Post di Jungler

Non sei un’azienda inclusiva? Attenzione, stai perdendo clienti🫠 Il legame tra inclusione e scelta del consumatore sta diventando sempre più forte e - se pensiamo che la scelta del cliente sia solo guidata dal prezzo - ora c'è molto di più. Ciò che indirizza lo sguardo del consumatore sono i valori dell’azienda, il loro impatto sulle persone e la loro applicazione pratica nei prodotti e servizi offerti: cosa trasmettono i valori della tua azienda?💡 Il Diversity Brand Summit ha condotto una ricerca volta a misurare l’impatto delle politiche di inclusione su un campione rappresentativo della popolazione italiana. E i risultati sono stati straordinari 🚀 Il Diversity Brand Index ha infatti rivelato che le aziende percepite come inclusive hanno raggiunto un Net Promoter Score del +73,6% mentre le aziende viste come poco attente all’inclusione, hanno visto un crollo a -87,5%⬇️ Un altro importante dato dimostrato dalla ricerca, riguarda la percezione di valore dei consumatori, infatti il 73,3% di essi è favorevole ai brand inclusivi, mentre il 60% si oppone a quelli neutrali.🌈 Il DBI evidenzia quindi come le iniziative per l’inclusione migliorino la reputazione aziendale, incidendo positivamente anche sugli stessi ricavi.💸 Oggi, il panorama si mostra sempre più attento alle politiche di inclusione, prediligendo realtà che le abbracciano, rispetto a coloro che si mostrano disinteressati. Non restare indietro, ti possiamo aiutare a diventare un’azienda attenta, inclusiva ed accogliente. 🖇️Ma solo se tu stesso, scegli di guardare il mondo con altri occhi.

"Tutti categorizzano e generalizzano automaticamente, in ogni momento. Le categorie sono indispensabili perché danno struttura ai pensieri. Immaginate cosa succederebbe se vedessimo ogni oggetto e ogni situazione come assolutamente unici. Non avremmo neppure un linguaggio per descrivere il mondo che ci circonda. Tuttavia, l’utile e necessario istinto della generalizzazione può anche distorcere la nostra visione della realtà. Quando molti fanno propria una generalizzazione problematica, si ha uno #stereotipo. L’istinto del divario spacca il mondo tra «noi» e «loro», quello della generalizzazione induce «noi» a pensare che «loro» siano tutti uguali. Lavorate per una società commerciale al livello 4? È molto probabile che stiate perdendo gran parte dei vostri potenziali #consumatori e produttori a causa delle generalizzazioni. Lavorate nell’ufficio finanziario di una grande banca? È molto probabile che stiate investendo i #soldi dei clienti nei posti sbagliati, perché raggruppate nella stessa categoria persone molto diverse. Dovreste sapere, e gioire, anche dell’aumento delle donne scolarizzate che lavorano fuori casa. Negli ultimi decenni, infatti, questi sviluppi hanno creato un vasto mercato per i vostri prodotti tra miliardi di donne che ora vivono ai livelli 2 e 3. Tuttavia, come ho scoperto partecipando a una riunione interna di uno dei maggiori produttori internazionali di assorbenti, quasi nessuna azienda occidentale del settore ne è a conoscenza. Così, quando queste società vanno a caccia di nuove consumatrici, si ritrovano a inventare nuove esigenze per i 300 milioni di clienti al livello 4. «E se commercializzassimo un assorbente ancora più sottile per i bikini?» Come in quasi tutti i ricchi mercati di beni al consumo, i bisogni fondamentali sono già stati soddisfatti, e i produttori si sforzano invano di creare una domanda in segmenti sempre più piccoli. Nel frattempo, ai livelli 2 e 3 circa due miliardi di donne hanno poche alternative tra cui scegliere. Quando troveranno un prodotto idoneo, probabilmente resteranno fedeli a quel marchio per tutta la vita. La stessa logica vale per molti altri prodotti al consumo, e l’ho ribadito durante centinaia di conferenze rivolte ai dirigenti aziendali. Nel mondo, quasi tutti stanno diventando consumatori. Se vivete nella convinzione erronea che gran parte del pianeta sia ancora troppo povera per comprare qualcosa, rischiate di lasciarvi sfuggire le più grandi opportunità economiche della storia mondiale, spendendo tutto il budget del marketing per pubblicizzare speciali assorbenti «da yoga» tra le facoltose signore alla moda delle principali città europee. Per trovare i futuri clienti, gli imprenditori strategici devono avere una visione del mondo basata sui fatti." [Citazione dal libro “Factfulness” di Hans Rosling che stiamo leggendo nel gruppo di lettura] ____ Dollar Street nei commenti ____ Lo studio condiviso continua su Discord! Unisciti alla #community

🏢 DE&I: opportunità da cogliere o moda transitoria?    🇮🇹 I risultati della seconda edizione di .DE&I Italia sono stati presentati su Alley Oop de Il Sole 24 Ore e sono ora disponibili sul nostro sito.    👉 Negli ultimi anni i temi della Diversity, Equity & Inclusion hanno assunto sempre più importanza per le imprese e per i loro stakeholder, tra cui dipendenti, investitori e consumatori. Consapevoli di ciò, quasi tutte le grandi aziende comunicano sull’argomento. Ma come viene raccontato l’impegno per la DE&I? E quanto è integrato nella vision aziendale?     🔎 Partendo da queste domande, nella nostra indagine abbiamo analizzato le comunicazioni DE&I sui canali digitali di 49 grandi imprese italiane quotate e non. La ricerca ha rivelato uno scenario complesso e sfidante, ordinando le aziende in cinque livelli in base alla maturità del loro approccio.     🔗 .DE&I è un valido supporto per valutare la comunicazione della propria azienda e renderla più concreta e distintiva. Richiedi una copia sul nostro sito e scopri i risultati: https://lnkd.in/dD6Ne5AG     #LundquistResearchSeries #Diversity #Equity #Inclusion