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Il miglior compagno di banco degli studenti italiani

Chi siamo

Skuola.net è una edtech company leader nel settore EdTech in Italia ed è una delle poche ad aver ottenuto da Great Place to Work® il riconoscimento di Certified Company . Attraverso Skuola.net, portale educational #1 per audience (fonte Audiweb) con oltre 8 Milioni di accessi unici/mese e una community di 4 Milioni di utenti, rappresenta dal 2000 il principale punto di riferimento per studenti e per il mondo dell'istruzione dalla scuola all'università. Skuola.net è un portale di contenuti didattici UGC, community e informazione. In quest’ultimo ambito opera come una testata giornalistica. Grazie alla qualità e selezione dei suoi contenuti, alla capillare moderazione e sicurezza del sito, è riconosciuto quale interlocutore autorevole da aziende internazionali e istituzioni e credibile opinion leader dagli studenti. E’ accreditato dai media e dalla stampa quale portavoce delle istanze giovanili e studentesche. La mission dell'azienda è: "Offrire strumenti utili e innovativi per migliorare la vita dello studente". Inoltre Skuola.net promuove progetti educativi e di responsabilità sociale in scuole ed università e gestisce Skuola.net | Ripetizioni (https://www.ripetizioni.it), il marketplace #1 per le ripetizioni online e in presenza.

Sito Web
https://www.skuola.net
Settore
Tecnologia, informazioni e internet
Dimensioni dell’azienda
11-50 dipendenti
Sede principale
Roma, RM
Tipo
Società privata non quotata
Data di fondazione
2000
Settori di competenza
Istruzione, Editoria online, Internet, educational, content strategy, news, school, university, student life, digital, media, scuola, università, studenti, edtech, branded content, ripetizioni e private lessons

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Aggiornamenti

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    Lo Ius Scholae è stato indubbiamente uno dei temi politici dell'estate e la proposta di dare la cittadinanza italiana ai figli di genitori stranieri dopo la conclusione di un determinato ciclo scolastico non poteva che dividere.  La sensazione è che lo scontro tra fazioni sia destinato a proseguire ancora per molto ma c'è una categoria di soggetti, peraltro particolarmente coinvolta, che sembra compatta nell'appoggiare la riforma. 👥 Di chi si tratta? Degli studenti. Skuola.net lo ha verificato chiedendolo direttamente a loro: tra gli alunni raggiunti da un sondaggio svolto sull'argomento, oltre il 60% si è infatti detto a favore del cambiamento. 🌳 Un parere che, inevitabilmente, è finito dritto al centro del dibattito.

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    Se ancora non avete chiaro cosa sia lo Ius Scholae, questo post è per voi! Si tratta di una norma contenuta nel testo per la riforma della cittadinanza discusso nella precedente legislatura, che consentirebbe di ottenere la cittadinanza: 👉 al “minore straniero nato in Italia o che vi ha fatto ingresso entro il compimento del dodicesimo anno di età” 👉 qualora “abbia risieduto legalmente e senza interruzioni” nel Paese e “abbia frequentato nel territorio nazionale, per almeno 5 anni, uno o più cicli scolastici presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione”. La domanda di cittadinanza andrebbe presentata prima del compimento dei 18 anni, da parte di almeno un genitore o tutore legalmente residente in Italia. In questi ultimi giorni il tema è tornato al centro del dibattito politico e resta di grande attualità: oltre 900.000 studenti di origine non italiana frequentano il sistema scolastico e rappresentano l’11,2% della popolazione studentesca. Attualmente la cittadinanza italiana si basa essenzialmente sullo Ius Sanguinis: un minore la ottiene solo se uno dei due genitori ce l’ha. Se si è figli di genitori stranieri, ma si è nati in Italia, si può fare domanda dopo il compimento dei 18 anni a patto di soddisfare tutta una serie di requisiti.

