Fondazione Finanza Etica

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Organizzazioni civiche e sociali

Firenze, Firenze 6.470 follower

Promuoviamo i principi, le buone pratiche e gli sviluppi della finanza etica e della nuova economia

Chi siamo

La fondazione culturale costituita da Banca Etica e da Etica sgr con il compito di promuovere, diffondere e approfondire i principi, le buone pratiche e gli sviluppi della finanza etica e della nuova economia. Qui per la nostra Netiquette: https://bit.ly/3yINiKz

Sito Web
http://finanzaetica.info/
Settore
Organizzazioni civiche e sociali
Dimensioni dell’azienda
2-10 dipendenti
Sede principale
Firenze, Firenze
Tipo
Non profit
Data di fondazione
2016
Settori di competenza
azionariato critico, bandi e contributi, educazione critica alla finanza, studi e ricerche e progetti e bandi italiani e europei

Località

Dipendenti presso Fondazione Finanza Etica

Aggiornamenti

  • Ti è mai successo di domandarti cosa succeda ai tuoi soldi una volta depositati in banca? Forse no, perché spesso ci concentriamo solo sulla scelta della banca, valutando fattori come i costi ridotti e i tassi di interesse allettanti. Ma è importante chiedersi: come fanno le banche a garantire questi vantaggi? E soprattutto, cosa succede ai nostri soldi? Scoprilo nel modulo Banche su www.valorilab.it #finanza #finanzaetica #valorilab

  • Tavuliata partenopea: ricette, storie e cuoche Tavuliata in napoletano significa "tavolata", stare seduti a tavola insieme. Anna, Anna Maria, Gaetana, Imma, Titta hanno fatto tavuliata con Variabile K Srl, impresa sociale nata nel 2022 a Ercolano. Grazie a lezioni di cucina, i visitatori non solo imparano a cucinare i piatti tipici di Ercolano, ma scoprono in modo reale (e non stereotipato) il contesto della città e, soprattutto, le donne del territorio. Un vero progetto di empowerment! E il libro? 26 ricette per tutte le abilità e per tutti i gusti: non mancano la pasta e patate, la pizza di scarola, il casatiello, le zucchine alla Scapece, la pastiera e il babà. Vi è venuta fame o volete idee per i pranzi e le cene che ci aspettano nei prossimi giorni? Allora accattatevillo! Il libro è pubblicato da La Banda degli Onesti, un progetto sostenuto da Fondazione Finanza Etica e Fondazione CON IL SUD grazie al fondo utili di Etica Sgr. #cenanatale #cenone #pranzonatale #cibo #ercolano #finanzaetica

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  • Negli ultimi dieci anni le spese militari dei Paesi NATO membri dell’Unione Europea sono aumentate di quasi il 50%, passando da 145 a 215 miliardi: un importo superiore al Prodotto Interno Lordo annuale del Portogallo. In un decennio, la Germania ha aumentato la spesa militare reale del 42%, l’Italia del 26%, la Spagna del 59%. Un aumento in netto contrasto con la stagnazione economica di questi anni. Nel complesso dei Paesi UE della NATO, tra il 2013 e il 2023, il PIL reale è aumentato del 12%, l’occupazione totale del 9% e le spese militari del 46%. Gli armamenti stanno assorbendo una quota crescente delle risorse che i Paesi dovrebbero dedicare alle nuove capacità produttive, alle nuove tecnologie e alle nuove infrastrutture. Esiste un’alternativa al riarmo? Oppure, come ormai sostengono buona parte della stampa e dei partiti politici europei, è inevitabile per difendere l’Europa e l’Occidente da minacce esterne sempre più concrete e insidiose? Sì, una via diversa esiste perché si tratta di scelte politiche. La politica della guerra si basa sul riarmo, sul nazionalismo, sul dominio degli interessi economici e delle materie prime, sulla politica di potenza, su una economia che pensa solo alla finanza e che produce disuguaglianze. La politica della pace di basa invece sul disarmo, la prevenzione dei conflitti, la cooperazione e la democrazia internazionale, sul ruolo degli organismi sovranazionali. Su un’economia di giustizia e di eguaglianza. Le banche etiche lavorano, da sempre, per promuovere con i loro finanziamenti e investimenti la politica della pace. Leggi il 7° Rapporto sulla finanza etica in Europa su finanzeetica.info #finanza #finanzaetica

