Ivan Pozzoni
Ivan Pozzoni è nato a Monza nel 1976; si è laureato in Giurisprudenza con una tesi sul filosofo Mario Calderoni. Si è occupato, a livello accademico di: filosofia del diritto, teoria del diritto, epistemologia e storia delle scienze, estetica, etica, teologia, sociologia dell'arte, storiografia filosofica, storiografia della letteratura, critica letteraria, sociologia, psicologia, psichiatria forense e medicina legale. Ha superato - come visiting student- i corsi accademici di filosofia, sociologia, psicologia e medicina. Primo, insieme ad uno sparuto manipolo di studiosi, ha introdotto in italia la materia della Law and Literature, divenendone uno dei massimi esperti italiani. Ha diffuso moltissimi articoli dedicati a filosofi italiani dell’Ottocento e del Novecento, e diversi contributi su etica e teoria del diritto del mondo antico; ha collaborato con con numerose riviste italiane e internazionali.
Tra 2007 e 2018 sono uscite varie sue raccolte di versi: Underground e Riserva Indiana, con A&B Editrice, Versi Introversi, Androgini, Mostri, Galata morente, Carmina non dant damen, Scarti di magazzino, Qui gli austriaci sono più severi dei Borboni, Cherchez la troika e La malattia invettiva con Limina Mentis, Lame da rasoi, con Joker, Il Guastatore, con Cleup, Patroclo non deve morire, con deComporre Edizioni; tra il 2009 e il 2016 sono usciti i suoi: Il pragmatismo analitico italiano di Mario Calderoni (IF Press), L’ontologia civica di Eraclito d’Efeso (Limina Mentis), Grecità marginale e suggestioni etico/giuridiche: i Presocratici (IF Press), Libertà in frammenti. La svolta di Benedetto Croce in Etica e politica (deComporre) e Il pragmatismo analitico italiano di Giovanni Vailati (Limina Mentis).
È stato fondatore e direttore della rivista letteraria Il Guastatore – Quaderni «neon»-avanguardisti; è stato fondatore e direttore della rivista letteraria L’Arrivista; è stato direttore esecutivo della rivista filosofica internazionale Información Filosófica; è, o è stato, direttore delle collane Esprit (Limina Mentis), Nidaba (Gilgamesh Edizioni) e Fuzzy (deComporre).
Ha fondato una quindicina di case editrici socialiste autogestite. Ha scritto/curato 150 volumi, scritto 1000 saggi, fondato un movimento d'avanguardia (NeoN-avanguardismo, approvato da Zygmunt Bauman), con cinquecento movimentisti, e steso un Anti-Manifesto NeoN-Avanguardista, firmato da trecento accademici e scrittori, tra cui Eco e Bauman. Ha combattuto l'ermetismo, l'accademismo, il romanticismo, il dilettantismo. È stato avvicinato, in recensioni su riviste internazionali, a Lucini, Esenin, Leatrémont, Persio, Orazio, Rimbaud, Anceschi, Eliot, Milosz, Majakovskij, Burchiello Berni, Teofilo Folengo, Pulci, Goldoni.
È menzionato nei maggiori manuali universitari di storia della letteratura, storiografia filosofica e nei maggiori volumi di critica letteraria. I suoi volumi sono conservati nella maggioranza delle biblioteche universitarie italiane e in moltissime biblioteche universitarie estere.
Ha tenuto reading nei locali e nelle università italiani, nei teatri d'arte di Praga, Budapest, Sofia, Bucarest, Mosca, Tblisi, New York e Lione. È stato discepolo di Uberto Scarpelli e Mario A. Cattaneo (filosofia del diritto) di Mario Quaranta (storiografia filosofica italiana) e di Zygmunt Bauman (sociologia). Ha collaborato, in materia di teologia della liberazione, con Karol Woytjla, Frère Roger e Carlo Maria Martini. Detiene, col titolo di cultore della materia, due cattedre universitarie (Milano e Padova).
