Utente:Cavedagna/Nuova Mappa
Le assemblee rappresentative erano istituzioni presenti nelle monarchie europee di epoca medievale e moderna. Esse rappresentavano i diversi ceti del regno, come il clero, la nobiltà e la borghesia urbana, da cui il nome.
Terminologia
[modifica | modifica wikitesto]Queste assemblee prendevano nomi diversi da luogo a luogo: Parlamenti in Inghilterra, ma anche nel Friuli e in Piemonte; Stati generali in Francia, ma erano detti comunemente anche "Tre Stati"; Cortes nei paesi iberici; Landtage o diete nei principati tedeschi.[1][2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso del basso medioevo prese forma una caratteristica poi diventatata fondamentale delle monarchie europee: il sovrano non poteva governare senza il consenso del paese, rappresentato nelle assisi regie, inizialmente convocate in maniera irregolare. Inizialmente erano presenti i nobili in quanto vassalli del sovrano, ma successivamente si aggiunsero i prelati e rappresentanti delle borghesie cittadine.[3] L'usanza di convocare le assemblee rappresentative del regno iniziò nel corso del Duecento, ma nel corso dei secoli successivi assunsero man mano sempre più importanza, soprattutto di fronte al rafforzamento del potere regio. Le nascenti monarchie nazionali infatti stavano consolidando il proprio apparato amministrativo e burocratico, concentrando i poteri nelle mani del sovrano e dei suoi funzionari.[4] In questo senso le nuove assemblee rappresentative si configuravano come un'iniziativa "dall'alto" tesa a disciplinare baroni, prelati e borghesi, ma al tempo stesso divennero un potente strumento dei ceti eminenti, costituitisi in "ordini" e "stati", che in questo modo avevano la possibilità di affermarsi politicamente.[5]
Secondo Marc Bloch questo «regime rappresentativo» nacque dalla natura pattizia e contrattuale dei rapporti vassallatici tra il signore e i suoi vassalli. Queste istituzioni sorsero proprio quando i paesi europei stavano lentamente affrancandosi dal feudalesimo, quest'ultimo inteso nell'accezione propria dello storico francese.[6] L'origine delle assemblee rappresentative è da rintracciarsi nelle corti feudali, dove il sovrano convocava i suoi vassalli più fidati e li coinvolgeva nell'amministrazione del regno. Queste riunioni non erano a carattere regolare, e riguardavano principalmente l'aristocrazia maggiore, quella legata alla corona. Alle tradizioni feudali poi si sommava il recupero del diritto romano, esplicitato dalla massima giustinianea Quod omnes tangit ab omnibus approbari debet: ovvero, "ciò che riguarda tutti dev'essere approvato da tutti".[7]
Nel corso del XIII secolo, e ancor più all'approssimarsi del XIV, i vari corpi sociali iniziarono ad organizzarsi politicamente; così, chierici, cavalieri, "borghesi" cittadini vennero progressivamente coinvolti nell'amministrazione regia o principesca.[8]
Queste assemblee, definite in vario modo raccoglievano quindi l'opinione dei gruppi sociali eminenti, politicamente ed economicamente. Il sovrano doveva confrontarsi con la nobiltà terriera, i prelati del regno e i ceti dirigenti delle città, e tramite l'istituzione di questi organi questi rapporti vennero formalizzati. Allo stesso tempo, i vari ceti si strutturarono nei cosiddetti "Stati" o "ordini".[9]
Compiti
[modifica | modifica wikitesto]Tra i vari poteri attribuiti a queste assemblee figuravano principalmente
Differenze nei vari paesi
[modifica | modifica wikitesto]Francia
[modifica | modifica wikitesto]In Francia il Parlamento (Parlamento francese (Ancien Régime)) diventa un tribunale d'appello. Città sedi di Parlamento nel '700: Parigi, Rennes (Bretagna), Rouen (Normandia), Douai (fiandre francesi), Metz/Nancy (Lorena), Besancon (Franca contea), Digione (Borgogna), Grenoble (Delfinato), Aix (Provenza), Tolosa (Linguadoca), Bordeaux (Guienna), Pau Fonte: [10]
composizione: Clero, Nobiltà e Terzo Stato. Voto per ordine/stato. Un solo membro per stato parlava ed esponeva i cahiers.
Stati provinciali francesi fino a tutta l'età moderna: Pays d'état. Nei p Gli stati provinciali sono organi intermedi che nominano i deputati da mandare agli stati generali ed elaborano i cahiers de doléances.[11]
Germania
[modifica | modifica wikitesto]Spagna
[modifica | modifica wikitesto]Cortes (disamb.)
Castiglia
[modifica | modifica wikitesto]Aragona
[modifica | modifica wikitesto]Catalogna
[modifica | modifica wikitesto]Paesi Bassi
[modifica | modifica wikitesto]Svizzera
[modifica | modifica wikitesto]Svezia
[modifica | modifica wikitesto]Riksdag degli Stati (Svezia)
altri paesi
[modifica | modifica wikitesto]Cortes del Portogallo Curiae generales - Parlamento del Regno di Sicilia Zemskij sobor (Russia)
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alessandro Barbero e Chiara Frugoni, Dizionario del medioevo, Roma, Bari, Laterza, 2008, ISBN 978-88-420-6374-2.
- Marc Bloch, La società feudale, Torino, Einaudi, 1999 [1939], ISBN 978-88-06-15253-6.
- Carlo Capra, Storia moderna (1492-1848), 3ª ed., Firenze, Le Monnier Università, 2016, ISBN 978-88-00-74606-9.
- Angela De Benedictis, Politica, governo e istituzioni nell'Europa moderna, Bologna, Il Mulino, 2001, ISBN 88-15-07737-5.
- Massimo Montanari, Storia medievale, Roma, Laterza, 2002, ISBN 978-88-420-6540-1.
- Grado Giovanni Merlo, Basso Medioevo, in Giovanni Tabacco, Medioevo V-XV secolo, La civiltà europea nella storia mondiale, Bologna, Il Mulino, 1981, SBN IT\ICCU\RAV\0050773.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Stati Generali, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'8 giugno 2023.
- Georges Bourgin, STATI Generali, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'8 giugno 2023.
- (IT, DE, FR) André Holenstein, Assemblea degli Stati, su Dizionario storico della Svizzera, 27 febbraio 2012. URL consultato l'8 giugno 2023.
- (IT, DE, FR) André Holenstein, Assemblea degli Stati, in Dizionario storico della Svizzera, 27 febbraio 2012. URL consultato l'8 giugno 2023. --- non funziona ---
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Categoria:Ancien Régime Categoria:Feudalesimo Categoria:Parlamenti storici