Aleteia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Aleteia
Logo
Logo
FondatoreJesús Colina e Olivier Bonnassies
Fondazione2012
SedeRoma
DirettoreJesús Colina
ISSN2742-5355 (WC · ACNP)
Sito webwww.aleteia.org/, fr.aleteia.org/ e aleteia.org/
 

Aleteia è un portale di notizie e informazioni cattolico online lanciato nel 2013. Il progetto è nato con sei lingue, inglese, spagnolo, francese, italiano, portoghese e arabo.[1] Successivamente si sono aggiunte le edizioni in polacco e sloveno, mentre quella araba è stata chiusa il 24 novembre 2020 e quella italiana il 28 febbraio 2023.[2]. Successivamente sono state chiuse anche le edizioni in lingua polacca e portoghese. Mentre alcuni importanti cambiamenti editoriali hanno interessato le edizioni in lingua inglese e spagnola.

L'origine del nome è la parola alétheia (greco antico: ἀλήθεια), che significa verità o rivelazione in filosofia. Fu usato nell'antica filosofia greca e rianimato nel XX secolo da Martin Heidegger.[3]

Il fondatore ed editore è il giornalista Jesús Colina, che nella presentazione del portale ha affermato di voler fare "un giornalismo professionale la cui antropologia è aperta alla trascendenza".[4]

Il progetto è gestito dalla Fondazione per l'evangelizzazione attraverso i media, creata a Roma nel 2011 con un team di 37 giornalisti e tecnici e presieduta da Olivier Bonnassies, Bruno Riviere de Precourt.[5][6][7] L'iniziativa è nata con l'approvazione del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali e del Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione.

Da luglio 2015, il gruppo Media-Participations è l'operatore aziendale di Aleteia. Media-Participations è un gruppo europeo di media, leader di mercato nell'editoria cartacea, nella produzione audiovisiva e nei media digitali. Ha più di 40 editoriali e pubblica più di 10 titoli di riviste specializzate.

Il 28 febbraio 2023 l'edizione italiana cessa le pubblicazioni a causa di gravi difficoltà finanziarie.[8]. In precedenza era stata chiusa l’edizione araba. Pochi mesi dopo la chiusura dell’edizione italiana, sono state chiuse anche le edizioni polacca e portoghese.

  • 2017 - Premio Bravo! di nuove tecnologie.[9]
  • 2018 - "Miglior sito web per editori generali" - Catholic Press Association degli Stati Uniti e del Canada.[10]
  1. ^ Europa Press, Aleteia, el primer medio social cristiano, su europapress.es, 21 settembre 2012. URL consultato il 9 aprile 2020.
  2. ^ Aleteia rinuncia a confrontarsi con i lettori digitali italiani, su avvenire.it. URL consultato il 2 marzo 2023.
  3. ^ (ES) Aleteia Team, ¿Cuál es el significado de Aleteia?, su Aleteia.org | Español - valores con alma para vivir feliz, 14 dicembre 2018. URL consultato il 9 aprile 2020.
  4. ^ (ES) «Las personas buscan en los medios católicos pistas concretas para resolver sus problemas», su Alfa y Omega, 21 gennaio 2018. URL consultato il 9 aprile 2020.
  5. ^ Presentada aleteia.org, una red de redes católicas, Zenit News Agency, 20 settembre 2012. URL consultato il 7 agosto 2016.
  6. ^ Presentación de la plataforma digital "Aleteia" en el Vaticano, ZENIT, 18 ottobre 2011. URL consultato il 7 agosto 2016.
  7. ^ The Foundation for Evangelization through the Media, su aleteia.org, Aleteia, 1º marzo 2012. URL consultato il 6 febbraio 2018.
  8. ^ L’edizione italiana di Aleteia chiude i battenti, su Aleteia, 27 febbraio 2023.
  9. ^ Premios Bravo 2017 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2017).. Conferencia Episcopal Española.
  10. ^ (EN) Catholic University, Aleteia’s Jesús Colina to Give 2019 Commencement Address [collegamento interrotto], su The Catholic University of America. URL consultato il 9 aprile 2020.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàBNF (FRcb46665854x (data)