Dal 2018, come conseguenza del saggio Il contributo «neon»-avanguardista alla concretizzazione di un’originale anti-«forma-poesia», inserito nella rivista internazionale ungherese Irodalmi Obszervatórium, dove è dimostrata l'inutilità della scrittura nel Tardomoderno, rifiuta ogni forma di scrittura e si ritira a studi accademici, diventando uno dei massimi consulenti legali italiani in materia di diritto commerciale internazionale dell'Est Europeo, del Medio Oriente e dell'Estremo Oriente.
Tra 2007 e 2018 sono uscite varie sue raccolte di versi: Underground e Riserva Indiana, con A&B Editrice, Versi Introversi, Androgini, Mostri, Galata morente, Carmina non dant damen, Scarti di magazzino, Qui gli austriaci sono più severi dei Borboni, Cherchez la troika e La malattia invettiva con Limina Mentis, Lame da rasoi, con Joker, Il Guastatore, con Cleup, Patroclo non deve morire, con deComporre Edizioni; tra il 2009 e il 2016 sono usciti i suoi: Il pragmatismo analitico italiano di Mario Calderoni (IF Press), L’ontologia civica di Eraclito d’Efeso (Limina Mentis), Grecità marginale e suggestioni etico/giuridiche: i Presocratici (IF Press), Libertà in frammenti. La svolta di Benedetto Croce in Etica e politica (deComporre) e Il pragmatismo analitico italiano di Giovanni Vailati (Limina Mentis).
È stato fondatore e direttore della rivista letteraria Il Guastatore – Quaderni «neon»-avanguardisti; è stato fondatore e direttore della rivista letteraria L’Arrivista; è stato direttore esecutivo della rivista filosofica internazionale Información Filosófica; è, o è stato, direttore delle collane Esprit (Limina Mentis), Nidaba (Gilgamesh Edizioni) e Fuzzy (deComporre).
Ha fondato una quindicina di case editrici socialiste autogestite. Ha scritto/curato 150 volumi, scritto 1000 saggi, fondato un movimento d'avanguardia (NeoN-avanguardismo, approvato da Zygmunt Bauman), con cinquecento movimentisti, e steso un Anti-Manifesto NeoN-Avanguardista, firmato da trecento accademici e scrittori, tra cui Eco e Bauman. Ha combattuto l'ermetismo, l'accademismo, il romanticismo, il dilettantismo. È stato avvicinato, in recensioni su riviste internazionali, a Lucini, Esenin, Leatrémont, Persio, Orazio, Rimbaud, Anceschi, Eliot, Milosz, Majakovskij, Burchiello Berni, Teofilo Folengo, Pulci, Goldoni.
È menzionato nei maggiori manuali universitari di storia della letteratura, storiografia filosofica e nei maggiori volumi di critica letteraria. I suoi volumi sono conservati nella maggioranza delle biblioteche universitarie italiane e in moltissime biblioteche universitarie estere.
Ha tenuto reading nei locali e nelle università italiani, nei teatri d'arte di Praga, Budapest, Sofia, Bucarest, Mosca, Tblisi, New York e Lione. È stato discepolo di Uberto Scarpelli e Mario A. Cattaneo (filosofia del diritto) di Mario Quaranta (storiografia filosofica italiana) e di Zygmunt Bauman (sociologia). Ha collaborato, in materia di teologia della liberazione, con Karol Woytjla, Frère Roger e Carlo Maria Martini. Detiene, col titolo di cultore della materia, due cattedre universitarie (Milano e Padova).
Dal 2018, come conseguenza del saggio Il contributo «neon»-avanguardista alla concretizzazione di un’originale anti-«forma-poesia», inserito nella rivista internazionale ungherese Irodalmi Obszervatórium, dove è dimostrata l'inutilità della scrittura nel Tardomoderno, rifiuta ogni forma di scrittura e si ritira a studi accademici, diventando uno dei massimi consulenti legali italiani in materia di diritto commerciale internazionale dell'Est Europeo, del Medio Oriente e dell'Estremo Oriente.
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Monografie
il tuo inutile canto col cuore spezzato,
in attesa che frammenti di lacrime
si rimettano in circolo
nel sangue d’un amore smezzato.
il tuo inutile canto col cuore spezzato,
in attesa che frammenti di lacrime
si rimettano in circolo
nel sangue d’un amore smezzato.
