Il glossario di Inside Out 2 e le emozioni che passano anche (e soprattutto) dalle parole

In occasione dell’uscita del film, Babbel ha spiegato l’origine etimologica di ciascuna nuova emozione che compare nel film traducendola in diverse lingue
Inside out 2  Ansia
Ansia, una delle nuove emozioni protagoniste di Inside Out 2Pixar

Arriverà nelle sale il prossimo 19 giugno Inside Out 2, il sequel del fortunato film Disney & Pixar uscito nel 2015. Se il primo capitolo aveva l’ambizione di raccontare e mostrare la sfera emotiva di Riley, una ragazzina di 11 anni alle prese con un trasloco che la rendeva triste, questo secondo capitolo si concentra sul passaggio della protagonista dall’infanzia all’adolescenza. Un periodo di transizione che mostra la complessa modifica del suo carattere e la comparsa, per questo, di nuove emozioni accanto a Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto che avevamo già conosciuto nove anni fa. Questa volta appariranno nella mente della ragazza alcuni inediti e ingombranti “ospiti” pronti a creare scompiglio, così come le regole dell’adolescenza vogliono. Sarà la volta di Ansia, Imbarazzo, Nostalgia, Invidia ed Ennui (o Noia) che si prenderanno il loro spazio e, di certo, sapranno tenerci incollati allo schermo.

Un glossario emotivo

Per rendere più intrigante la lettura del lungometraggio che è stato atteso e amato da adulti e bambini, Babbel – l'ecosistema leader nell’apprendimento delle lingue – ha ideato un piccolo glossario che si concentra sull’origine dei nomi delle nuove emozioni di Riley e su come esse vengono tradotte e spiegate nel mondo. L’excursus linguistico che porta alla scoperta delle nuove sensazioni si trasforma ben presto in un itinerario sentimentale, sensoriale ed emotivo. La forma diviene sostanza e l’elaborazione delle emozioni passa anche e soprattutto attraverso le parole che riconquistano – per questo – lo spazio centrale che gli spetta. Ogni termine ritrova in sé stesso nuove sfumature e l’etimologia diventa fondamentale per riavvicinare ciascun individuo alla scoperta reale del proprio sentire e del proprio io, cercando di cogliere gli aspetti positivi anche laddove non ci aspetteremmo di trovarli.

Cosa rappresentano Ansia, Imbarazzo, Noia, Invidia e Nostalgia

È così che Ansia – che deriva dal verbo latino ango (soffocare, stringere) – diventa in tedesco Torschlusspanik, un termine composto da panik (panico) e torschluss (chiusura delle porte) e visivamente trasferisce l’idea di una situazione in cui ci si sente soffocare, bloccati e intrappolati. Un sentimento di inquietudine crescente in cui le porte chiuse rappresentano lo scadere del tempo prima dell’arrivo del pericolo, presunto o reale che sia. L’ansia, però, è descritta anche come campanello di allarme “piacevole” nell’espressione anglosassone: Having butterflies in your stomach. Le farfalle nello stomaco sono da sempre sinonimo di innamoramento ed è nella fase iniziale della cotta che si percepisce nell’addome, considerato una sorta di secondo cervello, un piacevole formicolìo che ci fa stare allerta. Sarà forse questa la tipologia di ansia percepita dalla Riley adolescente in Inside Out 2 che potrebbe essere, molto probabilmente, alle prese con i primi amori?

Il termine spagnolo embarazo (letteralmente: ingombro emotivo) dà, invece, origine alla parola Imbarazzo che in Germania viene tradotto con Fremdscham. La parola in questione si riferisce all’imbarazzo percepito non su sé stessi ma per comportamenti di altri, il corrispettivo dello slang giovanile cringe. È facile pensare che l’adolescente protagonista del lungometraggio Disney e Pixar possa provare questa sensazione, ad esempio, nei confronti dei propri genitori. Anche il trailer del film mostra l’isola della famiglia, legata agli affetti del nido, molto piccola nella mente di Riley, a dispetto di quelle che si legano ad altre categorie e rapporti della sua vita che assumono invece un ruolo fondamentale in questa fase di crescita. Non è strano, in effetti, che nel passaggio dall’infanzia alla pubertà i ragazzi si allontanino dai genitori e spesso si sentano in imbarazzo a causa loro, ma non è strano neppure che si trovino a vergognarsi per altre circostanze del tutto personali. Babbel ci spiega che in norvegese si utilizza la locuzione Å sitte med skjegget i postkassen (finire con la barba incastrata nella buca delle lettere) per far riferimento a qualcosa che ci coinvolge in prima persona e ci pone in una situazione di difficoltà: una circostanza spiacevole – e imbarazzante – dalla quale non si riesce a fuggire.

L’etimologia di Noia è da ricercarsi nella locuzione latina in odium (avere in odio). L’emozione mostrata in Inside Out 2 però è denominata Ennui, un termine francese che si riferisce soprattutto alla noia esistenziale, quella sensazione di attesa costante e di monotonia che rende gli animi perennemente insoddisfatti. Un mood tipicamente adolescenziale. È a questa sfumatura della noia che si ricollegano le espressioni Kabak Tadı Vermek e Nudne jak flaki z olejem utilizzate rispettivamente in Turchia e in Polonia. Entrambe usano delle metafore culinarie per spiegare lo stato emotivo di chi le pronuncia. La prima è traducibile come Avere in sapore delle zucchine e viene impiegata per quegli argomenti ascoltati e riascoltati al punto da essere diventati noiosi e sgradevoli come, appunto, il retrogusto delle zucchine. La seconda vuole invece dire di qualcuno che è noioso come il flaki con l’olio. Il flaki è una tipica carne polacca poco pregiata che si trovava sulle tavole dei contadini al posto degli stufati più appetitosi. Non proprio un complimento, diciamolo!

Sempre dal latino (Invidere: guardare male) trae origine il termine Invidia. Si tratta di certo di un sentimento che in età giovanile si avvicina agli animi di ragazzi e ragazze e, con grande probabilità, anche Riley ne sarà vittima nel corso di Inside Out 2. In Olanda la frase Hoge bomen vangen veel wind (letteralmente: gli alberi alti prendono molto vento) serve a spiegare che solo chi raggiunge posizioni di grande importanza e “altezza” diventa oggetto dell’invidia altrui. In Svezia, al contrario, la locuzione Glida på en räkmacka (traducibile con: scivolare su un sandwich di gamberetti) si usa nei confronti di quelle persone che hanno raggiunto una posizione importante sul lavoro, ma senza alcun sacrificio, solo “scivolando” sui privilegi. L’invidia nei loro confronti – che non hanno avuto meriti ma solo grande fortuna e supporto esterno – è, dunque, quasi giustificata.

La Nostalgia è l’ultima delle “nuove” emozioni che compaiono nella vita di Riley con l’affacciarsi dell’adolescenza. Etimologicamente il termine deriva dall’unione delle parole greche nostos (ritorno) e algos (dolore) e letteralmente vuol dire: dolore per il ritorno. Le traduzioni legate a questa parola e offerte da Babbel sono piuttosto complesse come complesse sono le sfaccettature di questo sentimento che lega sofferenza e malinconia a un pizzico di piacere. La parola russa Toska si riferisce a un’emozione struggente, un’angoscia spirituale che non si lega necessariamente a un luogo, a una persona o a un oggetto ma persiste in maniera innata nell’individuo che lo prova. Il termine Natsukashii, invece, in Giappone indica la gratitudine nei confronti del passato per aver vissuto momenti che si conservano felicemente tra i ricordi del presente. Una parola che offre, dunque, una lettura positiva e dolce della nostalgia.