Vai al contenuto

Luis Suárez (calciatore 1935)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Luis Suárez Miramontes)
Luis Suárez
Suárez in nazionale nel 1962
NazionalitàSpagna (bandiera) Spagna
Altezza176 cm
Peso71 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1º luglio 1973 - giocatore
16 ottobre 1995 - allenatore
Carriera
Giovanili
1952-1953Deportivo La Coruña
Squadre di club1
1953-1954Deportivo La Coruña17 (3)
1954-1955España Industrial8 (7)
1954-1961Barcellona122 (60)
1961-1970Inter257 (42)[1]
1970-1973Sampdoria63 (9)
Nazionale
1957-1972Spagna (bandiera) Spagna32 (14)
Carriera da allenatore
1973-1974GenoaGiovanili
1974-1975Inter
1975Cagliari
1977SPAL
1977-1978Como
1978-1979Deportivo La Coruña
1979-1980Spagna (bandiera) SpagnaVice
1980-1988Spagna (bandiera) Spagna U-21
1988-1991Spagna (bandiera) Spagna
1992Inter
1994Albacete
1995InterInterim
Palmarès
 Europei di calcio
OroSpagna 1964
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Luis Suárez Miramontes, detto Luisito (La Coruña, 2 maggio 1935Milano, 9 luglio 2023), è stato un calciatore e allenatore di calcio spagnolo, di ruolo centrocampista, campione d'Europa con la nazionale spagnola nel 1964.

Considerato uno dei migliori giocatori della sua generazione[2], ha esordito tra le file del Deportivo La Coruña per poi trasferirsi al Barcellona, dove ha vinto due edizioni del campionato spagnolo, della Coppa nazionale e della Coppa delle Fiere. Nel 1961 è approdato all'Inter, con la quale ha conquistato tre campionati italiani nonché due Coppe dei Campioni e altrettante Coppe Intercontinentali. Sotto la guida dell'allenatore argentino Helenio Herrera, che lo aveva già avuto alle sue dipendenze nel Barcellona, si è affermato nel contempo come uno dei migliori registi del panorama internazionale venendo annoverato ancora oggi tra i massimi interpreti del ruolo nella storia del calcio. Ha concluso la carriera nel 1973 giocando per la Sampdoria.

Con la maglia della nazionale spagnola ha collezionato 32 presenze e segnato 14 reti partecipando appunto alla vittoriosa edizione casalinga del campionato d'Europa 1964.

A livello individuale ha vinto il Pallone d'oro 1960, divenendo il primo spagnolo ad aggiudicarsi il prestigioso riconoscimento messo in palio da France Football (fatta eccezione per il naturalizzato Alfredo Di Stéfano).

È morto il 9 luglio 2023, all'età di 88 anni,[3][4][5] all'ospedale Niguarda Ca' Granda di Milano, dov'era ricoverato da tempo.[5][6]

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

Dapprima distintosi quale mezzala con una spiccata propensione al gol[7][8] – fatto che il calciatore era solito ricondurre, in via scaramantica, al rovesciarsi del vino a tavola –[9] fu successivamente arretrato in cabina di regia[10]: pur senza risentirne in termini realizzativi[11][12], affinò maggiormente la precisione in lanci utili ad innescare il contropiede.[10]

In ragione delle capacità balistiche venne soprannominato Architetto.[10]

Suárez con la maglia dell'Inter a metà degli anni 1960

All'età di 15 anni lesse su un giornale che il Deportivo La Coruña stava cercando dei ragazzi da inserire nel vivaio:[13] superato il provino, esordì a livello professionistico nel 1953.[10]

L'anno dopo si trasferì al Barcellona,[10] fortemente voluto[13] dall'allenatore Helenio Herrera.[14] In maglia catalana si aggiudicò tra l'altro la Coppa delle Fiere nel 1958 e 1960.[10] Sempre nel 1960 fu eletto Pallone d'oro, riconoscimento riservato al miglior calciatore europeo dell'anno.[10] Lo stesso Herrera[15], una volta accasatosi all'Inter, ne richiese espressamente l'ingaggio da parte dei nerazzurri nell'estate 1961[16]: la cifra sborsata dalla società milanese, vicina ai 300 milioni di lire, permise ai blaugrana di costruire un nuovo anello al Camp Nou.[10]

