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Panoramica della risposta della Commissione

Di cosa si tratta

La Commissione europea è attiva su tutti i fronti per contenere la diffusione del coronavirus, sostenere i sistemi sanitari nazionali e contrastare l'impatto socioeconomico della pandemia adottando misure senza precedenti a livello sia nazionale che dell'UE.

Team di risposta al coronavirus della Commissione europea

Esempi di come la Commissione ha contribuito ad affrontare la crisi:

Graphic of the commission's response

Cronistoria dell'azione dell'UE

garantire vaccini sicuri ed efficaci per l'Europa e il mondo

La strategia per i vaccini della Commissione mira a:

  • Manufacturing icon

    aiutare le imprese ad aumentare le loro capacità di produzione su scala e ritmo consoni

  • Contract icon

    garantire sufficienti forniture agli Stati membri attraverso accordi di acquisto preliminari con produttori di vaccini

  • Medical suitcase icon

    utilizzare la flessibilità delle nostre norme per accelerare lo sviluppo, l'autorizzazione e la disponibilità dei vaccini.

Garantire le dosi di vaccino e sostenere la vaccinazione nei paesi dell'UE

La Commissione ha creato un portafoglio diversificato di vaccini per i cittadini dell'UE a prezzi equi. Sono stati conclusi contratti con 8 promettenti sviluppatori di vaccini che garantiscono un portafoglio di un massimo di 4,2 miliardi di dosi:

Dal dicembre 2020 la Commissione ha concesso sei autorizzazioni all'immissione in commercio condizionate per i vaccini anti COVID-19: a BioNTech e Pfizer (21 dicembre 2020), Moderna (6 gennaio 2021), Astra Zeneca (29 gennaio 2021), Johnson & Johnson (11 marzo 2021), Novavax (24 giugno 2022) e Valneva (24 giugno 2022). 

Le consegne di dosi di vaccino agli Stati membri sono aumentate costantemente dal dicembre 2020. La vaccinazione si è intensificata in tutta l'Unione europea e a metà del 2022 l'86% della popolazione adulta dell'UE era completamente vaccinata. 

A seguito della comparsa di nuove varianti del coronavirus la Commissione ha mobilitato fondi per la ricerca urgente e ha continuato a concludere accordi preliminari di acquisto per le iniezioni di richiamo e l'adeguamento dei vaccini alle nuove varianti.

Ha inoltre avviato un nuovo appalto congiunto per le attrezzature mediche per la vaccinazione. La Commissione ha anche proposto che gli ospedali e i medici non debbano pagare l'IVA sui vaccini e i kit per i test.

Anticipare le minacce di nuove varianti

La Commissione europea ha inaugurato l'Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) per prevenire, individuare e rispondere rapidamente alle emergenze sanitarie. 
 
L'HERA costituisce una risorsa condivisa e un centro di controllo della missione per gli Stati membri e le istituzioni dell'UE, che consente all'UE di essere meglio preparata in caso di minacce sanitarie transfrontaliere. 

  • A doctor inspects a vaccine dose

    Da un lato, l'HERA batterà sul tempo le minacce e le potenziali crisi sanitarie grazie alla raccolta di informazioni e al rafforzamento delle capacità di risposta necessarie. Dall'altro, in caso di emergenza, l'HERA garantirà lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di medicinali, vaccini e altre contromisure mediche, quali guanti e mascherine, spesso assenti durante la prima fase della risposta al coronavirus.

L'HERA è pertanto un pilastro fondamentale dell'Unione europea della salute e consiste in una nuova missione di preparazione e resilienza sanitaria per l'intera UE, come annunciato dalla presidente von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell'Unione 2021. Colmerà una lacuna nella risposta e nella preparazione dell'UE alle emergenze sanitarie.

Per questa nuova missione di preparazione e resilienza in materia di salute per l'intera UE, la presidente von der Leyen ha annunciato che Team Europa dovrebbe mettere a disposizione 50 miliardi di euro.

Aumentare la produzione

Il 4 febbraio 2021 la Commissione europea ha istituito una task force al fine di contribuire ad incrementare la capacità di produzione di vaccini anti COVID-19 nell'UE, agendo come sportello unico per i produttori che necessitavano di sostegno, e di identificare e affrontare i problemi relativi alle capacità di produzione e alle catene di approvvigionamento.