Non va assolutamente immaginato che il poeta possa dare segnali di impazienza o di insoddisfazione dedicandosi all’opera, ma razionalmente accostiamo l’indagine del suo processo mentale, accanto alla valutazione estetica e alla spiegazione del suo talento, per esigere di considerare psicanaliticamente il rapporto tra potenza compositiva (o qualità artistica) e vita fantastica.
Gli effetti particolari che una scrittura riesce a realizzare, difficili da descrivere perché molto spesso ricchi di sbalzi tra i diversi piani metafisici od astratti, vengono alla luce su più dimensioni in ripiani di suoni, di immagini, di parole con luogo fisso, di binari pregni di freschezze e dinamismo.
Immergersi ad orecchio spiegato nei versi che Ivan Pozzoni propone è come affrontare dei marosi nel bel mezzo di una giornata di sole. Il verso lungo, dall’apparenza quieto e straripante, raffinato ed elegante, impertinente e imperioso, sembra accarezzare le parole e affascinare gli ascoltatori nel desiderio impellente di voler creare differenze tra le perlustrazioni e la scrittura stessa.
Una crudezza estetica che tenta di andare contro corrente a tutti i costi, per meravigliare il lettore e stordirlo con frasi che si attanagliano, si combattono, si avvicendano, si contorcono, si aggrovigliano, si stemperano con una parvenza di cinismo degno di coloratissime sfaccettature.
Libertà e disciplina che gli consentono di esplorare i più vari temi, dalla filosofia ai problemi della religiosità; dalle speculazioni sulla storia ai temi politico ideologici, o sentimentali e morali, dalle imitazioni sonore alle vertigini dell’indicibile, dal sussurro familiare che coinvolge una madre, inaspettatamente, alle illazioni di momenti privati chiusi nel vater, dalle improvvisazioni del sistema capitalistico alle sostanziose frodi scambiate senza vergogna, distanziandosi sempre più dal canone delle proposte letterarie che via via affollano gli scaffali delle librerie: al di là di un tipo di letteratura accettata da tutti. Quasi paura che la buona merce potesse rimanere insoluta e inaspettata perché il mercato è dominato dalla merce scadente, nello scompiglio di tutte le monete false che ci vogliono offrire.
Leggere e rileggere questi versi diviene un impegno culturale di alto livello, perché la contemporaneità del dettato non cerca di realizzare un profilo di semplice chiarezza, ma al contrario impone una concentrazione che sembra rimanere senza referente, in un orizzonte che ricuce cortocircuiti violenti e appuntiti nella giusta fermentazione del pensiero.
L’autore spesso tenta privilegiare i valori fonici e formali, una “cifra” stilistica che attribuisca alla parola una serie pressoché infinita di significati armonici, vibranti, risentiti, aggrondati, sfocianti in valenze puramente estetiche, in quanto il ritmo melodicamente cadenzato, non rarefatto, non mentale, è continuamente trasfigurato dall’interno attraverso una precisa cucitura metrica che oltrepassa sempre l’endecasillabo.
Il riflesso tra ragione e fantasia riporta al complesso metrico verso “altro” da trovare e comprendere nella sua potenzialità timbrica che sciorina le diverse frequenze con ben distinte origini spaziali.
Il racconto, o meglio i racconti, si dipanano in frasi fulminanti e melodiche, tra le molteplici ricerche di un dettato sempre inciso nel progressivo suggerimento. La novità, cercata in assoluto, cuce i brani che non rivelano difformità strutturali, ma si aprono in frammenti e proposizioni di una patenza esemplare che a prima vista riesce a coinvolgere per quella sua operatività di costruzione.
L’ingranaggio imprevisto si materializza in fotogrammi usciti luminosamente dalla camera oscura dell’operatore e svicola in risoluzioni di dominio estetico disponendosi a demistificare le immagini reperite per un attacco profondo dell’annuncio, dell’urlo, della crudezza, della sollecitazione.
