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Claude Monet: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Claude Monet==
==Citazioni su Claude Monet==
*Io dico che quello dipingeva senza occhiali... (''[[Seinfeld (quinta stagione)|Seinfeld]]'')
*Io dico che quello dipingeva senza occhiali... (''[[Seinfeld (quinta stagione)|Seinfeld]]'')
*Lo scorso anno, in questo paese, ho spesso seguito [[Claude Monet]] in cerca di ‘impressioni’. Non era un pittore, in verità, ma un cacciatore. Andava, seguito dai bambini che portavano le sue tele, cinque o sei tele raffiguranti lo stesso motivo, in diverse ore del giorno e con diversi effetti di luce. Egli le riprendeva e le riponeva a turno, secondo i mutamenti del cielo. E il pittore, davanti al suo soggetto, restava in attesa del sole e delle ombre, fissando con poche pennellate il raggio che appariva o la nube che passava… E sprezzante del falso e dell’opportuno, li poggiava sulla tela con velocità … L’ho visto cogliere così un barbaglio di luce su una roccia bianca, e registrarlo con un fiotto di pennellate gialle che, stranamente, rendevano l’effetto improvviso e fuggevole di quel rapido e inafferrabile bagliore. Un’altra volta ha preso a piene mani uno scroscio d’acqua abbattutosi sul mare e lo ha gettato rapidamente sulla tela. Ed era proprio la pioggia che era riuscito a dipingere, nient’altro che della pioggia che velava le onde, le rocce e il cielo, appena distinguibili sotto quel diluvio. ([[Guy de Maupassant]])
*Lo scorso anno, in questo paese, ho spesso seguito Claude Monet in cerca di ‘impressioni’. Non era un pittore, in verità, ma un cacciatore. Andava, seguito dai bambini che portavano le sue tele, cinque o sei tele raffiguranti lo stesso motivo, in diverse ore del giorno e con diversi effetti di luce. Egli le riprendeva e le riponeva a turno, secondo i mutamenti del cielo. E il pittore, davanti al suo soggetto, restava in attesa del sole e delle ombre, fissando con poche pennellate il raggio che appariva o la nube che passava… E sprezzante del falso e dell’opportuno, li poggiava sulla tela con velocità … L’ho visto cogliere così un barbaglio di luce su una roccia bianca, e registrarlo con un fiotto di pennellate gialle che, stranamente, rendevano l’effetto improvviso e fuggevole di quel rapido e inafferrabile bagliore. Un’altra volta ha preso a piene mani uno scroscio d’acqua abbattutosi sul mare e lo ha gettato rapidamente sulla tela. Ed era proprio la pioggia che era riuscito a dipingere, nient’altro che della pioggia che velava le onde, le rocce e il cielo, appena distinguibili sotto quel diluvio. ([[Guy de Maupassant]])
*Monet eccelle anche nel sentire "il disegno della luce" se si può osare una tale espressione. ([[Camille Mauclair]])
*Monet eccelle anche nel sentire "il disegno della luce" se si può osare una tale espressione. ([[Camille Mauclair]])
*Monet ha dipinto anche quando era troppo cieco per trovare il cavalletto. (''[[White Collar (quinta stagione)|White Collar]]'')
*Monet ha dipinto anche quando era troppo cieco per trovare il cavalletto. (''[[White Collar (quinta stagione)|White Collar]]'')

Versione delle 01:31, 26 feb 2024

Claude Monet, autoritratto, 1886

Claude-Oscar Monet (1840-1926), pittore francese.

Citazioni di Claude Monet

  • Ho dipinto cose impossibili a vedersi, ma si diventa pazzi a fare cose simili.[1]
  • Ho iniziato cose impossibili da farsi: acqua con erbe ondeggianti nel fondo, uno spettacolo meraviglioso, ma da rendere pazzi a volerlo riprendere.[2]
  • Inseguo un sogno, voglio l'impossibile. Gli altri pittori dipingono un ponte, una casa, un battello. Dipingono il ponte, la casa, il battello e hanno finito. Io voglio dipingere l'aria nella quale si trovano il ponte, la casa, il battello. La bellezza dell'aria in cui sono, e questo non è altro che l'impossibile.[3]
  • [...] noi dipingiamo come l'uccello canta.[4]

Citazioni su Claude Monet

  • Io dico che quello dipingeva senza occhiali... (Seinfeld)
  • Lo scorso anno, in questo paese, ho spesso seguito Claude Monet in cerca di ‘impressioni’. Non era un pittore, in verità, ma un cacciatore. Andava, seguito dai bambini che portavano le sue tele, cinque o sei tele raffiguranti lo stesso motivo, in diverse ore del giorno e con diversi effetti di luce. Egli le riprendeva e le riponeva a turno, secondo i mutamenti del cielo. E il pittore, davanti al suo soggetto, restava in attesa del sole e delle ombre, fissando con poche pennellate il raggio che appariva o la nube che passava… E sprezzante del falso e dell’opportuno, li poggiava sulla tela con velocità … L’ho visto cogliere così un barbaglio di luce su una roccia bianca, e registrarlo con un fiotto di pennellate gialle che, stranamente, rendevano l’effetto improvviso e fuggevole di quel rapido e inafferrabile bagliore. Un’altra volta ha preso a piene mani uno scroscio d’acqua abbattutosi sul mare e lo ha gettato rapidamente sulla tela. Ed era proprio la pioggia che era riuscito a dipingere, nient’altro che della pioggia che velava le onde, le rocce e il cielo, appena distinguibili sotto quel diluvio. (Guy de Maupassant)
  • Monet eccelle anche nel sentire "il disegno della luce" se si può osare una tale espressione. (Camille Mauclair)
  • Monet ha dipinto anche quando era troppo cieco per trovare il cavalletto. (White Collar)

Note

  1. Citato in Bellonzi, p. 15.
  2. Dalla lettera a Gustave Geffroy del 2 giugno 1890, in Lettere da Giverny, Linea d'ombra, Conegliano, 2004, p. 67; citato in Giuliana Giulietti, Proust e Monet: i più begli occhi del XX secolo, Donzelli, Roma, 2011, p. 24, nota 1. ISBN 978-88-6036-585-9
  3. Dichiarazione di Monet riportata in Jean-Pierre Hoschedé, Claude Monnet, ce mal connu; citato in Giuliana Giulietti, Proust e Monet: i più begli occhi del XX secolo, p. 24, nota 1. ISBN
  4. Citato in Bellonzi, p. 7.

Bibliografia

  • Fortunato Bellonzi, Il disegno della luce, in Monet al Jeu de Paume, Istituto Geografico De Agostini, Novara, 1981.

Voci correlate

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