Ecalia
Ecalia (in greco antico: Οἰχαλία, Oechalia) è il nome di alcune città dell'antica Grecia, spesso inserito nei poemi del ciclo epico attribuiti ai cosiddetti poeti ciclici, anche se spesso non è facile capire a quale precisa città si faccia riferimento.
Ecalia | |
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Nome originale | Οἰχαλία |
Un'Ecalia in Tessaglia è citata nel Catalogo delle navi, ascrivibile a Omero,[1] in cui si dice che 30 navi, guidate da Podalirio e Macaone, figli di Asclepio, provennero da Ecalia, Itome e Tricca.
Forse la stessa Ecalia è poi sede di alcuni miti riguardanti Eracle, nei quali si fa riferimento ad Eurito, re di Ecalia, e a sua figlia Iole. Secondo la mitologia, il re Eurito di Ecalia aveva promesso la mano della sua bella figlia Iole a chi lo avesse sconfitto in una gara di tiro con l'arco. Eracle lo sconfisse, ma Eurito si rifiutò di mantenere la sua promessa, così Eracle saccheggiò la città, uccise Eurito e rapì Iole.
La localizzazione della città è però complicata dal fatto che altri autori ambientano i miti in un'omonima città sull'isola di Eubea[2] o anche in Arcadia,[3] e lo stesso Omero sia nell'Iliade che nell'Odissea identifica la città di Eurito come Ecalia in Messenia.[4][5] Strabone infine menziona tutte queste possibilità, ma non offre una soluzione definitiva sulla localizzazione della città.[6]
Note
modificaCollegamenti esterni
modifica- Ecalia, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932. URL consultato il 15 gennaio 2024.