Con i frammenti chorastici si confermano voce e moto resi saldi da una cura quotidiana, le qualità della poesia di ricerca, invito sonoro a “restare umani”, lode del dubbio al cospetto di slogan e di adunate di massa, sguardo attento alla natura, che è radice, è vita, è insegnamento, attenzione al sussurro di parole inquietanti, ebbrezza sopita nelle dichiarazioni irrequiete, esasperazione trattenuta nelle dichiarazioni sollecitate da intelligenti brillii.
Il riflesso tra ragione e fantasia riporta al complesso metrico verso “altro” da trovare e comprendere nella sua potenzialità timbrica che sciorina le diverse frequenze con ben distinte origini spaziali.
Nuovi, vale a dire più espliciti, più vividi, sono la consapevolezza circa i propri strumenti poetici, le passioni, le predilezioni, perfino i sogni oltre il reale, e il risalto dato alla riflessione su natura e funzione del dire in poesia, del "canto".
Consapevolezza e vibrante esercizio di discernimento sono le fonti di una luce efficace e feconda per chi legge, che sia essa cruda nella ripetizione cruenta sul palcoscenico devastato, sulla tolda ‘calcata’ della storia, o gentile, nel quieto riaffermare la propria dignità, il proprio compito controcorrente, la propria attenzione alle apparizioni oltre alla semplice forma dello stile.
Le ragioni costruttive di questi dialoghi, impegnati di volta in volta tra un quotidiano stravolgente e un voler urlare sollecitazioni sociali o umane, cercano di puntare ad un obbiettivo di demistificazione svicolando a soluzioni che muovono anche senza volerlo verso una sollecitazione emotiva che avvince e stravolge. Il poeta parla, parla a briglia sciolta e propone figurazioni dai molteplici colori.
Insegue con interesse personale «[…] poetastri e giornalisti freelance che ci assediano il cazzo/ con le stragi, eviscerando ogni dettaglio senza il minimo imbarazzo[…]». Si propone in maniera metaforica alla madre come un «[…] autistico, non un autistico dell’azienda trasporti municipale[…]» nella speranza che la madre ascolti le sue parole avvolte dalla esasperazione sociale.
Interroga la sorte «[…] Dipendente dell’Enel, Luigino, mica alto dirigente di una holding consociata,/ vacci tu a capire la differenza tra una obbligazione ordinaria e una subordinata[…]».
La capacità di rappresentare immagini in movimento ha il compito di smuovere le viscere, di abbagliare con sorpresa, di scatenare qualche emozione con il virtuosismo espressivo, quasi che lo smarrimento reclami una risposta, nell’inganno di un presente e nella condensazione di un ripensamento.
Perdiamo ogni giorno qualcosa che ci appartiene, vittime di decapitazioni improvvise e inaspettate, così come «[…] Luigino morto con la corda al collo/ come i milioni di disgraziati destinati al macello,/ con un click da un bunker di Berlino o di Londra il super-capitale/ cancella una vita intera trasformando il consumatore in un maiale […]».
Le capacità di azione / reazione si palesano nella tortura di un dialogo che ha potenza di corpo materiale nel mezzo delle contraddizioni che l’indagine plurisemica cerca di evidenziare. Il poeta rincorre figure meta-poetiche e affonda nelle allegorie e nelle metafore con agilità e sorprendente macchinazione.
Nel luogo dell’interrogare si rivela la domanda sull’essere personaggio nel bel segno delle vicende, e le parole ritornano alle nostre labbra affinché non accada una distruzione, segretamente messa in atto dal virus della illusione.
Insomma il problema della parola diviene perentoriamente il voler conferire forma all’informe, laddove Ivan Pozzoni cerca di custodire i segreti senza pretesa alcuna di formalizzarli, dettando un ordine / disordine per proseguire fuori dell’arbitrarietà, e mettere in evidenza lo strappare all’occultamento e alla latenza le verità che ci circondano nelle esperienze e nelle frequentazioni.
Non la novità cercata in assoluto, giacché i brani delle varie composizioni sono inscritti, incardinati, nei repertori del ritmo, incalzante e vertiginoso, e realizzato per un sequel coerente e flessibile, spesso fatto oggetto di architetture astringenti e ben ritagliate.
