inoltre, è stata costruita nel 2001 ma mai attivata la stazione di San Pietro Infine sulla ferrovia Rocca d'Evandro-Venafro.[8]

Amministrazione

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  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ San Pietro Infine, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 27 ottobre 2023.
  5. ^ Comune di San Pietro Infine, Statuto comunale (PDF), art. 3.
  6. ^ Medaglia d'oro al Merito Civile, Comune di San Pietro Infine, su Presidenza della Repubblica.
  7. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. ^ La fermata di SAN PIETRO INFINE (CE), su lestradeferrate.it.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN144412965 · LCCN (ENn96004722 · GND (DE4770630-2 · J9U (ENHE987007535663605171
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