Tra i principali risultati conseguiti, la task force ha individuato e aiutato a eliminare le strozzature nella produzione di vaccini nell'UE, ha tracciato le capacità di produzione di vaccini dell'UE lungo tutta la catena di approvvigionamento e ha agevolato i partenariati attraverso eventi di abbinamento per la produzione di vaccini e terapie. Mira inoltre a garantire una sufficiente capacità produttiva a lungo termine in Europa e a sostenere l'accesso ai vaccini a livello mondiale e gli sforzi di condivisione dei vaccini.

Finanziamento della ricerca

Da gennaio 2020 la Commissione ha mobilitato oltre 660 milioni di euro da Orizzonte 2020 per sviluppare vaccini, nuove cure, test diagnostici e sistemi medici per prevenire la diffusione del coronavirus e salvare vite umane.

La Commissione ha offerto a CureVac, un'impresa europea altamente innovativa che sviluppa vaccini, un sostegno finanziario sotto forma di garanzia di un prestito di 75 milioni di euro della Banca europea per gli investimenti.

La Banca europea per gli investimenti ha inoltre firmato un accordo di finanziamento da 100 milioni di euro con la società di immunoterapia BioNTech SE per la messa a punto di un programma di vaccini. I finanziamenti della BEI sono sostenuti sia dal programma Orizzonte 2020 che dal piano di investimenti per l'Europa.

Garantire una risposta globale

Una pandemia globale necessita di una soluzione globale. Per questo motivo la Commissione si è impegnata a garantire l'accesso universale ai vaccini anti COVID-19, anche nei paesi a basso e medio reddito.

La maratona di raccolta fondi Risposta globale al coronavirus nel 2020 aveva come obiettivo garantire l'accesso universale alle cure, ai test e ai vaccini contro il coronavirus. È iniziata a maggio e si è conclusa con un vertice mondiale dei donatori e un concerto nel giugno 2020.

16 miliardi di euro di impegni da donatori di tutto il mondo.

Questa cifra comprende un impegno di finanziamento di 1,4 miliardi di euro da parte della Commissione stessa.

La Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti sono forti sostenitori di COVAX, lo strumento mondiale volto a garantire un accesso equo e universale ai vaccini anti COVID-19.
    
Ad oggi Team Europa, insieme agli Stati membri dell'UE, ha impegnato più di 3 miliardi di euro a favore di COVAX, il che fa dell'Unione europea il principale donatore di questo strumento.

Misure economiche

I leader dell'UE hanno concordato un pacchetto per la ripresa di 2 018 miliardi di euro (a prezzi correnti) che combina il bilancio dell'UE per il periodo 2021-2027 e NextGenerationEU. In base all'accordo, la Commissione potrà prendere in prestito circa 800 miliardi di euro sui mercati.

Il 15 giugno 2021, nella sua prima operazione nell'ambito di NextGenerationEU, la Commissione europea ha raccolto 20 miliardi di euro tramite un'obbligazione a 10 anni con scadenza il 4 luglio 2031 per finanziare la ripresa dell'Europa dalla crisi del coronavirus e dalle sue conseguenze. Includendo altre operazioni a giugno e luglio, la Commissione ha finora raccolto 45 miliardi di euro nell'ambito di NextGenerationEU. I fondi saranno ora utilizzati per i primi pagamenti nell'ambito di NextGenerationEU, del dispositivo per la ripresa e la resilienza e di vari programmi di bilancio dell'UE. Il primo esborso nell'ambito di NextGenerationEU è già avvenuto alla fine di giugno ed è stato effettuato nell'ambito del programma REACT-EU. 

A fine agosto la Commissione aveva già valutato e approvato 19 dei piani nazionali di ripresa e resilienza presentati. Al 21 settembre i primi esborsi, pari ad almeno 49 miliardi di euro, avevano già raggiunto Belgio, Cipro, Danimarca, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo e Portogallo.

Nel 2020 la Commissione europea ha adottato varie misure di sostegno, quali:

  • paper with a list

    misure economiche che integrano il programma di acquisto per l'emergenza pandemica da 1 850 miliardi di euro istituito dalla Banca centrale europea, in aggiunta al programma da 120 miliardi di euro stabilito in precedenza

  • icon aid rules

    norme temporanee sugli aiuti di Stato che consentono ai governi di fornire liquidità all'economia per sostenere i cittadini e salvaguardare i posti di lavoro nell'UE

  • hand and building

    attivazione della "clausola di salvaguardia" che consente la massima flessibilità alle nostre regole di bilancio. Ciò aiuterà i paesi dell'UE a sostenere i sistemi sanitari e le imprese e a garantire l'occupazione delle persone durante la crisi

  • Folder with papers

    controllo degli investimenti esteri diretti. La Commissione ha messo a punto degli orientamenti per aiutare gli Stati membri a proteggere le risorse e le tecnologie critiche europee nella crisi attuale

  • A clipboard with a checklist on it
    Orientamenti economici agli Stati membri

    Il pacchetto di primavera del semestre europeo fornisce a tutti gli Stati membri dell'UE orientamenti di politica economica nel contesto della pandemia. Le raccomandazioni si incentrano sull'attenuazione dell'impatto della crisi a breve termine e sulla creazione di crescita a lungo termine, in linea con i nostri obiettivi verdi e digitali.

