Lingua bengali

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Bengali, Bengalese
বাংলা (Bangla)
Parlato inBangladesh (bandiera) Bangladesh
India (bandiera) India
Comunità significative:
Regno Unito (bandiera) Regno Unito
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Pakistan (bandiera) Pakistan
Arabia Saudita (bandiera) Arabia Saudita
Malaysia (bandiera) Malaysia
Singapore (bandiera) Singapore
Emirati Arabi Uniti (bandiera) Emirati Arabi Uniti
Australia (bandiera) Australia
Birmania (bandiera) Birmania
Canada (bandiera) Canada
RegioniAsia meridionale
Locutori
Totale272,7 milioni (Ethnologue, 2022)
Classifica6 (2021)
Altre informazioni
ScritturaAlfabeto bengalese
Tassonomia
FilogenesiLingue indoeuropee
 Indoiraniche
  Indoarie
   Indoarie orientali
    Bengalese-Assamese
     Bengalese
Statuto ufficiale
Ufficiale inBangladesh (bandiera) Bangladesh
India (bandiera) Bengala Occidentale
India (bandiera) Tripura
Codici di classificazione
ISO 639-1bn
ISO 639-2ben
ISO 639-3ben (EN)
Glottologbeng1280 (EN)
Linguasphere59-AAF-u
Estratto in lingua
Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1
সমস্ত মানুষ স্বাধীনভাবে সমান মর্যাদা এবং অধিকার নিয়ে জন্মগ্রহণ করে | তাঁদের বিবেক এবং বুদ্ধি আছে সুতরাং সকলেরই একে অপরের প্রতি ভ্রাতৃত্বসুলভ মনোভাব নিয়ে আচরণ করা উচিত্
Traslitterazione
Sômôstô mānuṣô svādhīnbhābe sômānô môryādā ebôṁ ôdhikārô niye jônmagrôhaṇô kôre. Tāṃderô bibekô ebôṁ buddhi āche; sutôrāṁ sôkôlerô'i eke ôpôrer prôti bhrātṛtvôsulôbhô mônobhābô niye ācôrôṇô kôrā ucit.
Area di diffusione del bengalese.

La lingua bengali, anche chiamata bengalese[1][2] o bengalico[2] e, meno comunemente, bengoli[3][4] (nome nativo: বাংলা bangla, pronuncia: ['baŋla]), è una lingua indoaria parlata in Bangladesh e in India.

Al 2022, è parlata da 272,7 milioni di parlanti totali[5].

Con 228,7 milioni di madrelingua al 2021, è la sesta lingua più parlata al mondo. Il bengali è inoltre la seconda lingua più parlata in India dopo l'hindi.

Si scrive con un alfabeto derivato dal devanagari, l'alfabeto bengali (bangla lipi).

Classificazione e distribuzione geografica

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Il bengali è classificato come lingua indoeuropea della famiglia indoiraniana e appartenente al gruppo indoario dell'Asia meridionale che si è evoluta come discendente dal sanscrito, dal pāli e dalle lingue pracrite.

È originario della regione orientale dell'Asia meridionale conosciuta come Bengala che comprende il Bangladesh e lo stato indiano del Bengala Occidentale. Ci sono diverse comunità di lingua bengali negli stati indiani dell'Assam e del Tripura e nelle popolazioni degli emigranti in Occidente e nel Medio Oriente.

Insieme all'assamese, è geograficamente la più orientale delle lingue indoeuropee. L'assamese, l'oriya e il maithili, altre tre lingue appartenenti al ramo Maghadan orientale delle lingue indoarie, sono imparentate molto da vicino con il bengalese. L'assamese standard, l'oriya e il bengalese sono considerate da alcuni quasi reciprocamente intelligibili; alcuni dialetti locali di una lingua conservano una somiglianza impressionante ad uno o più dialetti delle altre due lingue.

Il bengali è lingua ufficiale in Bangladesh e negli stati indiani del Bengala Occidentale[6] e di Tripura.[7] È una delle 22 lingue ufficialmente riconosciute dall'allegato VIII della Costituzione dell'India.[8]

Come risultato del rinascimento bengalese nei secoli XIX e XX, la maggior parte della più famosa letteratura, poesia e canzone indiana sono in bengali. Le opere di Rabindranath Tagore (il primo asiatico a ricevere il Premio Nobel nel 1913), per esempio, sono in bengali. Molti dei movimenti riformisti religiosi, filosofici e politici che sono iniziati in quell'era erano condotti da bengalesi.

