Vai al contenuto

Michel Preud'homme

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Michel Preud'homme
Preud'homme allenatore del Twente nel 2011
NazionalitàBelgio (bandiera) Belgio
Altezza183 cm
Peso78 kg
Calcio
Ruolovice Presidente (ex portiere)
Termine carriera1º luglio 1999 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1977-1986Standard Liegi240 (-?)
1986-1994Malines263 (-?)
1994-1999Benfica146 (-?)
Nazionale
1979-1995Belgio (bandiera) Belgio53 (-45)
Carriera da allenatore
2000-2002Standard Liegi
2006-2008Standard Liegi
2008-2010Gent
2010-2011Twente
2011-2013Al-Shabab
2013-2017Club Bruges
2018-2020Standard Liegi
Palmarès
 Europei di calcio
ArgentoItalia 1980
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate all'8 giugno 2020

Michel Preud'homme (Ougrée, 24 gennaio 1959) è un allenatore di calcio ed ex calciatore belga, di ruolo portiere.

Considerato uno dei portieri più forti di sempre[1][2][3][4], è stato il primo vincitore del Premio Jašin come migliore portiere del mondiale del 1994.[4]

Ha giocato un totale di 650 partite tra prima divisione belga e portoghese, riuscendo a vincere anche una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa europea con il Mechelen. Ha inoltre vinto tre titoli belgi ed una Coppa di Portogallo[5], intraprendendo poi la carriera di allenatore.

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

Portiere agile,[6] reattivo ed elegante negli interventi,[7] risultava spesso decisivo per le sorti della propria squadra.[8] Preciso nei rilanci,[9] sapeva farsi valere anche nelle uscite.[7]

Partito come terzo portiere (il primo è Christian Piot) nello Standard Liegi nella stagione 1977-1978, gioca a causa dell'indisponibilità dei primi due, e si ritrova presto titolare[10]. Con les Rouches vince la Coupe de Belgique nel 1981, due Supercoppe, e disputa anche la finale della Coppa delle Coppe 1981-1982, persa contro il Barcellona. Conquista anche due titoli (nel 1982 e nel 1983), il primo dei quali macchiato però dalla scoperta di uno scandalo nel 1984; questo gli costa sei mesi di squalifica[11].

Scavalcato nelle gerarchie da Gilbert Bodart, nel 1986 si trasferisce al Mechelen. Qui vince la Coppa delle Coppe 1987-1988 e la Supercoppa UEFA 1988, ed un altro titolo nel 1989; nella successiva Coppa dei Campioni sfodera una prestazione da leggenda, quella nei quarti di finale contro il Milan[5] poi campione, che ha la meglio solo ai tempi supplementari. A livello personale viene nominato calciatore belga dell'anno nel 1987 e nel 1989, mentre nel 1994 è eletto miglior portiere dell'anno IFFHS[3].

Gioca infine, dal 1994 al 1999 nel Benfica, con cui conquista la Taça de Portugal nel 1996. Proprio in questo anno è vicino all'approdo al Real Madrid: voluto dal nuovo tecnico Fabio Capello il trasferimento non trova concretizzazione, in quanto il club lusitano non riesce ad ingaggiare un valido sostituto[12].

All'età di vent'anni gioca la prima gara con la nazionale maggiore belga il 2 maggio 1979 contro l'Austria[13]: la partita è valida per le qualificazioni al campionato europeo del 1980, al quale Preud'homme partecipa, senza mai scendere in campo (il titolare è, infatti, Jean-Marie Pfaff); si laurea comunque vice-campione continentale. Dopo altre due gare eliminatorie in vista del mondiale del 1982, al quale non partecipa, torna in nazionale solo in occasione del mondiale del 1990, che disputa da titolare; singolare è in questo periodo la sua richiesta, presentata alla FIFA e al Comitato organizzatore, di poter indossare occhiali da sole per proteggere gli occhi durante le partite pomeridiane. Tale domanda, in un primo momento presa in considerazione dagli organismi competenti, viene successivamente respinta[11]. Titolare anche al mondiale del 1994, dove ottiene il Trofeo Jašin come migliore portiere della competizione[4], termina a fine anno la militanza nella squadra nazionale.

Preud'homme con la Coppa del Belgio 2009-2010 vinta alla guida del Gent

Debutta in panchina nel 2000, allenando la squadra dove aveva cominciato a giocare, lo Standard Liegi. Lascia il club dopo due stagioni, ritornandovi nel 2006 per altre due, la seconda delle quali si conclude con il titolo; questo manca al club dal 1983 (era stato conquistato sul campo dallo stesso Preud'homme). Passa poi al Gent, con cui conquista la Coppa del Belgio 2009-2010, prima di sedersi sulla panchina del Twente fresco campione d'Olanda. Qui vince la Supercoppa d'Olanda contro l'Ajax e l'8 maggio 2011 la Coppa d'Olanda, ottenuta sempre contro i Lancieri. Il 13 giugno dello stesso anno si dimette dal club, e si trasferisce all'Al Shabab[14]: in Arabia Saudita vince il campionato 2012. Il 20 settembre 2013 torna in Patria diventando il nuovo allenatore del Club Brugge, che riporta a vincere il titolo nella stagione 2015-2016. Lascia l'incarico il 22 maggio 2017, dopo aver vinto un campionato, una coppa nazionale e una supercoppa nazionale.[15]

Statistiche da allenatore

[modifica | modifica wikitesto]