  • Social Europe - The European Pillar of Social Rights
    Mobilitazione del bilancio dell'UE e della Banca europea per gli investimenti per salvaguardare i posti di lavoro e sostenere le imprese colpite dalla crisi

    Lo strumento di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un'emergenza (SURE) della Commissione è volto ad aiutare le persone a mantenere il loro posto di lavoro durante la crisi. Il sostegno di SURE è emesso sotto forma di obbligazioni sociali, per garantire che ogni euro abbia un chiaro impatto sociale. Diciannove paesi hanno ricevuto un sostegno totale di oltre 94 miliardi di euro nell'ambito di questo strumento.

    Inoltre, la Commissione ha presentato orientamenti per garantire la tutela dei lavoratori stagionali nell'UE durante la pandemia. Le indicazioni sono rivolte alle autorità nazionali, agli ispettori del lavoro e alle parti sociali al fine di tutelare i diritti, la salute e la sicurezza dei lavoratori stagionali e garantire che questi siano consapevoli dei loro diritti.

  • Office space
    Sostegno finanziario aggiuntivo per le piccole e medie imprese più colpite
    • Il Gruppo BEI sta investendo altri 20 miliardi di euro nelle piccole e medie imprese.
    • La Commissione sta mobilitando 8 miliardi di euro per aiutare almeno 100 000 imprese, insieme al Gruppo BEI.
  • Coronavirus - Delivery of medical equipment from RescEU Reserve in Italy
    Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus

    La Commissione ha presentato un'iniziativa di investimento per fornire liquidità immediata agli Stati membri attingendo ai fondi non utilizzati della politica di coesione che comprende:

    • nuovi metodi per raggiungere i più vulnerabili nell'ambito del Fondo di aiuti europei agli indigenti, come il ricorso alle consegne a domicilio e l'uso di buoni elettronici per ridurre il rischio di contaminazione
    • sostegno ai pescatori e agli agricoltori
  • Support to agriculture
    Per sostenere gli agricoltori e il settore agricolo, la Commissione ha
    • varato misure eccezionali per sostenere e stabilizzare i mercati agricoli
    • adottato un ulteriore pacchetto di misure eccezionali a sostegno del settore vitivinicolo. Il 4 maggio 2020 la Commissione ha adottato un altro pacchetto di misure volte a sostenere ulteriormente i settori agricolo e alimentare maggiormente colpiti dalla crisi del coronavirus.

Salute pubblica

Un passo avanti verso un'Unione europea della salute

L'11 novembre 2020 la Commissione ha gettato le basi di un'Unione europea della salute, fondata su due pilastri:

  • Un quadro più solido per la sicurezza sanitaria, che comporterà:
    • piani di preparazione e risposta dell'UE, nazionali e regionali armonizzati, da sottoporre a prove di stress e ad audit periodici da parte della Commissione e delle agenzie dell'UE

    • un sistema di emergenza dell'UE in grado di favorire un maggiore coordinamento e un'azione rapida per sviluppare, stoccare e acquistare le attrezzature necessarie per far fronte alla crisi

  • Agenzie dell'UE più solide:
    • il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie monitorerà la situazione epidemiologica sulla base di dati comuni

    • il mandato dell'Agenzia europea per i medicinali riguarderà la sicurezza dei medicinali e dei dispositivi medici, il rischio di carenze e la sperimentazione clinica dei medicinali

    • sarà creata una nuova autorità per rispondere alle emergenze sanitarie (HERA).

Orientamento medico per i paesi dell'UE 

Il gruppo di 7 epidemiologi e virologi indipendenti della Commissione fornisce orientamenti scientifici e consulenza su:

  • misure di risposta per tutti gli Stati membri
  • lacune nella gestione clinica
  • definizione delle priorità in materia di cure sanitarie, protezione civile e altre risorse
  • misure strategiche per le conseguenze a lungo termine del coronavirus.

Sulla base dei pareri scientifici di questo gruppo di esperti e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), la Commissione ha adottato le seguenti misure:

  1. 19 marzo 2020

    Raccomandazioni per le misure destinate alla collettività, come il distanziamento fisico.