L’imprevisto e il già detto non si inceppano ma si materializzano in fotogrammi singhiozzanti, ripiegando in soluzioni a dominio estetico, ricche di ossigeno anche se bilanciate dalla crudezza del vissuto, in movimenti fuori dalla lirica, ma ricchi di quel dinamismo capace di scatenare emozioni o di stupire nel figurato, senza margini preordinati e capillarmente permeati. Sono sequenze che assicurano il breve volgere della evocazione e intersecano un tratto velato della filosofia.
Commento di Antonio Spagnuolo, maggiore critico letterario e scrittore campano, alla mia attività in versi sulla rivista Opera Nuova-
Autori: Angeloni Edoardo - Berardi Ugo - Di Somma Anna - Ferrigni Daniela - Iurato Giuseppe - Loddo Salvatore - Marchetti Alessio - Melis Girolamo - Pannunzio Giorgio - Pozzoni Ivan - Quaranta Mario - Vettori Iacopo.
Autori: Berardi Ugo - Di Nicola Massimiliano - Errighi Charlotte - Guslandi Simone - Iurato Giuseppe - Lucidi Alceo - Lupoli Mario - Marchese Alessandro - Melis Girolamo - Nuzzo Vincenzo - Valabrega Adriana - Zen Stefano.
Autori: Borgia Francesco - Ferrigni Daniela - Fortuna Rossella - Guslandi Simone - Iurato Giuseppe - Lupoli Mario - Marciszuk Kasia - Melis Girolamo - Nuzzo Vincenzo - Silvestri Filippo - Viscomi Marco - Zen Stefano.
Autori: Bonanni Lucia - Borgia Francesco - Brewer Anthony -Caporali Aurora - Cardani Michele - Damonte Marco - Di Leo Giuseppina - Fioravanti Andrea - Fortuna Rossella - Fratticci Walter - Giugnatico Ida - Guslandi Simone - Indulgenza Pasquale - Mancini Massimo - Marino Silvio - Melis Girolamo - Nuzzo Vincenzo - Pozzoni Ivan - Ramsperger Gaby - Riccadonna Aldo - Rio Roberta - Ruffoni Elena - Scolari Paolo - Sella Lidia - Sfara Emiliano - Simeone Ambra - Villa Marta - Vinau Rozika - Zinzi Olimpia.
Autori: Berardi Ugo - Caporali Aurora - Cimino Tommaso - Console Pietro - Dall'Olio Roberto - Forcella Maria Chiara - Fusco Pietro - Guglielmo Rinzivillo - Innocenzi Francesca - Mancuso Domenico - Marassi Massimo - Marino Silvio - Martina Sabrina - Melis Girolamo - Miranda Davide - Parolini Viviana - Petricone Luca - Poli Alessandro - Rio Roberta - Rizzacasa Aurelio - Saponaro Giuseppe - Scolari Paolo - Serra Danilo - Tarsis Mikos - Tintino Giorgio - Ulliana Stefano - Violante Salvatore - Viscomi Marco.
Autori: Alessandrini Francesco - Brewer Anthony - Caligiuri Walter - Cimino Tommaso - Costabile Giovanni - Daddi Andrea Ignazio - Del Buffa Roberto - Ferrari Alessia - Ferraris Maria Grazia - Fioravanti Andrea - Gattafoni Diomira - Giugnatico Ida - Ianniello Sara Anna - Labellarte Alberto - Mancinelli Paola - Marinacci Alessandra - Marino Silvio - Oliva Paolo Riccardo - Ostinelli Marcello - Pizzo Alessandro - Rio Roberta - Sgobba Domenico - Silvestri Filippo - Simeone Ambra - Stancati Claudia - Tarsis Mikos - Ulliana Stefano.
