Ermes Bentivoglio
Ermes Bentivoglio (Bologna, 1476 – 7 ottobre 1513) fu un nobile bolognese.
Biografia
Era figlio di Giovanni II Bentivoglio, Gonfaloniere di Bologna, e di Ginevra Sforza, figlia del signore di Pesaro Alessandro Sforza.
Nel 1492 venne nominato cavaliere da Ercole d'Este ed entrò al servizio del duca di Ferrara[1]. Nel 1498 col padre e i fratelli venne nominato anche conte palatino dall'imperatore Massimiliano I[2].
Come condottiero di ventura, si trovò spesso accanto al fratello maggiore Annibale coinvolto in alcuni episodi bellici che interessarono la penisola italica del tempo[2]. Su ordine della madre Ginevra nel 1501 fece uccidere alcuni componenti dei Marescotti, famiglia rivale dei Bentivoglio e organizzatrice di un complotto volto a consegnarli a Cesare Borgia[1].
Sposò il 3 ottobre del 1504 Iacopa Orsini, figlia di Giulio Orsini[1]; le nozze, già ritenute poco vantaggiose politicamente e finanziariamente, furono funestate dalla notizia della morte della di lui sorella, Francesca[3].
Nel 1506 il papa Giulio II ordinò ai Bentivoglio di lasciare Bologna. Ermes e il fratello Annibale si rifugiarono prima a Ferrara e poi a Mantova. Il papa pose sulla testa dei fratelli una taglia per la loro cattura. I due Bentivoglio cercarono infatti più volte di riconquistare la loro città natale riuscendoci alla fine grazie all'aiuto dei francesi nel 1511: Annibale divenne nuovo signore di Bologna. L'anno dopo però i francesi si ritirarono e la popolazione insorse a favore del papa: i Bentivoglio dovettero di nuovo e definitivamente lasciare Bologna.
Venne ucciso nel 1513 da Prospero Colonna nella battaglia di Olmo, vicino a Venezia. Altre fonti riportano invece che morì affogato nel Bacchiglione durante la ritirata in seguito alla battaglia di Creazzo contro gli spagnoli[2].
Discendenza
Dalla moglie Iacopa Orsini ebbe tre figli[4]:
- Costanza (c. 1505 - 17 settembre 1563), moglie di Giovanni Battista Savelli, signore di Palombara (-1551);
- Giovanni, uomo d'arme a servizio dell'Impero; nel 1530 tentò senza successo di riconquistare Bologna e fu esule a Milano, dove morì dopo il 1536; nell'aprile 1524[5] sposò Lavinia figlia di Muzio Colonna, ed ebbe un figlio:
- Ermes (1527 - 1583), conte di Covo (fino al 1564) e Antegnate, Patrizio Veneto dal 27 aprile 1562[6]. Sposò Erminia (... - 11 agosto 1570[7]), figlia del nobile romano Vincenzo Leni, ed ebbero due figli:
- Giovanni (... - 1633), sposò nel 1574 Eleonora, figlia di Giberto II Pio, signore di Sassuolo, ma non ebbe eredi[8].
- Porzia (... - 2 agosto 1606), sposò in prime nozze Gianfrancesco Boschetti, Patrizio di Modena, e in seconde nozze nel 1584 Onofrio Bevilacqua, conte di Maccastorna (1539-1598)[9];
- Ermes (1527 - 1583), conte di Covo (fino al 1564) e Antegnate, Patrizio Veneto dal 27 aprile 1562[6]. Sposò Erminia (... - 11 agosto 1570[7]), figlia del nobile romano Vincenzo Leni, ed ebbero due figli:
- Ermes (-dopo il 1549), naturalizzato cittadino di Brescia; sposò nel luglio 1542[10] Domitilla, figlia di Paolo Camillo Trivulzio, I duca di Boiano e di Barbara Stanga.
Ascendenza
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Anton Galeazzo Bentivoglio | Giovanni I Bentivoglio | ||||||||||||
Elisabetta da Castel San Pietro | |||||||||||||
Annibale I Bentivoglio | |||||||||||||
Francesca Gozzadini | Gozzadino Gozzadini | ||||||||||||
Costanza Scappi | |||||||||||||
Giovanni II Bentivoglio | |||||||||||||
Lancillotto Visconti | Bernabò Visconti | ||||||||||||
Donnina Porro | |||||||||||||
Donnina Visconti | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Ermes Bentivoglio | |||||||||||||
Muzio Attendolo Sforza | Giovanni Attendolo | ||||||||||||
Elisa Petraccini | |||||||||||||
Alessandro Sforza | |||||||||||||
Lucia Terzani | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Ginevra Sforza | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
… | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Note
- ^ a b c Untitled Document, su gicas.net. URL consultato il 17 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2007).
- ^ a b c Condottieri di ventura Archiviato il 15 gennaio 2008 in Internet Archive.
- ^ Elizabeth Louise Bernhardt, Genevra Sforza and the Bentivoglio: Family, Politics, Gender and Reputation in (and beyond) Renaissance Bologna, Amsterdam University Press, 2023, p.152.
- ^ Lanfranco Berti, Giovanni II Bentivoglio. Il potere politico a Bologna nel secolo decimoquinto, Ponte nuovo, 1976, p.159.
- ^ Alessandro Serio, Una gloriosa sconfitta. I Colonna tra papato e impero nella prima Età moderna (1431-1530), Viella, 2011, p.276.
- ^ Antonio Samaritani, Religione cittadina, autoriforma cattolica, malessere ereticale a Cento nel secolo XVI tra Estensi e Controriforma, Corbo, 1997, p.255.
- ^ Lanfranco Berti, Giovanni II Bentivoglio, il potere politico a Bologna nel secolo decimoquinto, Ponte nuovo, 1976, p.164.
- ^ Lanfranco Berti, Giovanni II Bentivoglio, il potere politico a Bologna nel secolo decimoquinto, Ponte nuovo, 1976, p.167.
- ^ Antonio Frizzi, Memorie storiche della nobile famiglia Bevilacqua, 1779, pp.129-130.
- ^ Atti e memorie della R. Deputazione di storia patria per le provincie di Romagna, 1901, p.355.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ermes Bentivoglio
Collegamenti esterni
- Bentivòglio, Ermes, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Gaspare De Caro, BENTIVOGLIO, Ermes, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 8, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1966.