  2. 8 aprile 2020

    Orientamenti per ottimizzare l'offerta e la disponibilità di farmaci, nonché gli orientamenti antitrust per consentire una collaborazione limitata tra le imprese, in particolare per i farmaci essenziali per uso ospedaliero. La Commissione ha anche costituito una centrale di coordinamento per le attrezzature mediche che aiuti a individuare le forniture disponibili, compresi i kit di analisi, e ad accelerarne l'assegnazione secondo la domanda dei paesi

  3. 15 aprile 2020

    Orientamenti sulle metodologie di prova per un uso efficiente dei kit di analisi da parte degli Stati membri, in particolare in vista della revoca delle misure di contenimento.

  4. 16 aprile 2020

    Orientamenti per lo sviluppo di applicazioni mobili di tracciamento che rispettino pienamente le norme dell'UE in materia di protezione dei dati, nel contesto della revoca graduale delle misure di contenimento.

  5. 16 giugno 2020

    Sostegno agli Stati membri che hanno concordato orientamenti tecnici volti ad assicurare lo scambio sicuro di informazioni tra le app di tracciamento dei contatti e l'interoperabilità

  6. 3 luglio 2020

    Rilascio di un'autorizzazione condizionata alla commercializzazione del Remdesivir, rendendolo il primo farmaco autorizzato a livello dell'UE per la cura del coronavirus

  7. 29 luglio 2020

    Firma di un contratto da 63 milioni di euro con l'azienda farmaceutica Gilead per garantire l'approvvigionamento di dosi di Veklury, il nome commerciale del Remdesivir. Le partite di Veklury vengono messe a disposizione degli Stati membri e del Regno Unito con il coordinamento e il sostegno della Commissione.

  8. 19 ottobre 2020

    Inaugurazione di un servizio gateway europeo per collegare tra loro le applicazioni di tracciamento dei contatti. Entro metà dicembre 13 app dovrebbero essere collegate al servizio.

  9. 2 dicembre 2020

    La strategia per proteggersi dalla pandemia di COVID-19 durante i mesi invernali raccomanda di non abbassare la guardia e restare prudenti nel 2021 quando avverrà la distribuzione di vaccini sicuri ed efficaci.

La Commissione ha stanziato 3 miliardi di euro provenienti dal bilancio dell'UE, associati ad altri 3 miliardi stanziati dagli Stati membri, per finanziare lo strumento per il sostegno di emergenza e le scorte comuni di attrezzature RescEU.

Dispositivi di protezione individuale (DPI)

Per contribuire alla produzione e alla disponibilità di dispositivi di protezione individuale (DPI), la Commissione sta:

  • collaborando strettamente con gli Stati membri per valutare le scorte di DPI disponibili nell'UE, la capacità di produzione e il fabbisogno previsto
  • garantendo la valutazione della conformità e la vigilanza del mercato per aumentare la fornitura di DPI senza compromettere le norme in materia di salute e sicurezza
  • discutendo con l'industria su come convertire le linee di produzione per fornire un maggior numero di DPI e fornire ai fabbricanti orientamenti per aumentare la produzione di DPI, disinfettanti per le mani e di altro tipo.

Test

  • COVID-19 testing centre of the Belgian Red Cross in Etterbeek

    La Commissione ha pubblicato una raccomandazione sulle strategie di sperimentazione che comprendono il ricorso a test antigenici rapidi.

    100 milioni di euro dello strumento per il sostegno di emergenza sono stati investiti nell'acquisto e nella consegna di tali test agli Stati membri. Parallelamente, la Commissione ha avviato un appalto congiunto per aiutare i paesi dell'UE ad ottenere un maggior numero di test.

    Inoltre, tramite lo strumento per il sostegno di emergenza, la Commissione ha erogato 35,5 milioni di euro a favore della Federazione internazionale della Croce Rossa per incrementare la capacità di effettuare test COVID-19 nell'UE, formare volontari e proteggere le categorie più vulnerabili.

Frontiere e mobilità

Durante la pandemia la Commissione ha formulato raccomandazioni per garantire che gli Stati membri agiscano in modo coordinato per contenere la diffusione del virus e mantenere la libera circolazione delle persone e delle merci e garantire il funzionamento delle nostre economie.

La Commissione ha proposto l'uso di certificati digitali per facilitare la libera circolazione sicura all'interno dell'UE durante la pandemia.

