Perché nell'iPhone 15 l'intelligenza artificiale è intuitiva

I nuovi smartphone Apple integrano in modo discreto nuove funzioni di AI, che migliorano attività quotidiane come foto e telefonate senza essere invadenti
Apple iPhone 15 Pro Max smartphones displayed during an event at Apple Park campus in Cupertino California
iPhone 15David Paul Morris/Getty Images

Nel 2023 i lanci di prodotti tecnologici sono diventati prevedibili: ormai non c'è dispositivo che non sia dotato di funzioni di intelligenza artificiale generativa in grado di creare testi colloquiali ma ricchi di informazioni o immagini sbalorditive. La presentazione dell'iPhone 15 di questa settimana dimostra però che Apple ha scelto di tenere fede al suo storico motto e pensare in modo diverso.

Il nuovo dispositivo monta il processore A17 Pro, un chip progettato da Apple per garantire maggiore potenza agli algoritmi di apprendimento automatico. Ma in linea generale le funzioni presentate durante l'evento di lancio di martedì 12 settembre si sono rivelate più discrete che sbalorditive. L'azienda sembra voler puntare su un'intelligenza artificiale intuitiva più che generativa, capace di entrare a far parte della vita degli utenti, migliorare difetti minori oppure offrire previsioni utili senza essere invadente. A dire il vero, già in occasione della conferenza degli sviluppatori di giugno Apple aveva optato per una linea simile, ignorando il carrozzone dell'intelligenza artificiale generativa.

AI discreta

iPhone 15 vs iPhone 14
Dalla porta usb type-c fino alle innovazioni delle fotocamere posteriori e dei materiali

iPhone 15 ha una nuova funzione di isolamento vocale che utilizza l'apprendimento automatico per riconoscere il suono della voce umane e attenuare il rumore di fondo durante le telefonate. Come di consueto, l'evento di lancio dei nuovi iPhone ha dedicato ampio spazio alla potenza della fotocamera e del software per il miglioramento delle immagini. Anche qui, le novità si basano sull'intelligenza artificiale, come nel caso del rilevamento automatico di persone, cani o gatti nell'inquadratura di una foto, finalizzato a raccogliere informazioni sulla profondità e aiutare a trasformare qualsiasi scatto in un ritratto.

Altri servizi basati sull'intelligenza artificiale sono in arrivo sugli ultimi modelli di iPhone attraverso il nuovo sistema operativo iOs 17, in uscita la prossima settimana. Tra questi, la trascrizione automatica dei messaggi della segreteria telefonica, che permette a un utente di vedere chi sta chiamando prima di rispondere a una telefonata, e i suggerimenti testuali predittivi più completi nella tastiera dell'iPhone. Pur senza essere scenografiche quanto un chatbot onnisciente, queste nuove funzioni semplificano la vita delle persone, che potrebbero convincersi a passare più tempo sui loro telefoni e quindi a ricorrere di più ai servizi Apple.

L'intelligenza artificiale intuitiva di Apple è all'opera anche in alcuni nuovi servizi di accessibilità. Utilizzando la funzione Point and Speak dell'app Lente d’ingrandimento, gli utenti non vedenti o ipovedenti potranno puntare la fotocamera su oggetti dotati di pulsanti, come un microonde, e fare in modo che il telefono indichi loro quale tasto stanno toccando. Dopo aver letto un testo per 15 minuti, inoltre, iOs è in grado di imitare la voce di persone affette da patologie come la Sla, che possono compromettere la capacità di parola.

Less is more

Migliorare gli smartphone con nuove funzioni rivoluzionarie è diventato difficile e, nel complesso, il lancio dell'iPhone 15 è stato deludente, sottolinea Tuong Nguyen, analista di Gartner che si occupa di tecnologie emergenti. Ma Apple è maestra nel tipo di design delle interfacce che funzionare funzioni di AI “discreta” come queste.

Secondo Nguyen la funzione audio adattiva che fonde la musica o le chiamate con le voci vicine o i suoni ambientali, in arrivo in autunno per gli AirPods, e il nuovo Double tap, che permette di controllare l'Apple Watch Series 9 semplicemente unendo indice e pollice – entrambi basati sull'apprendimento automatico – sono così intuitivi da poter diventare uno standard che altre aziende emuleranno.

prezzi iphone 15
Dalle tasse (anche quelle meno note) alla logistica e ai nuovi componenti

Piuttosto che integrare all'interno dell'iPhone sistemi in grado di generare immagini che distorcono la realtà o seguire l'esempio di Google lanciando un'opzione eticamente discutibile che può far scomparire le persone dalle foto, i dirigenti di Apple hanno lodato le funzioni che potenziano la realtà, come il nuovo zoom 5X dell'iPhone 15, la migliore qualità delle immagini in condizioni di scarsa illuminazione e l'aggiunta di video spaziali girati con l'iPhone 15 per Vision Pro.

"Il punto è dare un valore aggiunto al consumatore, senza usare slogan o termini tecnici che i consumatori non è detto capiscano", spiega Carolina Milanesi, analista che si occupa di tecnologia di consumo per Creative Strategies. I miglioramenti che consentono di migliorare i colori, lo zoom o di creare ritratti in automatico sono particolarmente importanti per Apple, dal momento che la fotocamera è uno dei fattori principali per l'acquisto di uno smartphone, aggiunge Milanesi.

L'intelligenza artificiale generativa è un caso d'uso in crescita nei telefoni, in un periodo in cui ChatGPT, sistemi per la generazione di immagini e altre applicazioni che si basano sulla tecnologia diventano sempre più comuni. Il "motore neurale" del nuovo chip A17 Pro di Apple, messo a punto per alimentare in modo più efficiente gli algoritmi di apprendimento automatico, è in grado di potenziare le app di AI generativa eseguite localmente su un dispositivo. E nonostante Apple abbia finora evitato di parlare di AI generativa durante i suoi eventi, Bloomberg riporta che l'azienda sta sviluppando un proprio framework di intelligenza artificiale generativa chiamato Ajax.

Nguyen sospetta che prima o poi i progetti di Apple nel campo dell'AI generativa finiranno nei prodotti del colosso, ma che probabilmente verranno chiamati con un nome diverso e non verranno discussi pubblicamente fino a quando non saranno abbastanza maturi.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.