Nel corso della seconda annata a Milano – dopo una stagione d'esordio caratterizzata dalla rete all'Atalanta al debutto[17], nonché da un infortunio al menisco apparso più grave dell'effettiva entità –[18] il Mago ne ridefinì la posizione in campo[10], facendone il pilastro della mediana[19]: smessi i panni d'incursore, Suárez divenne in breve tempo faro del centrocampo nella Grande Inter.[19] Con la squadra meneghina vinse 3 scudetti oltre a 2 Coppe Campioni e altrettante Coppe Intercontinentali[10]; la formazione nerazzurra perse invece il campionato 1963-64 nello spareggio con il Bologna[20], oltre alla finale di Coppa Campioni 1966-67 contro il Celtic in cui lo spagnolo fu rimpiazzato da Bicicli per infortunio.[19]

Suárez (a destra) alla Sampdoria nella stagione 1971-1972, assieme a Roberto Casone e al tecnico Heriberto Herrera.

Concluse la carriera con un triennio alla Sampdoria, raggiungendo dal 1971 al 1973 l'obiettivo della salvezza con i liguri.[21]

Nazionale spagnolo dal 1957 al 1972, partecipò ai Mondiali 1962 e 1966 vincendo inoltre l'Europeo 1964.[22]

Dopo il ritiro dall'attività agonistica, intraprese la strada di allenatore guidando nel 1973-74 il settore giovanile del Genoa[23]: l'anno seguente rimpiazzò Masiero (suo compagno di squadra in nerazzurro dal 1961 al 1963) proprio sulla panchina dell'Inter, chiudendo tuttavia il campionato 1974-75 con un deludente nono posto.[24]

Al timone dell'Under-21 iberica conseguì il miglior risultato in qualità di tecnico, aggiudicandosi il campionato europeo di categoria nel 1986 ai rigori contro i pari età italiani.[25] Da selezionatore della rappresentativa maggiore guidò invece le Furie Rosse ai Mondiali 1990[26], terminati con l'eliminazione contro la Jugoslavia negli ottavi di finale.[27]

Dal gennaio al maggio 1992 assunse nuovamente la conduzione dell'Inter[28], rilevando il dimissionario Orrico[29]: alla seconda parentesi sulla panchina dei meneghini è legata la vicenda di Desideri[30], posto fuori rosa per aver insultato l'allenatore iberico dopo un gol segnato al Napoli.[31] La squadra terminò il campionato all'ottavo posto, con conseguente esclusione dalle coppe continentali.[32]

Entrato nei quadri dirigenziali della Beneamata a seguito dell'insediamento di Massimo Moratti alla presidenza nel febbraio 1995[33], nell'autunno del medesimo anno sedette pro tempore in panchina per rilevare l'esonerato Ottavio Bianchi in attesa dell'ufficialità di Roy Hodgson.[34]