Statistiche aggiornate al 30 maggio 2020. In grassetto le competizioni vinte.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale % Vittorie
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2000-2001 Belgio (bandiera) Standard Liegi D1 20 7 9 4 CB 2 0 1 1 Int - - - - - - - - - 22 7 10 5 31,82
2001-2002 D1 34 15 12 7 CB 1 0 0 1 CU 6 3 1 2 - - - - - 41 18 13 10 43,90
2006-2007 D1 30 19 5 6 CB 7 6 0 1 CU 2 0 0 2 - - - - - 39 25 5 9 64,10
2007-2008 D1 34 22 11 1 CB 6 3 1 2 CU 4 2 1 1 - - - - - 44 27 13 4 61,36
2008-2009 Belgio (bandiera) Gent PL 34 17 8 9 CB 4 3 0 1 CU 2 1 0 1 - - - - - 40 21 8 11 52,50
2009-2010 PL 38 18 11 9 CB 7 6 1 0 UEL 4 1 0 3 - - - - - 49 25 12 12 51,02
Totale Gent 72 35 19 18 11 9 1 1 6 2 0 4 - - - - 89 46 20 23 51,69
2010-2011 Paesi Bassi (bandiera) Twente ED 34 21 8 5 CO 6 4 2 0 UCL+UEL 6+6 1+2 3+1 2+3 SO 1 1 0 0 53 29 14 10 54,72
2011-2012 Arabia Saudita (bandiera) Al-Shabab SPL 26 19 7 0 KCC+CCP 2+2 0+1 0+0 2+1 - - - - - - - - - - 30 20 7 3 66,67
2012-2013 SPL 26 17 5 4 KCC+CCP 5+1 3+1 0+0 2+1 AFC 10 6 3 1 - - - - - 42 26 8 8 61,90
2013-2014 SPL 3 2 0 1 CC+CdP 0 0 0 0 AFC 0 0 0 0 - - - - - 3 2 0 1 66,67
Totale Al-Shabab 55 38 12 5 10 4 0 6 10 6 3 1 - - - - 75 48 15 12 64,00
2013-2014 Belgio (bandiera) Club Bruges D1 33 19 5 9 CB 2 1 0 1 UEL - - - - - - - - - 35 20 5 10 57,14
2014-2015 D1 40 22 11 7 CB 7 6 1 0 UEL 16 11 4 1 - - - - - 63 39 16 8 61,90
2015-2016 D1 40 28 2 10 CB 6 4 0 2 UCL+UEL 4+6 1+1 0+2 3+3 SB 1 0 0 1 57 34 4 19 59,65
2016-2017 D1 40 22 8 10 CB 2 1 0 1 UCL 6 0 0 6 SB 1 1 0 0 49 24 8 17 48,98
Totale Club Bruges 153 91 26 36 17 12 1 4 32 13 6 13 2 1 0 1 204 117 33 54 57,35
2018-2019 Belgio (bandiera) Standard Liegi D1 40 19 9 12 CB 1 0 0 1 UCL+UEL 2+6 0+3 1+1 1+2 SB 1 0 0 1 50 22 11 17 44,00
2019-2020 D1 29 14 7 8 CB 3 2 0 1 UEL 6 2 2 2 - - - - - 38 18 9 11 47,37
Totale Standard Liegi 187 96 53 38 31 20 3 8 32 12 6 14 1 0 0 1 251 128 62 61 51,00
Totale carriera 501 281 118 102 75 49 7 19 92 36 19 37 4 2 0 2 672 368 144 160 54,76
Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Standard Liegi: 1980-1981
Malines: 1986-1987
Standard Liegi: 1981, 1983
Standard Liegi: 1981-1982, 1982-1983
Malines: 1988-1989
Benfica: 1995-1996
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Malines: 1987-1988
Malines: 1988
1987, 1989
Stati Uniti 1994
1994
  1. ^ Rossano Donnini, Guerin Sportivo, novembre 2013.
  2. ^ (EN) Karel Stokkermans, IFFHS' Century Elections - Europe - Keeper of the Century, su rsssf.com, 30 gennaio 2000.
  3. ^ a b (EN) José Luis Pierrend, IFFHS' World's Best Goalkeeper of the Year 1994, su rsssf.com, 25 gennaio 2000.
  4. ^ a b c Michel Preud'homme, su it.uefa.com, 21 ottobre 2016.
  5. ^ a b Michel Preud'homme, su shotsport.it. URL consultato il 20 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  6. ^ Mondiali, -1: da Yashin a Buffon, i portieri nella storia, su sport.sky.it, 2 giugno 2014. URL consultato il 7 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2014).
  7. ^ a b Lucio Iaccarino, Michel Preud’homme, su storiedisport.it.
  8. ^ (EN) Grahame L. Jones, Preud'Homme Had the Feeling, so Dutch Get Burned, in Los Angeles Times, 26 giugno 1994.
  9. ^ Gian Paolo Ormezzano, Grande capo Zenga, numero 1 non prenderle, in La Stampa, 22 giugno 1990, p. 30.
  10. ^ Michel Preud’homme: tra industrie siderurgiche e miracoli dell’Alfama, su zonacesarini.net. URL consultato il 31 marzo 2017.
  11. ^ a b Preud’homme, in volo con gli occhiali da sole, su tuttocalcioestero.it. URL consultato il 31 marzo 2017.
  12. ^ Preud'homme: "Fui vicino al Real". Affare sfumato a 'causa' di Chilavert, su tuttomercatoweb.com. URL consultato il 1º aprile 2017.
  13. ^ (EN) Michel Preud'homme - International Appearances, su rsssf.com. URL consultato il 31 marzo 2017.
  14. ^ Andrea Lolli, UFFICIALE: Twente, Preud'homme lascia, su tuttomercatoweb.com, 13 giugno 2011.
  15. ^ UFFICIALE: Brugge, Preud'Homme non è più l'allenatore tuttomercatoweb.com

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN198016850 · ISNI (EN0000 0003 5773 8375