Suore serve dei poveri
Le Suore Serve dei Poveri, dette del Boccone del Povero, sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.d.P.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La congregazione fu fondata il 23 maggio 1880 a Palermo da Giacomo Cusmano per la gestione dell'opera del Boccone del Povero, iniziata dal sacerdote nel 1867: tra le prime sei suore della comunità era anche una sorella di Cusmano, Maria Vincenzina.[2]
La prima missione all'estero fu aperta nel 1934 in Messico.[3]
Le Serve dei Poveri ricevettero il pontificio decreto di lode il 12 dicembre 1912 e le loro costituzioni furono approvate definitivamente dalla Santa Sede il 30 giugno 1918.[2]
Il Carisma
[modifica | modifica wikitesto]Il carisma delle Suore Serve dei Poveri si basa sulla seguente regola:[4]
«Servire Gesù nel Povero, di qualsiasi età e condizione, in un "ministero di carità senza limiti", nello spirito della "posposizione" al "Povero-sacramento di Cristo", predicando la fede con la carità delle opere ed evangelizzando ricchi e poveri per mezzo del "boccone-amo di carità".»
Attività e diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Le Serve dei poveri si dedicano all'assistenza ad anziani, orfani e ammalati, all'educazione dell'infanzia bisognosa, alla catechesi parrocchiale e ad altre opere di carità.[2]
Sono presenti in Brasile, Camerun, Repubblica Democratica del Congo, Filippine, India, Italia, Messico, Romania, Stati Uniti d'America e Uganda;[5] la sede generalizia è in via dell'Imbrecciato a Roma.[1]
Alla fine del 2008 la congregazione contava 470 suore in 84 case.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su cusmano.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 191580952 |
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