Presenze e reti nei club

[modifica | modifica wikitesto]
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1953-1954 Spagna (bandiera) Deportivo La Coruña PD 17 3 CG 0 0 - - - - - - 17 3
1953-1954 Spagna (bandiera) España Industrial SD 8 7 CG 0 0 - - - - - - 8 7
1953-1954 Spagna (bandiera) Barcellona PD 0 0 CG 7 0 - - - - - - 7 0
1954-1955 PD 6 3 CG 1 1 - - - - - - 7 4
1955-1956 PD 17 5 CG 2 0 - - - - - - 19 5
1956-1957 PD 21 13 CG 2 0 - - - - - - 23 13
1957-1958 PD 12 2 CG 6 5 CF 2 2 - - - 20 9
1958-1959 PD 26 14 CG 9 6 CF 1 0 - - - 36 20
1959-1960 PD 23 13 CG 2 0 CF+CC 4+7 0+1 - - - 36 14
1960-1961 PD 17 10 CG 0 0 CF+CC 2+9 1+4 - - - 28 15
Totale Barcelona 122 60 29 12 25 8 0 0 176 80
1961-1962 Italia (bandiera) Inter A 27 11 CI 0 0 CF 5 4 - - - 32 15
1962-1963 A 29 8 CI 1 0 - - - - - - 30 8
1963-1964 A 26+1[35] 3+0 CI 0 0 CC 9 1 - - - 36 4
1964-1965 A 29 8 CI 3 1 CC 9 2 CInt 3 0 44 11
1965-1966 A 27 5 CI 2 0 CC 7 0 CInt 2 0 38 5
1966-1967 A 32 3 CI 2 1 CC 9 1 - - - 43 5
1967-1968 A 29 2 CI 9 1 - - - - - - 38 3
1968-1969 A 29 1 CI 0 0 - - - - - - 29 1
1969-1970 A 28 1 CI 5 1 CF 10 1 - - - 43 3
Totale Inter 256+1 42 22 4 49 9 5 0 333 55
1970-1971 Italia (bandiera) Sampdoria A 28 5 CI 3 2 - - - - - - 31 7
1971-1972 A 27 4 CI 4 1 - - - - - - 31 5
1972-1973 A 8 0 CI 3 1 - - - - - - 11 1
Totale Sampdoria 63 9 10 4 - - - - 73 13
Totale carriera 466+1 121 61 20 74 17 5 0 627 158

Cronologia presenze e reti in nazionale

[modifica | modifica wikitesto]
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Spagna
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
30-1-1957 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 5 – 1 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole -
10-3-1957 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 2 – 2 Svizzera (bandiera) Svizzera Qual. Mondiali 1958 1
10-3-1957 Bruxelles Belgio Belgio (bandiera) 0 – 5 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole 2
8-5-1957 Glasgow Scozia Scozia (bandiera) 4 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1958 1
6-11-1957 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 5 – 1 Turchia (bandiera) Turchia Amichevole -
24-11-1957 Losanna Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 4 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1958 -
13-3-1958 Parigi Francia Francia (bandiera) 2 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole 1
19-3-1958 Francoforte sul Meno Germania Ovest Germania Ovest (bandiera) 2 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
15-10-1958 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 6 – 2 Irlanda del Nord (bandiera) Irlanda del Nord Amichevole 1
28-2-1959 Roma Italia Italia (bandiera) 1 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
28-6-1959 Katowice Polonia Polonia (bandiera) 2 – 4 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Euro 1960 2
12-10-1959 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 3 – 0 Polonia (bandiera) Polonia Qual. Euro 1960 -
22-11-1959 Valencia Spagna Spagna (bandiera) 6 – 3 Austria (bandiera) Austria Amichevole 2
17-12-1959 Parigi Francia Francia (bandiera) 4 – 3 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole 1
13-3-1960 Barcellona Spagna Spagna (bandiera) 3 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
10-7-1960 Lima Perù Perù (bandiera) 1 – 3 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole 2
14-7-1960 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 0 – 4 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
17-7-1960 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 1 – 4 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
24-7-1960 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 2 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
26-10-1960 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 4 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole 1 cap.
30-10-1960 Vienna Austria Austria (bandiera) 3 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole -
19-4-1961 Cardiff Galles Galles (bandiera) 1 – 2 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Mondiali 1962 -
31-5-1962 Viña del Mar Cecoslovacchia Cecoslovacchia (bandiera) 1 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Mondiali 1962 - 1º turno -
3-6-1962 Viña del Mar Spagna Spagna (bandiera) 1 – 0 Messico (bandiera) Messico Mondiali 1962 - 1º turno -
30-10-1963 Belfast Irlanda del Nord Irlanda del Nord (bandiera) 0 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Qual. Euro 1964 -
17-6-1964 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 2 – 1 Ungheria (bandiera) Ungheria Euro 1964 - Semifinale -
21-6-1964 Madrid Spagna Spagna (bandiera) 2 – 1 Unione Sovietica (bandiera) Unione Sovietica Euro 1964 - Finale - [36]
27-10-1965 Siviglia Spagna Spagna (bandiera) 4 – 1 Irlanda (bandiera) Irlanda Qual. Mondiali 1966 -
10-11-1965 Parigi Spagna Spagna (bandiera) 1 – 0 Irlanda (bandiera) Irlanda Qual. Mondiali 1966 -
13-7-1966 Birmingham Argentina Argentina (bandiera) 2 – 1 Spagna (bandiera) Spagna Mondiali 1966 - 1º turno -
15-7-1966 Sheffield Spagna Spagna (bandiera) 2 – 1 Svizzera (bandiera) Svizzera Mondiali 1966 - 1º turno -
12-4-1972 Salonicco Grecia Grecia (bandiera) 0 – 0 Spagna (bandiera) Spagna Amichevole - cap.
Totale Presenze 32 Reti 14

