Lotta senza quartiere

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Per lotta senza quartiere o guerra senza quartiere si intende una lotta senza tregua fino a una vittoria finale.[1]

Simón Bolívar emette la proclamazione di guerra all'ultimo sangue

Etimologia e storia

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Il modo di dire "lotta senza quartiere" proviene dall'antico linguaggio militare. Durante i duelli, la persona affrontata aveva la possibilità di ritirarsi in cambio di una piccola somma di denaro chiamata appunto "quartiere". Se lo sfidante non accettava la resa dell'avversario, costringeva pertanto quest'ultimo a battersi all'ultimo sangue.[1][2]

Altrettanto noto è il modo di dire "non dare quartiere", che significa non concedere tregua a qualcuno, oppure portare avanti un'iniziativa con spietatezza.[1]

Una Commissione alleata del 1914-1918, incaricata di calare nello specifico le regole della guerra dettate dalle convenzioni dell'Aja (1899 e 1907), contemplava nella categoria di crimini di guerra anche la "deliberazione di non dare quartiere", peraltro espressamente menzionata tra i divieti di cui all'articolo 23(d) della Quarta Convenzione dell'Aja del 1907 e ribadita dall'articolo 40 del Primo Protocollo addizionale alle Convenzioni di Ginevra.

  1. ^ a b c quartiere: modi di dire, su dizionari.corriere.it. URL consultato il 6 novembre 2020.
  2. ^ Lotta senza quartiere, su imodididire.it. URL consultato il 6 novembre 2020.