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    L’Italia non si smentisce mai 😬 siamo al penultimo posto dell’UE per la percentuale di donne che lavorano nel settore scientifico e tecnologico (STEM) 📉 Secondo i dati EUROSTAT, 78.3 milioni di persone sono state assunte nel settore scientifico e tecnologico (STEM) nel 2023. Di queste, il 52% sono donne. Tra i paesi dell’Unione Europea, quelli con più lavoratrici STEM donne sono la Lituania e la Lettonia (entrambe 63%), seguite dalla Sassonia-Anhalt (62%). Il nord-ovest e il sud Italia, invece, si trovano al penultimo posto (46%) subito prima di Malta (45%). Chiaramente il problema non risiede nelle capacità delle donne italiane, quanto piuttosto in un sistema che non incoraggia, attraverso stereotipi di genere e pregiudizi, le donne a cimentarsi in queste discipline. E anche quando ci sono donne che li superano, l'ambiente lavorativo non sempre le premia tanto quanto gli uomini.

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    Anche quest'anno il 99,8% dei maturandi ammessi all’esame si sono diplomati 😎 E anche quest’anno essere ammessi all’esame si conferma la parte più difficile della Maturità: il 3,7% dei candidati è stato bloccato prima dell’esame. Una volta ammessi è più probabile azzeccare un ambo secco al lotto che essere bocciati.

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    Università: Aumentano gli importi e il numero di beneficiari delle borse di studio. Per l'anno accademico 2024/2025, gli importi minimi delle borse di studio sono stati aumentati per aiutare ancora più studenti a realizzare i loro sogni. Inoltre, i limiti ISEE e ISPE sono stati alzati, ampliando la platea dei beneficiari. Questo è quanto comunicano dal Ministero Istruzione, Universita' e Ricerca, che rivendica anche due record storici: lo stanziamento complessivo di 850 milioni di euro per le borse di studio (mai così alto) e il fatto di aver debellato, lo scorso anno, il fenomeno degli idonei non beneficiari. Ovvero quegli studenti che avevano diritto alla borsa ma che non la ricevevano perché non c’erano i soldi!!! Secondo Daniele Grassucci, co-founder di Skuola.net “È una buona notizia, perché da quando ho iniziato ad occuparmi di studenti ho effettivamente potuto constatare un aumento sia degli importi delle borse di studio sia degli studenti che ne beneficiano: 10 anni fa essere idonei non beneficiari era quasi la regola. Ma non basta, si può e si deve fare di più: il costo della vita è aumentato e, per molti fuorisede, studiare e mantenersi è un incubo. Quindi non bisogna fermarsi e bisogna mettere mano al problema dei posti letto e della sostenibilità degli studi per chi è lontano da casa”. Per maggiori informazioni visita il sito del Ministero dell'Università e della Ricerca per scoprire tutti i dettagli e le novità.

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    Milano-Catania, avanti e indietro per inseguire un sogno! Claudio Carastro, 24 anni, ha deciso di praticare quello che lui stesso ha definito un’esperienza unica di “pendolarismo estremo”. Pur lavorando in uno studio di commercialisti a Milano, ha scelto di completare i suoi studi in Economia Aziendale all’Università di Catania, sua terra d’origine. Per sostenere gli esami, Claudio prendeva l’aereo alle prime luci dell’alba e rientrava solo a notte fonda, affrontando voli, bus e maratone di studio. Nonostante questo è riuscito a laurearsi “quasi” in corso in 4 anni. Una scelta quasi obbligata: ogni esame fallito voleva dire buttare via non solo tempo ma anche tanti soldi per i volo. Questa scelta coraggiosa non è solo un omaggio alla sua Sicilia, ma un forte messaggio:”le università del Sud sono eccellenti quanto quelle del Nord”. Claudio è un esempio di passione e determinazione dei tanti giovani che cercano di conciliare studio e lavoro.