Il regolamento sul certificato COVID digitale dell'UE è entrato in vigore il 1º luglio 2021. Ora il certificato COVID digitale potrà essere rilasciato a tutti i cittadini e i residenti dell'UE e verificato in tutta l'Unione. I certificati digitali o cartacei sono gratuiti e possono fungere da prova di vaccinazione, test o guarigione.

Nel corso del 2020 la Commissione ha:

  • pubblicato orientamenti relativi alle misure per la gestione delle frontiere destinate a tutelare la salute e garantire la disponibilità di beni e servizi essenziali
  • pubblicato orientamenti per garantire la libera circolazione dei lavoratori, in particolare nei settori alimentare e dell'assistenza sanitaria
  • pubblicato orientamenti in materia di sanità, rimpatrio e modalità di viaggio per i passeggeri delle navi da crociera e gli equipaggi di navi da carico
  • avanzato proposte volte a garantire che le misure adottate dagli Stati membri che limitano la libera circolazione a causa della pandemia siano coordinate e comunicate chiaramente a livello dell'UE, con una serie di colori univoca per rappresentare il livello di rischio e una sola serie di norme da seguire. La Commissione collaborerà inoltre con gli Stati membri su un approccio comune alle pratiche di quarantena
  • elaborato orientamenti sui viaggiatori da esentare dalle restrizioni di viaggio temporanee
  • lavorato per elaborare un protocollo per i test per l'aviazione e un modulo UE di localizzazione dei passeggeri al fine di agevolare la sicurezza degli spostamenti.
  • reopen eu visual

    Re-open EU fornisce informazioni essenziali sul rilancio sicuro della libera circolazione e del turismo in tutta Europa. Nel dicembre del 2020 è stata lanciata un'app Re-open EU. Consente di trovare informazioni in tempo reale su:

    • frontiere
    • mezzi di trasporto disponibili
    • restrizioni di viaggio
    • misure di sanità pubblica e di sicurezza
    • una mappa con un codice di colori chiaro.

Combattere la disinformazione

La Commissione è in stretto contatto con le piattaforme dei social media per quanto riguarda le misure volte a promuovere contenuti autorevoli, a migliorare la consapevolezza degli utenti e a limitare la disinformazione connessa al coronavirus e i contenuti pubblicitari ad essa connessi.

Finora sono oltre 700 le narrazioni di disinformazione sul coronavirus ad essere state denunciate, pubblicate e aggiornate sul sito www.EUvsDisinfo.eu. La pagina della Commissione dedicata alla lotta contro la disinformazione collegata al coronavirus fornisce anche materiale per sfatare i miti e verificare i fatti.

La Commissione sta mobilitando tutti gli strumenti disponibili e finanziando la ricerca per contribuire alla lotta contro la disinformazione e la cattiva informazione in relazione al coronavirus.

La Commissione e il servizio europeo per l'azione esterna lavorano in stretta collaborazione con altre istituzioni dell'UE e con gli Stati membri, anche attraverso il sistema di allarme rapido istituito nel marzo 2019, nonché con i partner internazionali del G7 e della NATO.

  • A woman wearing a mask uses her phone

    Il 10 giugno 2020 la Commissione ha presentato una serie di azioni per intensificare la lotta alla disinformazione sul coronavirus, ad esempio rafforzando le comunicazioni strategiche e la diplomazia pubblica nell'immediato vicinato dell'UE e nel mondo, nonché sostenendo i media e i giornalisti indipendenti.

Queste azioni confluiscono nelle attività che l'UE sta svolgendo nel campo della disinformazione. La Commissione ha inoltre proposto due nuovi testi nel dicembre 2020. Il primo è un piano d'azione per la democrazia europea che rafforza ulteriormente l'operato dell'UE per contrastare la disinformazione e adattarsi all'evoluzione delle minacce e delle manipolazioni, nonché per sostenere media liberi e indipendenti. Il secondo è la legge sui servizi digitali che stabilisce norme per garantire una maggiore responsabilità sul modo in cui le piattaforme moderano i contenuti, sulla pubblicità e sui processi algoritmici.

Il programma di monitoraggio mensile istituito con i firmatari del nostro codice di buone pratiche contro la disinformazione online fornisce ora anche informazioni sulle azioni contro la cattiva informazione e la disinformazione in materia di vaccini. Nel marzo 2021 la Commissione ha proposto di rafforzare il codice in diversi settori per renderlo forte, stabile e flessibile.

Documenti

  • 15 GIUGNO 2021
The EU response to the coronavirus crisis

  • 28 OTTOBRE 2020
Factsheet - EU Coronavirus Response

  • 19 GIUGNO 2020
Factsheet - EU medical and health support