William Beveridge
William Henry Beveridge, primo barone Beveridge, KCB (Rangpur, 5 marzo 1879 – Oxford, 16 marzo 1963), è stato un economista e sociologo britannico, famoso per aver redatto nel 1942 un rapporto sulla "sicurezza sociale e i servizi connessi" (Report of the Inter-Departmental Committee on Social Insurance and Allied Services, meglio conosciuto come "Rapporto Beveridge"), che è servito da base per la riforma dello stato sociale britannico messa in atto dal governo laburista eletto nelle elezioni generali del 1945.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Origini e formazione
[modifica | modifica wikitesto]Nasce il 5 marzo 1879 a Rangpur, nella colonia britannica dell'Impero anglo-indiano da Henry Beveridge e Annette Akroyd. Venne educato nel prestigioso istituto di Charterhouse a Godalming, situata a circa 60 km a sud-ovest di Londra. Successivamente, studiò matematica, letteratura classica e legge al Balliol College, uno dei collegi costituenti l'Università di Oxford.
Dopo gli studi divenne avvocato e si occupò di servizi sociali scrivendo sull'argomento articoli sul quotidiano londinese Morning Post. Dal 1903 si interessò delle problematiche relative alla disoccupazione. Lavorò con Sidney Webb e Beatrice Webb, venendo influenzato dalle loro teorie di riforme sociali relativamente al lavoro, alla scuola e alle pensioni.
Il rapporto Beveridge
[modifica | modifica wikitesto]Beatrice Webb lo presentò nel 1908 a Winston Churchill, allora Ministro del Commercio e dell'Industria. Beveridge sposò la matematica Janet Philip, figlia di William Philip e vedova di David Mair, nel 1942. Avevano lavorato insieme nel servizio civile e alla LSE, e lei fu determinante nella stesura e nella pubblicizzazione del Rapporto Beveridge.[1]
Gli ultimi anni e la morte
[modifica | modifica wikitesto]Per alcuni mesi, dal 1944 al 1945, rappresentò il collegio di Berwick-upon-Tweed alla Camera dei comuni, eletto nel Partito Liberale.
Morì nella sua casa il 16 marzo 1963, all'età di 84 anni,[2] e fu sepolto nel cimitero di Thockrington, nelle brughiere della Northumbria. La sua baronia si estinse alla sua morte. Le sue ultime parole sono state: "Ho mille cose da fare".[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Ann Oakley, Forgotten Wives: How Women Get Written Out of History, Policy Press, 2021, pp. 161–172, ISBN 978-1-4473-5584-7.
- ^ (EN) Jose Harris, Beveridge, William Henry, Baron Beveridge.
- ^ (EN) Jose Harris, 18: Father of the Welfare State?, in William Beveridge: A Biography, Oxford, Clarendon Press, 1997, p. 477, ISBN 0198206852.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a William Beveridge
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su William Beveridge
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) William Henry Beveridge, 1st Baron Beveridge, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di William Beveridge, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di William Beveridge, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) William Beveridge, su IMDb, IMDb.com.
- (DE, EN) William Beveridge, su filmportal.de.
- Piero Treves, «BEVERIDGE, Sir William Henry, primo barone» in Enciclopedia Italiana - II Appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1948.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 22212326 · ISNI (EN) 0000 0001 2099 8240 · SBN TO0V032094 · BAV 495/4749 · Europeana agent/base/147932 · LCCN (EN) n50009525 · GND (DE) 118662813 · BNE (ES) XX933386 (data) · BNF (FR) cb12329941m (data) · J9U (EN, HE) 987007463461405171 · NDL (EN, JA) 00433215 · CONOR.SI (SL) 127646307 |
---|