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    È stato nominato il nuovo board di Shareholders for Change, la rete di investitori istituzionali europei di cui siamo soci fondatori. I membri di Sfc, in qualità di azionisti, svolgono attività di engagement, di azionariato critico e di dialogo con le imprese al fine di influenzarle positivamente e sollecitare buone pratiche e comportamenti sostenibili e responsabili. Due settimane fa si è svolto l'annuale winter meeting di Shareholders for Change. Durante l'incontro abbiamo avuto l'opportunità di condividere con tutti i membri della rete gli obiettivi raggiunti nel 2024 e programmare collettivamente le mosse che faremo durante il 2025. Un anno che, tra nuove ricerche e azioni concrete, si preannuncia ricco di possibilità. Durante l'incontro è stato anche nominato il nuovo board. Ugo Biggeri, proposto da Etica Sgr, è stato confermato presidente. La francese Alix Roy di Ecofi è stata riconfermata vicepresidente e c'è anche un nuovo ingresso: Andreas von Angerer. Andreas è Head of Impact presso la svizzera Inyova Impact Investing. "La mia visione per Shareholders for Change è quella di partire dalle nostre già solide basi per costruire ancora più collaborazioni e iniziative congiunte più mirate, capaci di sfruttare l'esperienza collettiva, le risorse e la diversità geografica dei nostri membri. Abbiamo un'opportunità unica per ottenere un impatto maggiore coordinando i nostri sforzi in modo ancora più efficace, aumentando al contempo la visibilità e l'influenza del nostro lavoro", afferma Andreas. "Quello che vorrei portare è un approccio innovativo e non convenzionale, concentrandomi su questioni critiche e troppo spesso trascurate. La mia esperienza con l'azionariato attivo e i miei legami con agenzie di rating ESG, consulenti, esperti e ONG potrebbero contribuire ad aprire nuove opportunità di partnership e condivisione delle conoscenze". #finanza #finanzaetica #sfc #azionariatocritico

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  • Sta per partire Energia Nostra, la comunità energetica rinnovabile (CER) di Cormons e dei Comuni vicini. Si stratta della prima comunità energetica finanziata da Fondo Portatori di Valori 2022 di Banca Etica, da noi gestito, che sta per entrare davvero a regime Ma come funziona una comunità energetica rinnovabile come Energia Nostra? Supponiamo che tu abbia un pannello fotovoltaico che sta producendo elettricità, ma che tu non stai consumando tutta la produzione. Normalmente l'elettricità in avanzo viene ceduta alla rete a un prezzo generalmente piuttosto basso. Se invece fai parte di una CER, la tua energia può essere consumata da un altro membro. Certo, non in modo diretto (il disavanzo viene comunque conferito alla rete) ma lo Stato riconosce questo scambio e paga alla CER un incentivo. In questo modo le bollette possono ridursi considerevolmente e, con l’uso di energia rinnovabile, si sostiene la lotta al cambiamento climatico e si riduce la dipendenza dai combustibili fossili, che tra l’altro hanno prezzi variabili e arrivano da paesi a forte rischio geopolitico. Una CER aiuta anche a riportare sul territorio il valore dell’energia e a rendere cittadini e comunità protagonisti attivi della transizione energetica. Oltre, ovviamente, a incentivare le relazioni, la solidarietà e i possibili progetti futuri tra gli abitanti di un territorio. Perché le nostre non sono solo CER ma CERS, cioè sono anche solidali: non si guarda 'solo' alla parte ambientale ma spesso gli utili vengono reinvestiti in progetti sociali o in sostegno a chi soffre di povertà energetica Forza Energia Nostra! E forza a tutte quelle realtà, finanziate o meno anche a da noi, che quotidianamente lottano per un futuro migliore e più vicino alle comunità e ai reali bisogni collettivi. Più informazioni sulla loro pagina linkedin --> Energia Nostra #cer #cers #rinnovabili #finanzaetica #energia

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  • Mercoledì siamo stati invitati a Genova dal CALP, il Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali, i mitici camalli, per confrontarci sul ruolo dei soldi nel finanziamento della guerra. Loro, come spesso accade, ci hanno messo la faccia, rifiutandosi di scaricare le armi italiane che dal porto genovese vanno in ogni parte del mondo ad alimentare conflitti e guerre. E voi? E noi? Che facciamo? Anche i soldi, i nostri soldi, che depositiamo nelle banche possono alimentare guerre e conflitti.  Ci sono banche in Italia che finanziano imprese che producono ed esportano armi, spesso a nostra insaputa.  Difficilmente avrete sentito, all'apertura di un conto o alla stipula di un investimento, dirvi queste parole: "cara signora, caro signore, noi siamo impegnati in Italia nel finanziamento all'industria delle armi". Non ve lo dicono perché sanno che la maggioranza degli italiani sono contrari. Ma non tutte sono così. Ci sono banche che sono orgogliose della loro totale trasparenza e vi dicono precisamente dove vanno a finire i soldi depositati nei loro conti correnti. Sono le banche etiche, che non nascondono i loro investimenti e che credono nei valori della pace e del disarmo. E che quindi non sono coinvolte nel settore degli armamenti. Se non vuoi finanziare la guerra, chiedo dove vanno a finire i tuoi soldi. #armi #disarmo #finanzaetica #calp #genova #porto

