Don't Dream It's Over

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Don't Dream It's Over
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaCrowded House
Pubblicazione20 ottobre 1986
Durata3:55
Album di provenienzaCrowded House
GenerePop rock
EtichettaCapitol Records
ProduttoreMitchell Froom
Registrazione1986
Formati45 giri
Certificazioni
Dischi d'oroDanimarca (bandiera) Danimarca[1]
(vendite: 45 000+)
Dischi di platinoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[2]
(vendite: 600 000+)
Crowded House - cronologia
Singolo precedente
Now We're Getting Somewhere
(1986)
Singolo successivo
Something so Strong
(1987)

Don't Dream It's Over è un singolo del gruppo musicale neo zelandese Crowded House, pubblicato il 20 ottobre 1986 come quarto estratto dal primo album in studio Crowded House.[3]

Il brano è stato scritto da Neil Finn.

Nel maggio 2001 la APRA, l'associazione per i diritti d'autore degli interpreti dell'australasia ha celebrato il proprio 75º anniversario, nominando le trenta migliori canzoni australiane di tutti i tempi, decise da un sondaggio. Don't Dream It's Over è stata classificata al settimo posto.[4]

Don't Dream It's Over è stata l'ultima canzone con cui i Crowded House si sono congedati dal pubblico durante il concerto "Farewell To The World" negli ultimi anni novanta, prima della reunion del 2007.

Video musicale

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Il video fece guadagnare al gruppo un MTV Video Music Award nella categoria "miglior nuovo artista" nel 1987. Dopo lo scioglimento del gruppo nel 1996, il singolo rientrò in classifica nel Regno Unito, raggiungendo la posizione numero 25, quindi due posti più in alto rispetto al 1987.

Successo commerciale

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Don't Dream It's Over raggiunse la posizione numero 27 nel Regno Unito, la numero 8 in Australia, la numero 6 in Norvegia, la numero 2 negli Stati Uniti, e la numero 1 in Canada. Di fatto Don't Dream It's Over è l'unico singolo dei Crowded House ad essere arrivato in vetta ad una classifica.

7" Single
  1. Don't Dream It's Over – 4:03
  2. That's What I Call Love – 4:22
12 Single
  1. Don't Dream It's Over (Extended version) – 6:10
  2. Don't Dream It's Over – 4:03
  3. That's What I Call Love – 4:22

Di Don't Dream It's Over sono state registrate numerose cover, fra cui quella dei Less Stress del 1990, di Paul Young del 1991, dei Classified e dei Sixpence None the Richer, entrambe del 2003, di Howie Day del 2005, di Diana Krall del 2014, inserita nel suo album Wallflower e dei The Head and the Heart del 2017.

In Italia, il brano rimase relativamente sconosciuto per molto tempo. Il singolo dei Crowded House infatti non era riuscito ad andare oltre la sessantasettesima posizione. Tuttavia nel 1991 Antonello Venditti ne interpretò un adattamento in lingua italiana dal titolo Alta marea, ispirata dal Monte Argentario[5][6] e registrata per l'album Benvenuti in paradiso, che rimane a tutt'oggi uno dei suoi brani più ricordati. Il video della canzone reinterpretata da Antonello Venditti è stato girato a Los Angeles diretto da Stefano Salvati, e vi appare anche una giovanissima Angelina Jolie, appena sedicenne.

Glee ha registrato una cover di Don't Dream It's Over andata in onda nell'episodio 4x09 Swan Song.

Patrizio Buanne canta Alta marea nel 2005 inserendo la cover nel suo album The Italian.

Le cantanti Miley Cyrus e Ariana Grande hanno eseguito il brano nel maggio 2015, nel corso delle Backyard Sessions per il lancio della Happy Hippie Foundation. Hanno riproposto il brano anche nel 2017 durante il concerto a Manchester "One Love Manchester" voluto da Ariana Grande per sostenere le persone colpite dall'attentato terroristico avvenuto poche settimane prima durante il concerto di quest'ultima.

Il trio jazz statunitense The Bad Plus ne ha interpretato una versione nel disco del 2016 It's Hard.

Nella cultura di massa

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La canzone fa parte della colonna sonora dell'adattamento televisivo del 1994 del romanzo L'ombra dello scorpione di Stephen King. La canzone è inoltre inserita nel secondo episodio della quarta serie del telefilm Medium.

Le serie televisive per adolescenti, Degrassi: The Next Generation e One Tree Hill e la serie Grey's Anatomy hanno tutte utilizzato il nome del brano per il titolo di un episodio.

Il brano compare anche nel settimo episodio della serie giapponese netflix Il regista nudo e una cover della cantautrice Liv Dawson chiude il sedicesimo episodio della seconda stagione della serie How I Met Your Father.

Nella serie TV di Netflix Monsters - La storia di Lyle ed Erik Menendez, il brano da’ il titolo al sesto episodio e lo si può ascoltare come colonna sonora in due scene della puntata stessa.

  1. ^ (DA) Don't Dream It's Over, su IFPI Danmark. URL consultato il 9 febbraio 2022.
  2. ^ (EN) Don't Dream It's Over, su British Phonographic Industry. URL consultato il 27 gennaio 2023.
  3. ^ Bailey, Marck; Comprehensive discography (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2006). of Crowded House including track listings for all albums and singles. Released 28 marzo, 1995. Retrieved 5 luglio, 2007.
  4. ^ The final list: APRA'S Ten best Australian Songs, su apra.com.au, APRA, 28 maggio 2001. URL consultato l'8 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2008).
  5. ^ Articolo Il Messaggero, su ilmessaggero.it. URL consultato il 21 agosto 2020.
  6. ^ La meglio gioventù di Venditti in vacanza senza fissa dimora, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 21 agosto 2020.

Collegamenti esterni

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