Statistiche da allenatore

[modifica | modifica wikitesto]
Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
1974-1975 Italia (bandiera) Inter A 30 10 10 10 CI 10 5 2 3 CU 4 1 2 1 - - - - - 44 16 14 14 36,36
ago.-nov. 1975 Italia (bandiera) Cagliari A 8 0 3 5 CI 4 0 2 2 - - - - - - - - - - 12 0 5 7 &&0,00
feb.-giu. 1977 Italia (bandiera) SPAL B 18 4 10 4 CI 6 0 1 5 - - - - - - - - - - 24 4 11 9 16,67
1977-1978 Italia (bandiera) Como B 11 3 4 4 - - - - - - - - - - - - - - - 11 3 4 4 27,27
1978-1979 Spagna (bandiera) Deportivo SD 28 11 7 10 CR 3 1 2 0 - - - - - - - - - - 31 12 9 10 38,71
gen.-mag. 1992 Italia (bandiera) Inter A 17 4 9 4 CI 2 0 0 2 - - - - - - - - - - 19 4 9 6 21,05
set. 1994 Spagna (bandiera) Albacete PD 1 0 1 0 - - - - - - - - - - - - - - - 1 0 1 0 &&0,00
set.-ott. 1995 Italia (bandiera) Inter A 2 1 1 0 - - - - - CU 1 0 0 1 - - - - - 3 1 1 1 33,33
Totale Inter 49 15 20 14 12 5 2 5 5 1 2 2 - - - - 66 21 24 21 31,82
Totale carriera 115 33 45 37 25 6 7 12 5 1 2 2 - - - - 145 40 54 51 27,59
  1. ^ 258 (42) includendo lo spareggio del campionato 1963-64.
  2. ^ Carlo Felice Chiesa, We Are the Champions - I 150 fuoriclasse che hanno fatto la storia del calcio, in Calcio 2000, n. 26, Milano, gennaio 2000, p. 57.
  3. ^ (ES) Muere Luis Suárez, el primer Balón de Oro español, su as.com, 9 luglio 2023.
  4. ^ È morto Luisito Suarez, stella della Grande Inter, su sport.sky.it, 9 luglio 2023.
  5. ^ a b Nicola Cecere, Ciao Luisito. Si è spento a 88 anni Suarez, il regista della Grande Inter, su gazzetta.it, 9 luglio 2023.
  6. ^ Inter in lutto, è morto Luisito Suarez, su lapresse.it, 9 luglio 2023.
  7. ^ Suarez decide Inter-Colonia: 2-0, in La Stampa, 12 ottobre 1961, p. 8.
  8. ^ Gigi Boccaccini, A San Siro l'Inter di Moratti travolge il Genoa per 6 a 0, in Stampa Sera, 11 marzo 1963, p. 7.
  9. ^ Claudio De Carli, Luis Suarez, un campione anche tra le righe, su ilgiornale.it, 3 maggio 2006.
  10. ^ a b c d e f g h i j Suarez: l'architetto di Barcellona poi all'Inter di Herrera, su gazzetta.it, 17 dicembre 2007.
  11. ^ Gianni Pignata, In mezz'ora i sampdoriani travolti dai neroazzurri, in Stampa Sera, 2 marzo 1964, p. 9.
  12. ^ Leo Cattini, Il Cagliari sciupa troppe occasioni contro i nerazzurri a S. Siro: 0-3, in Stampa Sera, 8 marzo 1965, p. 7.
  13. ^ a b Galasso, La prima era Moratti e la Grande Inter, pp. 87-88.
  14. ^ Luca Fazzo, Suarez: "La mia Inter con Herrera e Prisco", in la Repubblica, 13 dicembre 2002, p. 13.
