Vaclav Fomič Nižinskij: differenze tra le versioni
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*L'essere umano è Dio. (p. 25) |
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*Ho capito che le persone sono tutte uguali. Dico spesso, ma non mi capiscono, che tutti hanno il naso, gli occhi, eccetera, e che perciò siamo uguali. Con ciò voglio dire che bisogna amare tutti. (p. 28) |
*Ho capito che le persone sono tutte uguali. Dico spesso, ma non mi capiscono, che tutti hanno il naso, gli occhi, eccetera, e che perciò siamo uguali. Con ciò voglio dire che bisogna amare tutti. (p. 28) |
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==Bibliografia== |
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Versione delle 19:08, 20 mag 2014
Vaclav Fomič Nižinskij (1890 - 1950), ballerino e coreografo ucraino.
Diari
- Ho detto molte volte che la carne è una cosa cattiva. Non mi capiscono. Loro pensano che la carne sia una cosa indispensabile. Vogliono sempre carne. Quando hanno finito di mangiare loro ridono. (p.14)
- Io voglio danzare perché lo sento, non perché mi stanno aspettando. (p.14)
- Io ho paura delle persone perché loro mi capiscono ma non mi sentono. Ho paura delle persone perché vogliono che io viva come loro. Vogliono che danzi cose allegre. Io non amo l'allegria. Io amo la vita. (p. 17)
- Ho promesso loro, agli aristocratici cioè, che avrei danzato, ma non lo farò, perché loro pensato di poter avere tutto. Non voglio dar loro i miei sentimenti, perché so che non mi capiranno. (pp. 18-19)
- So che tutti diranno «Nižinskij è impazzito», ma non m'importa, perché faccio già la parte del pazzo in casa mia. Lo penseranno tutti, ma non mi metteranno in manicomio perché danzo molto bene e do dei soldi a chiunque me ne chieda. La gente ama i tipi strambi. (p. 19)
- Io amo i pazzi perché so parlare con loro. Quando mio fratello era in manicomio, io lo amavo e lui mi sentiva. I suoi amici mi amavano. Avevo diciotto anni allora. Capivo la vita di un pazzo. Conosco la psicologia del pazzo. Io non li contraddico, perciò i pazzi mi amano. Mio fratello è morto in manicomio. Mia madre ha le ore contate. Ho paura che non la rivedrò più. Io le voglio bene, e perciò prego Dio di concederle una lunga vita. (p. 20)
- Ho paura per lei perché penso che il pensiero di capirmi possa disturbarla. (p. 21)
- Io amo tutti ma non sono amato. (p. 24)
- La natura è vita e la vita è natura. Io amo la natura. Io so cos'è la natura. Io capisco la natura perché la sento. E la natura sente me.
- L'essere umano è Dio. (p. 25)
- Ho capito che le persone sono tutte uguali. Dico spesso, ma non mi capiscono, che tutti hanno il naso, gli occhi, eccetera, e che perciò siamo uguali. Con ciò voglio dire che bisogna amare tutti. (p. 28)
Bibliografia
- Vaslav Nižinskij, Diari. Versione integrale, Adelphi, 2006.
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