Marco Aurelio Mario
Marco Aurelio Mario | |
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Mario raffigurato su un antoniniano celebrante un'epoca di felicità promessa | |
Imperatore delle Gallie | |
In carica | 269[1] |
Predecessore | Postumo/Leliano |
Successore | Vittorino |
Nome completo | Marcus Aurelius Marius |
Morte | 269 |
Religione | Religione romana |
Marco Aurelio Mario (latino: Marcus Aurelius Marius; ... – 269) fu brevemente imperatore dell'Impero delle Gallie (269).
Marco Aurelio Mario | |
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Morte | 269 |
Cause della morte | Accoltellato |
Etnia | romana |
Religione | Religione romana |
Dati militari | |
Paese servito | Impero romano Impero delle Gallie |
Forza armata | Esercito romano |
Specialità | Fabbro |
Grado | (forse) Praefectus legionis o Praefectus castrorum o tribuno militare |
Guerre | |
Battaglie | Battaglia di Magonza (269) |
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È elencato tra i Trenta Tiranni della Historia Augusta.
Biografia
Secondo una tradizione tarda, sarebbe stato un umile fabbro che, arruolatosi nell'esercito romano, fece carriera fino a divenire un ufficiale d'alto rango; in seguito poi alla morte di Postumo, fautore d'una massiccia insurrezione che aveva causato, di fatto, la secessione della maggior parte delle province europe occidentali romane, gli succedette al potere per non più di due o tre giorni, prima di essere ucciso, per ironia della sorte, da una spada di sua stessa fabbricazione. Questa tradizione è molto probabilmente scorretta, interamente o parzialmente che sia. In base, infatti, al numero di monete che coniò durante il suo regno, se ne può stimare verosimilmente un periodo di almeno dodici mesi di governo.
Sembrerebbe comunque che Mario fosse stato eletto dalle legioni (pare in virtù del suo nome augurale,[2] che richiamava appunto quello dell'amato imperatore Marco Aurelio[3]) appena dopo la morte del suo predecessore, assassinato dagli stessi soldati per l'aver loro negato il permesso di saccheggiare l'appena soggiogata Magontiacum (l'odierna Magonza), ai quali dunque il neoeletto imperatore permise di farvi bottino. Tra i suoi atti di governo certi, figurano il trasferimento della capitale gallica da Colonia ad Augusta Treverorum (odierna Treviri), testimoniato dai rilievi delle zecche attive, in quel periodo, presso Colonia, anziché della storica Magontiacum. Venne infine assassinato dopo qualche mese di regno, forse per motivi privati.
Note
- ^ Chris Scarre, Chronicle of the roman Emperors, New York, 1999, p.172.
- ^ Aurelio Vittore, De Caesaribus, 33.9-11.
- ^ Tale motivazione non fu importante solo per questo usurpatore: anche Costantino III venne eletto imperatore dalle sue truppe in virtù del suo nome.
Bibliografia
- Polfer, Michael, "Marius (A.D. 269)", De Imperatoribus Romanis.
- (EN) Chris Scarre, Chronicle of the roman emperors, New York, 1999, ISBN 0-500-05077-5.
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