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  • Dopo 10 anni è uscita la nuova edizione de "I Giochi delle banche"! La maggior parte delle persone non conosce la finanza o pensa che sia una materia troppo complicata. Il risultato è che, in questo ambitosi tende sempre di più a non informarsi su come viene utilizzato il proprio risparmio una volta affidato a banche e a intermediari. Molte persone non sanno di essere complici inconsapevoli dei meccanismi distorti che ci hanno condotto all’attuale finanza che non si interessa dell’economia reale. Per dare uno strumento in più a chi ha compreso che attraverso le scelte di consumo si possono influenzare anche le grandi aziende, abbiamo pensato di rilanciare "I giochi delle banche". Con questo gioco di ruolo, attraverso dinamiche verosimili tra banche, famiglie e investimenti, proviamo a spiegare la finanza in modo semplice e fruibile. Il gioco si presta a essere portato nelle scuole e nei contesti educativi dove ragazze e ragazzi avranno la possibilità di immedesimarsi nelle altre persone, usare la creatività per prendere decisioni, farsi delle domande, sperimentare e divertirsi. Qui se vuoi approfondire: https://lnkd.in/dqKvYdnA #finanza #finanzaetica #giochidellebanche

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  • Nel 7° Rapporto sulla finanza etica in Europa, curato da noi di Fondazione Finanza Etica, Fundación Finanzas Éticas e FEBEA - European Federation of Ethical and Alternative Banks and Financiers, abbiamo confrontato due modelli di banca: da un lato le banche etiche, dall'altro le banche significative, vigilate dalla BCE per le loro dimensioni e connessioni internazionali. Partiamo da un confronto sul capitale a protezione dei clienti. Quando i tempi si fanno difficili, conta il 'cuscinetto' che una banca ha da parte. Le banche etiche mettono da parte mediamente il 23,32% del loro capitale per affrontare le crisi (Tier 1 Ratio), più delle banche significative (17,23%).  Una maggiore riserva per proteggere il risparmio. Le banche etiche sono più vicine alle persone, anche nei momenti difficili. Per loro un credito deteriorato è una perdita, ma anche una sfida da affrontare con le persone clienti. Al contrario, le banche significative spesso vendono i crediti deteriorati a fondi, senza possibilità di dialogo. Mettiamo nero su bianco altri numeri, le banche etiche dedicano il 69,86 del loro patrimonio ai prestiti a famiglie e piccole imprese. Sì, è più rischioso, ma è un rischio che sostiene l’economia reale, creando opportunità. Le banche significative investono maggiormente in titoli sicuri, come i titoli di stato, che però non hanno un impatto diretto sul tessuto sociale. Il 68,84% degli attivi delle banche etiche è dunque destinato ai prestiti, mentre solo il 51,64% degli attivi delle banche significative è dedicato a questo scopo. Più fondi per i prestiti significa più risorse a disposizione per la crescita dell’economia reale. Ma quindi, le banche tradizionali sono più efficienti? Non necessariamente. Le banche che concedono pochi crediti tendono ad avere un rapporto costi-ricavi più basso, perché i prestiti richiedono più personale e procedure rispetto alla vendita di fondi e titoli. Inoltre, le banche etiche svolgono analisi più approfondite, includendo anche aspetti socio-ambientali, per i crediti concessi. Nonostante questo le banche etiche mostrano una redditività stabile e sostenibile, nel segno di un modello pensato per durare. Non inseguono il profitto a tutti i costi, ma puntano a risultati a lungo termine. Negli ultimi anni, le banche significative hanno aumentato i loro profitti grazie a condizioni economiche favorevoli. Le banche etiche, invece, hanno mantenuto una redditività più stabile, anche grazie al loro maggiore livello di capitale, che le rende solide. Questo equilibrio le rende capaci di rispondere a richieste improvvise senza rinunciare a sostenere l’economia reale. Un modello pensato per garantire stabilità e affidabilità nel lungo termine. Qui puoi leggere tutto il 7° Rapporto: https://lnkd.in/ezrRH5Ga #finanza #finanzaetica

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  • Questa ancora ci mancava: siamo stati letteralmente sbattuti fuori da una riunione per impedirci di porre alcune domande. Il 28 novembre abbiamo partecipato online, come rete Shareholers for Change, al “Forum europeo per gli investimenti nell’industria della difesa“ promosso dal Team degli Investimenti nell’Industria della Difesa dell’Unione Europea. Durante la riunione abbiamo chiesto chiarezza sui motivi per cui l’industria della difesa e le istituzioni cerchino così ostinatamente di definire le armi come investimenti sostenibili. E quali misure intendano adottare per indirizzare l’industria della difesa verso pratiche più sostenibili rispetto alle loro attività e comportamenti. La risposta è arrivata, chiara e concisa. Espulsione dalla riunione. Non è però finita qui, segui il link per approfondire cosa è accaduto: https://lnkd.in/dp-jrRwz #finanza #finanzaetica #armi #disarmo #sostenibilità

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