  15. ^ Luca Curino, Germano Bovolenta, Giorgio Lo Giudice e Dan Peterson, Ricordi di Grande Inter, in La Gazzetta dello Sport, 11 novembre 1997.
  16. ^ 70 anni sotto il segno di Luis Suarez, su inter.it, 2 maggio 2005. URL consultato il 1º agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2021).
  17. ^ Leo Cattini, Brillante esordio dell'Inter che travolge l'Atalanta: 6-0, in Stampa Sera, 28 agosto 1961, p. 5.
  18. ^ Leo Cattini, L'Inter, malgrado un infortunio a Suarez elimina il Colonia dalla Coppa delle Fiere, in La Stampa, 26 ottobre 1961, p. 8.
  19. ^ a b c Claudio Gregori, "Taca la bala", in La Gazzetta dello Sport, 14 novembre 1997.
  20. ^ Lo spareggio scudetto raccontato da Gianni Brera, su repubblica.it, 13 febbraio 2009.
  21. ^ Giorgio Bidone, La Samp su rigore con Suarez, Mazzola pareggia per l'Inter, in La Stampa, 31 agosto 1972, p. 16.
  22. ^ Gaetano De Stefano, Suarez carica la Spagna, su gazzetta.it, 29 giugno 2008.
  23. ^ Luisito Suarez, il grande allenatore mancato che ha attaccato Sarri: «Non rispetta Simeone», su ilnapolista.it, 11 maggio 2016.
  24. ^ Giulio Accatino, Il Napoli non ha rubato contro i nerazzurri (3-2), in Stampa Sera, 28 aprile 1975, p. 12.
  25. ^ Fabrizio Bocca, Matteoli distrutto, in la Repubblica, 30 ottobre 1986, p. 20.
  26. ^ G.B., Michel, tre stoccate da matador alla Corea, in Stampa Sera, 18 giugno 1990, p. 9.
  27. ^ Curzio Maltese, Stojkovic come Maradona, la Spagna è ko, in La Stampa, 27 giugno 1990, p. 33.
  28. ^ Suarez, l'Inter torna al passato, in la Repubblica, 21 gennaio 1992, p. 25.
  29. ^ Mario Orfeo, Che ambiente, povero Suarez, in la Repubblica, 15 marzo 1992, p. 43.
  30. ^ Calcio: Inter - Desideri fuori rosa e multato, in Adnkronos, 16 marzo 1992.
  31. ^ Fabrizio Bocca, L'Inter sospende Desideri, in la Repubblica, 17 marzo 1992, p. 28.
  32. ^ Franco Badolato, L'Inter scatena la furia dei suoi tifosi, in Stampa Sera, 11 maggio 1992, p. 8.
  33. ^ Gianni Piva, Vecchia Inter con Moratti, in la Repubblica, 21 febbraio 1995, p. 26.
  34. ^ Franco Badolato, L'Inter ringrazia l'Opera Pia Torino, in La Stampa, 2 ottobre 1995, p. 29.
  35. ^ Spareggio per lo scudetto.
  36. ^ 1º titolo europeo
  • Vito Galasso, Il romanzo della Grande Inter. Dal 1908 a oggi la storia del mito nerazzurro, Roma, Newton & Compton, 2016, ISBN 978-88-541-9542-4.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN710144783070322184447 · ISNI (EN0000 0004 5795 3857 · LCCN (ENn2015069234 · GND (DE1280669551 · BNE (ESXX1360815 (data)