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    Per una volta, c'è una cosa che sembra unire genitori e figli: l'avversione per i compiti delle vacanze. Abbiamo realizzato un sondaggio che mostra come tutti in coro dicano basta!✋ Tra gli studenti, ben 3 su 4 vorrebbero meno compiti o perlomeno qualcosa di diverso. E a loro si accodano anche parecchi adulti: tra le mamme e i papà è circa il 40% a protestare. Forse perché, in qualche modo, quegli esercizi vengono visti come un ostacolo sulla strada delle ferie. Per questo, 1 genitore su 5 si è detto disponibile ad aiutare il figlio nello svolgimento dei compiti, pur di toglierseli di mezzo. Ad aggravare la situazione ci si è messa pure la tecnologia: complice il registro elettronico, ormai gli insegnanti assegnano i compiti anche a scuole chiuse. 😳 Pare che 6 studenti su 10 abbiano ricevuto consegne dopo l'inizio della pausa estiva, cosa che ha alimentato ulteriormente il malcontento. Una protesta, quella dell'alleanza genitori-studenti, che ha generato un certo dibattito sui mezzi di comunicazione grazie al nostro sondaggio.

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    Secondo il Rapporto Nazionale INVALSI 2024, il 6,6% degli studenti del quinto potrebbe aver raggiunto il diploma che equivarrebbe ad una licenzia media in termini di competenze! 😰 Si tratta degli studenti “dispersi”, che hanno carenze in tutte e tre le materie monitorate dall’INVALSI: non comprendono adeguatamente un testo in lingua italiana, non hanno le competenze attese in ambito logico-matematico dopo tredici anni di scuola e non raggiungono il livello minimo di lettura e di ascolto della lingua inglese. Ma le lacune, se considerate singolarmente, sono molto più diffuse. Solo il 56% degli studenti del quinto anno, per esempio, ha adeguate competenze di comprensione del testo in Italiano, e solo il 52% raggiunge gli obiettivi minimi in Matematica. E la mancanza di basi inizia a farsi sentire dalle medie: 4 studenti su 10 della terza media non hanno le competenze minime attese in Matematica. Si vedono dei buoni miglioramenti in Inglese: il 60% degli studenti di quinto raggiunge il livello minimo nel Reading e il 45% nel Listening. Forse bingiare Netflix non è così dannoso dopo tutto 😅 Inoltre, il rapporto evidenzia una netta differenza di performance tra vari territori: il Centro-Nord mostra migliori performance rispetto al Centro-Sud, che a sua volta è un passo avanti rispetto al Sud-Isole (Calabria, Basilicata, Sicilia e Sardegna). I livelli di apprendimento raggiunti, al di fuori di Inglese, sono ancora una volta più bassi rispetto al 2019, una conferma del fatto che la scuola italiana soffre ancora gli effetti della pandemia. In ogni caso, bisogna riconoscere che i risultati di questo 2024 sono migliori rispetto a quelli del 2023. L’anno scorso, la dispersione implicita era all’8,7% a fronte del 6,6% di ora, e sono aumentati anche gli studenti eccellenti: dal 13,3% del 2023 al 15,1% del 2024. Speriamo di continuare in questa direzione!

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    I primi 100 della maturità sono stati assegnati, e tra poco tutti sapranno il proprio voto finale! Chi ha preso 100 o 100 e lode, l'anno prossimo potrà usufruire della Carta del Merito del valore di 500€! Ma come funziona? È semplice: basterà accedere al portale https://lnkd.in/dMGQhGtm. Lì si troverà il "voucher digitale", che potrà essere sfruttato per pagare biglietti di eventi culturali, prodotti di editoria o corsi di formazione/attività ricreative di vario tipo. Usiamo il futuro perché i maturandi da 100 (e 100 lode) del 2024 potranno spendere i voucher nel 2025, indipendemente dal proprio reddito. Questa misura, a differenza della Carta della Cultura, è accessibile anche a chi ha un ISEE superiore a 35.000 euro. Le regole sono le stesse valide per la Carta della Cultura: no agli abbonamenti delle piattaforme streaming, no ad acquisti "doppi", e no ad acquisti per terze persone.

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    Gli strafalcioni dei maturandi di Skuola.net spopolano online! Non sappiamo come si sentirebbe PAOLO al riguardo 🤔😬 Succede a tutti di fare degli errori, ma all'esame orale di Maturità hanno un peso diverso: sarà per l'emozione, ma a qualcuno capita di dirla davvero grossa. E se pensate che capiti solo agli studenti, vi sbagliate di grosso... anche i prof non sono da meno. E ora, raccontateci lo strafalcione più bello della vostra carriera: detto o ascoltato, vale tutto!

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