L'inventario dei fonemi del Bengali standard consiste di 29 consonanti e 7 vocali, come 7 vocali nasalizzate. Di seguito la loro classificazione con l'alfabeto fonetico internazionale affiancato in alto dalla lettera usata in alfabeto bengali per la lingua bengali e il corrispondente in lettere latine.

Vocali
anteriori Centrali Posteriori
Chiuse ই~ঈ
i
i
উ~ঊ
u
u
Semichiuse
e
e

ʊ~o
u/o
Quasi aperte এ্যা/অ্যা
æ o ɛ
ê

ɔ~ɒ
ô/a
Aperte
a
a
Vocali nasali
Anteriori Centrali Posteriori
Chiuse ইঁ~ঈঁ
ĩ
ĩ
উঁ~ঊঁ
ũ
ũ
Semichiuse এঁ

ওঁ
õ
õ
Quasi aperte এ্যাঁ / অ্যাঁ
æ̃
অঁ
ɔ̃
Aperte আঁ
ã
Consonanti
Labiali Dentali/
Alveolare
Retroflessa Palatoalveolare Velare Glottidale
Nasale m n   ŋ  
Occlusive sorde p t ʈ tʃ~ts k
aspirate pʰ~ɸ ʈʰ tʃʰ
sonore b d ɖ dʒ~dz ɡ
aspirate bʱ~β ɖʱ dʒʱ ɡʱ
Fricative s ʃ h
Approssimante w l {j
Rotica r ɽ~ɽʱ

Il bengalese è conosciuto per la sua grande varietà di dittonghi, combinazioni di vocali che si presentano nella stessa sillaba[9] Due di queste, /oi̯/ e /ou̯/, sono le uniche che hanno una rappresentazione nella scrittura rispettivamente come ঐ e ঔ. /e̯ i̯ o̯ u̯/ invece possono tutti formare la parte di planata di un dittongo. Il numero totale di dittongo non è prestabilito con limiti tra 17 e 31. Una classificazione incompleta fu data da Sarkar (1985) come segue:[10]

a ae̯ ai̯ ao̯ au̯
æ æe̯ æo̯
e ei̯ eu̯
i ii̯ iu̯
o oe̯ oi̯ oo̯ ou̯
u ui̯

Nel Bengalese standard, l'accento è predominante all'inizio della parola. Il bengalese ha parole virtualmente trocaiche, l'accento principale cade sulla sillaba iniziale della parola, mentre l'accento secondario spesso cade da lì in poi su tutte le sillabe dispari, per esempio nella parola "cooperazione": সহযোগিতা shô-hô-jo-gi-ta sono evidenziate in grassetto le sillabe accentate.

Gruppi di consonanti

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Le parole bengalesi non permettono gruppi di consonanti all'inizio;[11] la massima struttura sillabica è CVC (cioè una vocale fiancheggiata da una consonante su ciascun lato). Molti parlanti bengalesi restringono la loro fonologia a questo schema, anche quando usano prestiti dal sanscrito o dall'inglese come গেরাম geram (CV.CVC) per গ্রাম gram (CCVC) "villaggio" o ইস্কুল iskul (VC.CVC) per স্কুল skul (CCVC) "scuola".

I nomi bengalesi non hanno genere, che porta ad un cambiamento minimo degli aggettivi (inflessione). I nomi e i pronomi sono declinabili (l'alterazione dipende dalla loro funzione nella frase) in 4 casi mentre i verbi sono coniugati fortemente e non cambiano la forma a seconda del genere dei nomi.

Nomi e pronomi sono declinati per 4 casi: nominativo, accusativo, genitivo (con valore possessivo) e locativo[12]. Inoltre lo schema di declinazione dipende dal nome se è animato o meno. Quando viene aggiunto un articolo come -টা (-ṭa) per il singolare o -গুলো (-gulo) per il plurale, come nella tabella sotto, il numero viene declinato.

Nella maggior parte delle grammatiche bengalesi i casi sono divisi in 6 categorie e un caso possessivo addizionale (non riconosciuto come un vero caso dai grammatici bengalesi). Nell'uso invece i casi sono raggruppato solo in 4 categorie.

