Diocesi di Barbalisso
Barbalisso Sede vescovile titolare Dioecesis Barbalissena Patriarcato di Antiochia | |
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Mappa della diocesi civile d'Oriente (V secolo) | |
Vescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XIX secolo |
Stato | Siria |
Diocesi soppressa di Barbalisso | |
Suffraganea di | Gerapoli |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
La diocesi di Barbalisso (in latino Dioecesis Barbalissena) è una sede soppressa del patriarcato di Antiochia e una sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Barbalisso, situata nei pressi della località di Qala'at Balis nell'odierna Siria, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Siria Eufratense nella diocesi civile d'Oriente. Faceva parte del patriarcato di Antiochia ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Gerapoli, come attestato da una Notitia episcopatuum del VI secolo.[1]
Secondo Le Quien, nella versione araba del catalogo dei padri del primo concilio di Nicea (325) compare il nome del vescovo Antonio. Altri due vescovi, Aquilino e Mariniano, governarono questa antica diocesi tra il 431 e il 451. Il primo venne deposto ed esiliato per il suo rifiuto di aderire alla teologia ortodossa di Cirillo di Alessandria; il secondo, sulla testimonianza di Teodoreto di Cirro, fu imposto con la forza, forse dopo l'allontanamento di Aquilino. Al concilio di Calcedonia non fu presente alcun nessun vescovo di Barbalisso; alcuni autori pensano che il vescovo Cosma, indicato senza menzione della sua sede di appartenenza, e rappresentato dal metropolita Stefano di Gerapoli, sia stato il vescovo di questa sede.[2]
Non sono più noti vescovi ortodossi dopo il V secolo, probabilmente perché la sede passò in mano ai monofisiti; secondo la Cronaca di Michele il Siro, tra il 793 e il 1057 sono noti i nomi di cinque vescovi giacobiti: Giovanni, Habib, Basilio, Timoteo ed Elia.[3]
Dal XIX secolo Barbalisso è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 30 gennaio 1969.
Cronotassi
[modifica | modifica wikitesto]Vescovi greci
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio † (menzionato nel 325)
- Aquilino † (prima metà del V secolo)
- Mariniano † (prima metà del V secolo)
- Cosma ? † (menzionato nel 451)
Vescovi giacobiti
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni † (VIII-IX secolo)[4]
- Habib † (prima metà del IX secolo)[5]
- Basilio † (X-XI secolo)[6]
- Timoteo † (prima metà dell'XI secolo)[7]
- Elia † (metà dell'XI secolo)[8]
Vescovi titolari
[modifica | modifica wikitesto]- Paul-Léon Ferrant, C.M. † (27 giugno 1898 - 5 novembre 1910 deceduto)
- Maurice-François Ducoeur, M.E.P. † (22 dicembre 1910 - 10 giugno 1929 deceduto)
- Thomas James Wade, S.M. † (3 luglio 1930 - 30 gennaio 1969 deceduto)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (FR) Siméon Vailhé, La "Notitia episcopatuum" d'Antioche du patriarche Anastase, VI siècle, Echos d'Orient X, 1907, pp. 144-145. (DE) Ernest Honigmann, Studien zur Notitia Antiochena, Byzantinische Zeitschrift, nº 25, 1925, pp. 73-75.
- ^ (FR) Robert Devreesse, Le Patriarcat d'Antioche depuis la paix de l'église jusqu’à la conquête arabe, Paris, 1945, p. 284.
- ^ (FR) Revue de l'Orient chrétien, 6 (1901), p. 192.
- ^ Consacrato dal patriarca Ciriaco fra il 793 e l'817.
- ^ Consacrato dal patriarca Dionisio I fra l'818 e l'845.
- ^ Consacrato dal patriarca Atanasio V fra il 986 e il 1002.
- ^ Consacrato dal patriarca Dionisio IV fra il 1034 e il 1044.
- ^ Consacrato dal patriarca Giovanni IX fra il 1049 e il 1057.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Raymond Janin, v. Barbalissos, «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques}, vol. VI, 1932, coll. 575-576
- (EN) Siméon Vailhé, Barbalissos, Catholic Encyclopedia, vol. 2. New York, 1907
- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo II, coll. 949-950
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org
Controllo di autorità | VIAF (EN) 234758267 |
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