Autori: Angeloni Edoardo - Baldini Roberto - Barazza Roberta - Biuso Alberto - Borbone Giacomo - Bullo Emanuela - Conese Massimo - Coppolino Billé Giovanni - Costabile Giovanni - De Stasio Carmen - Ferrigni Daniela - Fiorentino Francesco - Fortuna Rossella - Giove Paolo - Giua Margherita - Labellarte Alberto - Lupoli Mario - Marchetti Alessio - Marino Silvio - Meneghetti Paolo - Pannunzio Giorgio - Pantaleone Luca - Pozzoni Ivan - Riccadonna Aldo - Zanola Elisa.
Autori: Borgia Francesco - Ettari Dario - Lasala Michele - Lupoli Mario - Mancini Massimo - Marciszuk Kasia - Nuzzo Vincenzo - Pannunzio Giorgio - Pozzoni Ivan - Scolari Paolo - Sgobba Domenico - Sideri Rodolfo.
Autori: Berardi Ugo - Bullo Emanuela - Di Somma Anna - Giove Paolo - Giua Margherita - Lupoli Mario - Maggi Claudia - Mancinelli Paola - Mancini Massimo - Marciszuk Kasia - Nuzzo Vincenzo - Pizzo Alessandro - Tortoreto Andrea.
Autori: Angeloni Edoardo - Berardi Ugo - Borgia Francesco - Daddi Andrea Ignazio - Ferrara Luca - Fortuna Rossella - Giove Paolo -Giugnatico Ida - Mancini Massimo - Pantaleone Luca - Serra Danilo - Tortoreto Andrea.
Autori: Coppolino Billè Giovanni - Della Valle Erica - Ferraris Maria Grazia - Gattafoni Diomira - Ghione Marco - Giove Paolo - Melillo Antonio - Pannunzio Giorgio - Petricone Luca - Porzio Elena - Sgobba Domenico - Sideri Rodolfo.
Autori: Cirillo Marco - Coppolino Billè Giovanni -Fiorentino Francesco - Gattafoni Diomira - Giove Paolo - Ianniello Sara Anna - Innocenzi Francesca - Labellarte Alberto - Mancini Massimo - Melillo Antonio - Pizzo Alessandro.
Autori: Angeloni Edoardo - Conese Massimo - Coppolino Billè Giovanni - Giove Paolo - Labellarte Alberto - Leonardi Mary - Mauro Murzi - Melillo Antonio - Silvestri Filippo - Volonnino Vito.
Autori: Ambra Marco - Borgia Francesco - Caruso Giovanni - Cometta Mosé - De Stasio Carmen - Fiorentino Francesco - Giove Paolo - Labellarte Alberto - Mancini Massimo - Melis Girolamo - Murzi Mauro - Squeo Fabio.
Autori: Angeloni Edoardo - Beccalli Marco - Di Nicola Massimiliano - Ferrigni Daniela - Giove Paolo - Lucidi Alceo - Melillo Antonio - Pannunzio Giorgio - Pizzo Alessandro - Scolari Paolo - Silvestri Filippo - Squeo Fabio.
Autori: Bizzarri Valeria - Ferrigni Daniela - Gattafoni Diomira - Giove Paolo - Ianniello Sara Anna - Pizzo Alessandro - Porzio Elena - Riccadonna Aldo - Rotolo Catia - Scolari Paolo - Sgobba Domenico - Viscomi Marco.
Autori: Angeloni Edoardo - Berardi Aldobrandini Ugo Sergio - Coppolino Billè Giovanni - Giove Paolo - Giubilato Giovanni - Ianniello Sara Anna - Labellarte Alberto - Miranda Davide - Quaranta Mario - Riccadonna Aldo - Serra Danilo - Squeo Fabio.
Autori: Angeloni Edoardo - Carnì Andrea - Clemente Francesco - Condello Clemente - Costabile Giovanni - Ferrigni Daniela - Fortuna Rossella - Giove Paolo - Lasala Michele - Pitarresi Gaspare - Ricci Nicola - Sideri Rodolfo.
Autori: Angeloni Edoardo – D’Alessandro Ruggero - Di Giovanni Antonino - Giove Paolo - Melillo Antonio - Pannunzio Giorgio - Pitarresi Gaspare - Pizzo Alessandro - Pozzoni Ivan - Raineri Ignazio - Ricci Nicola - Rinzivillo Guglielmo.