Declinazione singolare
Animato Inanimato
Nominativo ছাত্রটি
chatrô-ṭi
lo studente
জুতাটা
juta-ṭa
la scarpa
Accusativo ছাত্রটিকে
chatrô-ṭi-ke
lo studente
জুতাটা
juta-ṭa
la scarpa
Genitivo ছাত্রটি
chatrô-ṭi-r
dello studente
জুতাটা
juta-ṭa-r
della scarpa
Locativo জুতাটায়
juta-ṭa-y
on/nella scarpa
Declinazione plurale
Animato Inanimato
Nominativo ছাত্ররা/ছাত্রগণ
chatrô-ra
Gli studenti
জুতাগুলা/জুতোগুলো
juta-gula/juto-gulo
le scarpe
Accusativo ছাত্রদের(কে)
chatrô-der(ke)
Gli studenti
জুতাগুলা/জুতোগুলো
juta-gula/juto-gulo
le scarpe
Genitivo ছাত্রদের
chatrô-der
degli studenti
জুতাগুলা/জুতোগুলো
juta-gula/juto-gulo-r
delle scarpe
Locativo জুতাগুলা/জুতোগুলোতে
juta-gula/juto-gulo-te
on/nelle scarpe

Nomi numerabili:

Parole misura (PM)
Bengalese traslitterazione Bengalese Traduzione letterale traduzione
নয়টা গরু Nôy-ṭa goru Nove-PM mucche Nove mucche
কয়টা বালিশ Kôy-ṭa balish Quanti -PM cuscini quanti cuscini
অনেকজন লোক Ônek-jôn lok molte-PM persone Molte persone
চার-পাঁচজন শিক্ষক Car-pãc-jôn shikkhôk Quattro-Cinque-PM insegnanti quattro o cinque insegnanti

Nel bengalese, vi sono due tipi di morfemi di classificazione della quantità, detti "parole misura": -টা- ta, per i nomi comuni di cose; e -জন- jôn, per i nomi comuni di persona.

Quantificare un nome in bengalese, senza indicare la parola misura corrispondente (es. আট বিড়াল aṭ biṛal invece di আটটা বিড়াল aṭ-ṭa biṛal "otto gatti"), viene tipicamente considerato un errore grammaticale. Tuttavia, quando il significato del nome quantificato coincide con la parola misura (come ad es. i sinonimi dei sostantivi বস্তু bostu "cosa" e ব্যক্তি bêkti "persona"), il nome in sé viene omesso, e solo la parola misura viene usata, es. শুধু একজন থাকবে। Shudhu êk-jôn thakbe. (lit. "Solo uno-PM resterà.") sarebbe ugualmente compreso come "Solo una persona resterà.", data la classe semantica implicita in -জন -jôn.

In questo senso, tutti i nomi in bengalese, diversamente da ciò che accade con la maggior parte delle altre lingue indoeuropee, sono simili ai sostantivi non numerabili.

  1. ^ bengalese, su dizionario.internazionale.it, Nuovo De Mauro. URL consultato il 14 giugno 2023.
  2. ^ a b bengali, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ Gerolamo Fazzini, Il lutto. Addio a padre Rigon, la «voce» di Tagore, in Avvenire, 23 ottobre 2017. URL consultato il 17 luglio 2024.
    «Era il lontano 1964 quando padre Marino presentò il manoscritto con la sua traduzione, dall’originale lingua bengoli»
  4. ^ Carlos Macìas de Lara, Camminando verso Dio. 18 racconti dalla saggezza popolare, Paoline Editoriale Libri, ISBN 9788831534369. URL consultato il 17 luglio 2024.
    «trad. dal bengoli di Marino Rigon»
  5. ^ (EN) What are the top 200 most spoken languages?, su Ethnologue, 3 ottobre 2018. URL consultato il 27 maggio 2022.
  6. ^ The Bengal Official Language Act, 1961, su lawsofindia.org. URL consultato il 26 novembre 2012.
  7. ^ The Tripura Official Language Act, 1964, su lawsofindia.org. URL consultato il 23 novembre 2012.
  8. ^ Germano Franceschini e Francesco Misuraca, 1.11. Le lingue del diritto indiano, in India: diritto commerciale, doganale e fiscale, Wolters Kluwer Italia, 2006, p. 16, ISBN 88-217-2356-9.
  9. ^ Masica, p. 116.
  10. ^ Pabitra Sarkar, Bangla diswar dhoni, Bhasa, 1985.
  11. ^ Masica, p. 125.
  12. ^ (EN) T. Bhattacharya, Bengali (PDF), in Gary, J. e Rubino. C. (a cura di), Encyclopedia of World's Languages: Past and Present (Facts About the World's Languages), New York, WW Wilson, 2000, ISBN 978-0-8242-0970-4 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2006).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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