La Marina militare italiana ha recuperato altre 14 salme nel Mar Ionio dopo il naufragio dello scorso lunedì: il bilancio delle vittime è salito a 34. La nave da crociera di lusso Insignia ha salvato 68 migranti alla deriva al largo delle isole Canarie
Nella giornata di sabato le navi Dattilo e Corsi della Guardia costiera italiana hanno recuperato 14 salme dopo il naufragio avvenuto lunedì 17 giugno nel Mar Ionio, a circa 120 miglia dalla costa della Calabria. Sono 34 i corpi complessivamente recuperati, molti i bambini. Secondo quanto riferito, i migranti sull'imbarcazione, che sarebbe partita dalla Libia e si è ribaltata dopo un incendio al motore, provenivano da Iran, Siria e Iraq.
Sotto il coordinamento della Guardia Costiera, hanno operato la Nave Corsi, la Nave Dattilo e la Nave Diciotti e un velivolo p42 "Manta" della Guardia Costiera, oltre a un velivolo p72 della Marina Militare e assetti aerei di Frontex. Secondo i superstiti ci sarebbero ancora un'altra trentina di dispersi.
Migranti alla deriva per tre settimane nell'Atlantico
La nave da crociera di lusso Insignia, della Oceania Cruises, ha salvato 68 migranti alla deriva al largo delle isole Canarie. Tre corpi sono stati recuperati venerdì, ma non è stato possibile raggiungerne altri due a causa del maltempo. Un migrante gravemente malato è morto prima dell'evacuazione.
È stata la nave portarinfuse Philipp Oldendorff a individuare un'imbarcazione a forma di canoa con persone a bordo che stava andando alla deriva a circa 440 miglia nautiche a sud di Tenerife. L'imbarcazione ha prestato il primo soccorso alle persone colpite, mentre si attendeva la nave passeggeri Insignia per maggiore supporto.
La Insignia, che viaggiava da Capo Verde a Tenerife, è stata dirottata nella zona e il suo equipaggio ha usato delle corde per salvare i migranti alla deriva. Le persone soccorse sono di origine subsahariana, tra cui tre bambini di età compresa tra i sette e i nove anni.
Cinque dei salvati sono stati portati in vari ospedali. Uno era gravemente disidratato, mentre una donna incinta è stata portata in ospedale per valutare le sue condizioni. Anche gli altri presentavano sintomi di disidratazione, ma di natura moderata e lieve.
Insignia ha riferito che uno dei soccorsi era in condizioni critiche e ha dovuto essere evacuato. È stato mobilitato l'elicottero Helimer 201, ma poco dopo il medico a bordo ha confermato che era morto e l'elicottero è tornato all'aeroporto di Tenerife Sud da dove era decollato.
Le stesse persone soccorse hanno dichiarato di essere in mare da quasi tre settimane quando sono state ritrovate. Provengono da Burkina Faso, Mauritania, Mali, Gambia e Senegal. Secondo le autorità, sull'imbarcazione andata alla deriva c'erano più di cento persone, il resto sarebbe morto nell'imbarcazione a causa della fame e della sete.
Ong denunciano la guardia costiera libica per maltrattamenti
Un video della ong Sea Watch filmato lo scorso 18 giugno dall’elicottero Seabird mostra le guardie costiere libiche che colpiscono i migranti soccorsi da una nave mercantile. Il video ha sollevato preoccupazioni sul trattamento dei migranti e sul ruolo dell'Ue nel finanziare la guardia costiera libica. Nonostante le operazioni di salvataggio delle autorità dei Paesi che affacciano sul Mediterraneo, da gennaio a maggio sono oltre cinquemila i migranti morti.