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Battista Guarini

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Battista Guarini

Battista Guarini, o Giovanni Battista Guarini, (1538 – 1612), drammaturgo e poeta italiano.

Il pastor fido

Alfeo fiume d'Arcadia.
Se per antica, e forse
Da voi negletta, e non creduta fama,
Havete mai d'innamorato fiume
Le maraviglie udite,
Che, per seguir l'onda fugace, e schiva
De l'amata Aretusa,
Corse (o forza d'amor) le più profonde
Viscere de la terra,
E del mar penetrando;
La dove sotto à la gran mole Etnea,
Non so sò se fulminato ò fulminante,
Vibra il fiero gigante
Contra 'l nemico ciel fiamme di sdegno,
Quel son'io: già l'udiste: hor ne vedete
Prova tal, ch'a voi stessi
Fede negar non lice.

Citazioni

  • Chi ben comincia, ha la metà de l'opra,
    Né si comincia ben se non dal cielo.
    (Silvio: Atto I, scena I)
  • Lodo ben, Silvio, il venerar gli Dei,
    Ma il dar noia à coloro,
    Che son ministri degli Dei, non lodo.
    (Linco: Atto I, scena I)
  • O Silvio Silvio, à che ti diè natura
    Ne più begli anni tuoi
    Fior di beltà si delicato e vago,
    Se tu cotanto à calpestarlo intento?
    (Linco: Atto I, scena I)
  • Uomo sono, e mi pregio
    D'esser humano; e teco, che sè huomo,
    O che più tosto esser dovresti, parlo
    Di cosa humana; e, se di cotal nome
    Forse ti sdegni, guarda
    Che nel dishumanarti
    Non divenghi una fera, anzi che un Dio.
    (Linco: Atto I, scena I)
  • Son veramente i sogni
    De le nostre speranze,
    Più che de l'avvenir, vane sembianze;
    Imagini del dì guaste e corrotte
    Da l'ombra de la notte.
    (Titiro: Atto I, scena IV)
  • O primavera, gioventù dell'anno,
    Bella madre di fiori,
    D'herbe novelle e di novelli amori,
    Tu torni ben, ma teco
    Non tornano i sereni
    E fortunati dì de le mie gioie;
    Tu torni ben, tu torni,
    Ma teco altro non torna
    Che del perduto mio caro tesoro
    La rimembranza misera, e dolente.
    Tu quella sè, tu quella
    Ch'eri pur dianzi sì vezzosa e bella;
    Ma non son io già quel ch'un tempo fui
    Sì caro à gli occhi altrui.
    (Mirtillo: Atto III, scena I)
  • La lontananza ogni gran piaga salda. (Amarilli: Atto III, scena III)

Citazioni sull'opera

  • La volgar poesia non ha una favola più delicata ed amabile del Pastor fido. Cesso dal lodarlo, perché ricomincio a leggerlo. (Andrea Rubbi)
  • Questa rappresentazione pastorale, detta tragicommedia, eccitò fama e contrasti. ll plauso de' contemporanei e de' posteri, le traduzioni, l'edizioni hanno giustificato la sua causa, ed estinto per fino il nome de' suoi impugnatori. (Andrea Rubbi)

Bibliografia

Altri progetti

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