Quali sono i gelati più buoni dell'estate 2024? Abbiamo assaggiato le novità
Pochi gelati sanno creare l'hype che ha circondato il Winner Taco (tornato sul mercato dieci anni fa, pur con qualche critica, grazie alle pressanti richieste del pubblico), ma ogni estate c'è una certa curiosità riguardo alle novità della stagione. Accanto alle varianti di grandi classici, come Cornetto o Magnum, negli ultimi anni si sono fatti notare in particolare i gelati che si ispirano a merendine e biscotti.
Quest'anno tocca, per esempio, alla vaschetta dedicata alle Gocciole e a quella dei Ringo (entrambi già usciti sul mercato in versione biscotto gelato). Bauli fa il suo ingresso nel frezeer con i barattolini al gusto panettone, pandoro e croissant all'albicocca, mentre le Pastiglie Leone (avete presente le storiche caramelline color pastello?) debuttano con quattro varianti, compresa l'intramontabile violetta. Senza dimenticare il Re Mida dell'industria dolciaria (vedi alla voce Nutella Biscuits): la Nutella.
Siete curiosi di sapere come sono i nuovi gelati dell'estate? Li abbiamo assaggiati per voi. Ecco la recensione con i pareri e il voto (personali) per ogni gusto.
Federica Maccotta01Ringo
Già in vendita in versione gelato sandwich (cioè due biscotti con in mezzo il gelato), i Ringo fanno la loro comparsa nella grande distribuzione anche in vaschetta. La confezione recita “Cremoso gelato al gusto vaniglia e cacao con tante iconiche R del biscotto Ringo”: le iconiche R, biscottini al cacao e alla vaniglia, in effetti ci sono, anche se non sono poi così tante. Il gelato bigusto è rassicurante, perché richiama alle papille la classica Coppa dei campioni, mentre la variegatura con salsa al cacao regala un po' di movimento. Il gelato firmato Algida e Barilla (in vendita a 4,99 euro) sa di biscotti farciti Ringo? Non particolarmente, però il risultato non è male pur senza grandi guizzi. Voto: 3/5
Federica Maccotta02Gocciole
Anche le Gocciole, dopo la versione sandwich lanciata nel 2022, tentano la strada della vaschetta. La aspettative sono alte, ma il rischio delusione è dietro l'angolo: essenzialmente si tratta di un gelato alla vaniglia molto pannoso in bocca (anche se di panna non c'è traccia tra gli ingredienti) con poche gocce di cioccolato e pochi biscotti che richiamano la forma delle Gocciole ma sono più piccoli e sottili, messi quasi solo in superficie. Insomma, nella vaschetta proposta da Algida e Barilla (che per l'estate 2024 ha lanciato anche il gusto Tiramisù con Pavesini) e comprata al supermercato a 4,99 euro, l'effetto uno-tira-l'altro che di solito hanno i biscotti non c'è. Voto: 1/5
Federica Maccotta03Leone 1857 Violetta
La violetta è uno dei gusti evergreen delle Pastiglie Leone, le storiche caramelline di zucchero dai colori pastello dell'azienda piemontese Leone 1857 (oggi in mano a Barilla). Per lo sbarco nel mondo dei gelati, non può quindi mancare la referenza dedicata al gusto floreale. Il risultato è un gelato lilla che sa esattamente di Pastiglia Leone alla violetta: dolcissimo, potenzialmente nauseante dopo due cucchiai ma che accende pure qualche sinapsi di dipendenza. O lo si odia o lo si ama, niente da dire. Ma l'aderenza alla reference è altissima. Voto: 4/5
Federica Maccotta04Leone 1857 Spritz
I barattolini di Leone 1857 (si trovano da Eataly a 5,90 euro) oltre a sfoderare il classico gusto violetta puntano su una variante più recente delle Pastiglie Leone, quella allo Spritz, sul cioccolato e sulla stracciatella (l'azienda produce infatti anche praline e cioccolato). Il sorbetto allo spritz restituisce abbastanza bene le sensazioni gustative del famoso aperitivo, oscillando tra il dolce, l'agrumato e la punta secco-amarognola del finale. È il tipo di gelato che fa venire voglia di sbranarlo a cucchiaiate dopo cena? Forse no, ma come sorbetto tra un piatto e l'altro, al posto di quello al limone, potrebbe funzionare bene. Voto: 3/5
Federica Maccotta05Nutella
La vera domanda è: perché Nutella non ha fatto prima il suo gelato ufficiale? Considerato che quasi tutte le gelaterie artigianali ne propongono un loro versione, di solito un variegato, e che i prodotti legati alla crema spalmabile hanno di norma un gran successo (come è accaduto con i Nutella Biscuits, rivenduti online a tre volte il loro prezzo), stupisce che Ferrero abbia aspettato l'estate 2024 per portare il gelato in barattolo nella grande distribuzione (prezzo consigliato 4,99 euro). Il risultato è un gelato alla nocciola (che, forse per suggestione, sembra più gianduia) variegato alla crema alle nocciole e cacao e sormontato da uno strato di Nutella: croccante appena lo si tira fuori dal frezeer, in pochi minuti torna ad assumere una consistenza nutellosa. L'insieme è goloso, pericolosamente goloso (fortuna/sfortuna che il barattolo è solo da 230 grammi). Voto: 5/5
Federica Maccotta06Bauli Pandoro
Sbarca nei freezer l'azienda dolciaria Bauli, che propone tre referenze ispirate ad altrettanti suoi classici prodotti: pandoro, panettone e croissant all’albicocca. Ci concentriamo sui due dolci natalizi, partendo dal pandoro. È una crema molto morbida con pezzettini di pandoro al suo interno: il profumo ricorda effettivamente il lievitato, ma il gusto è poco convincente. Potrebbe essere tranquillamente uno zabaione o una crema, viene voglia di farne un affogato al caffè per dargli una marcia in più. Insomma, il pandoro (che di per sé è un dolce abbastanza delicato) non lascia il segno. Voto: 1/5
Federica Maccotta07Bauli Panettone
Bauli se la cava meglio con il barattolino al panettone (tutti i gelati sono fatti in collaborazione con Tonitto 1939 e hanno un prezzo consigliato al pubblico di 3,49 euro). Canditi piccoli piccoli e uva sultanina danno un po' di brio alla crema scura, in cui prevale l'agrumato dei canditi. Forse ricorda più il gelato alla cassata che una fetta di panettone la sera della vigilia, ma non è male. Ovviamente devono piacere i canditi, ingrediente che ogni dicembre attira lo sdegno di orde di haters. Voto: 3/5
