Palazzo Berengo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 3 lug 2023 alle 22:51 di Marmolada48 (discussione | contributi) (aggiunte date sezione "uso" del template)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Palazzo Berengo
Localizzazione
StatoRep. Centrafricana (bandiera) Rep. Centrafricana
PrefetturaPrefettura di Lobaye
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Inaugurazione1976
UsoCivile (1976-1979)
Militare (2018-oggi)

Il Palazzo Berengo è un insieme di edifici residenziali e agricoli scelti dall'imperatore Bokassa I per essere il centro del potere dell'Impero Centrafricano dal 1976 fino alla sua caduta nel settembre 1979. Si trova vicino al suo villaggio natale, Bobangui, nella Repubblica Centroafricana, a 65 chilometri dalla capitale Bangui.

Dal 2018 la località è usata dal Gruppo Wagner come base militare e di addestramento.[1][2][3]

Il 4 dicembre 1977 il palazzo Berengo divenne residenza ufficiale dell'imperatore Jean-Bédel Bokassa.[4] L'Imperatore ci costruì un aeroporto, residenze separate per sé e per sua moglie, l'Imperatrice Caterina, appartamenti individuali per i suoi consiglieri e alloggi per i ministri.[5] Il 20 settembre 1979 le forze francesi presero Berengo durante l'operazione Barracuda. Dopo la sua morte Bokassa fu sepolto nella località.[6]

All'interno degli avvenimento della guerra civile nel paese, il 2 aprile 2013 circa 2.000 miliziani Séléka entrarono nel Palazzo Berengo.[7] Successivamente, nel dicembre 2013 tutti gli ufficiali e gli istruttori furuno i costretti a fuggire a causa dell'offensiva anti-balaka.[7] Da quanto riportato da alcune fonti locali, alcune centinaia di combattenti cristiani Séléka furono assediati nella residenza e costretti a cacciare per procurarsi il cibo.[8] Alla fine furono portati a Bangui dal generale anti-balaka Alfred Yekatom.[9]

A partire dai primi mesi del 2018 la base è stata iniziata ad essere utilizzata da "istruttori russi" (5 militari e 170 civili), di fatto membri del Gruppo Wagner.[1][10] I così definiti istruttori russi hanno iniziato ad addestrare i soldati forze armate centroafricane (FACA) nella base.[1] In un rapporto del luglio 2018, le Nazione Unite hanno confermato come la base sia stata utilizzata da istruttori russi per formare 200 soldati delle forze armate centroafricane e guardie presidenziali (dati al 31 marzo 2018).[10] Al giugno 2020 gli istruttori russi nella base di Berengo (ma anche in altre strutture nel paese) hanno formato 2,236 soldati delle forze armate centroafricane.[11]

Nel frattempo la famiglia di Bokassa continua a rivendicare la proprietà del palazzo.[12]

  1. ^ a b c (EN) Center for Strategic & International Studies, Moscow’s Mercenary Wars: The Expansion of Russian Private Military Companies, su Moscow’s Mercenary Wars: The Expansion of Russian Private Military Companies, Settembre 2020. URL consultato il 27 giugno 2023.
  2. ^ (EN) Ruslan Leviev, Russian presence in the Central African Republic – Conflict Intelligence Team, su citeam.org, 23 aprile 2018. URL consultato il 27 giugno 2023.
  3. ^ (EN) Central African Republic calls on Russia to train its army l Al Jazeera English, 15 novembre 2018. URL consultato il 27 giugno 2023.
  4. ^ (FR) Emmanuel Germain, La Centrafrique et Bokassa: 1965-1979 : force et déclin d'un pouvoir personnel, L'Harmattan, 2000, ISBN 978-2-7384-9994-3. URL consultato il 27 giugno 2023.
  5. ^ (EN) The Ruins of Dead Despots, su Roads & Kingdoms, 16 giugno 2015. URL consultato il 27 giugno 2023.
  6. ^ BOKASSA, IMPERATORE CANNIBALE - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 5 novembre 1996. URL consultato il 27 giugno 2023.
  7. ^ a b (FR) Centrafrique : des militaires russes investissent le palais de Berengo – Jeune Afrique, su JeuneAfrique.com, 30 gennaio 2018. URL consultato il 27 giugno 2023.
  8. ^ (FR) Centrafrique: dans le palais de Bokassa, l’errance de Séléka chrétiens – Jeune Afrique, su JeuneAfrique.com, 4 marzo 2014. URL consultato il 27 giugno 2023.
  9. ^ ICC-01/14-01/18
  10. ^ a b (EN) UN Panel of Experts Established pursuant to Security Council Resolution 2127 (2013), Letter dated 23 July 2018 from the Panel of Experts on the Central African Republic extended pursuant to resolution 2399 (2018) addressed to the President of the Security Council, 23 luglio 2018, pp. 30-31. URL consultato il 27 giugno 2023.
  11. ^ (EN) UN Panel of Experts Established pursuant to Security Council Resolution 2127 (2013), Letter dated 30 July 2019 from the Panel of Experts on the Central African Republic extended pursuant to resolution 2454 (2019) addressed to the President of the Security Council, 30 luglio 2019, p. 20. URL consultato il 30 giugno 2023.
  12. ^ (EN) Russia’s murky business dealings in the Central African Republic, su The Africa Report.com. URL consultato il 27 giugno 2023.