Bartolomeo Bizio
Bartolomeo Bizio (Longare, 30 ottobre 1791 – Venezia, 27 settembre 1862) è stato un chimico italiano.
Biografia
Figlio di un sarto di Costozza di Longare (Vicenza), ai primi dell'Ottocento dopo il trasferimento della famiglia a Gazzo, in provincia di Padova, cominciò a lavorare presso la farmacia locale dove si appassionò alla chimica e alla fisica. Trasferitosi a Padova, svolse gli studi liceali e universitari, pur continuando a lavorare. Nel 1820 si diplomò farmacista e nello stesso anno acquistò una farmacia a Venezia.[1]
Nel 1819 scoprì che la causa del fenomeno della colorazione rossa della polenta è un batterio che battezza Serratia marcescens in onore del fisico fiorentino Serafino Serrati, inventore del battello a vapore. Sulla scia di questi risultati, continuò gli studi sui molluschi e scoprì che la colorazione verde assunta dai molluschi in putrefazione è dovuta alla reazione tra l'ammoniaca e i sali di rame presenti in alcune parti dei molluschi.
Continuando ad occuparsi di colori e di molluschi, nel 1833 pubblicò sugli Annali delle Scienze del Regno Lombardo-Veneto il saggio Scoperta del principio purpureo dei due Murex trunculus e Murex brandaris e studio delle sue proprietà. Bizio riuscì a comprendere che è la ghiandola ipobranchiale dei due murici che secerne i liquidi che al contatto dell'aria assumono due diverse colorazioni: dall’hexaplex trunculus si ottiene una porpora violetta (amethistina), mentre è dal bolinus brandaris che si ottiene il rosso della tradizionale porpora di Tiro o porpora di Bisanzio.
Per questi suoi studi al microscopio può essere considerato un precursore della moderna microbiologia.
Note
- ^ La riscoperta della porpora ad opera di Bartolomeo Bizio di F. Ghiretti, Atti del convegno di studio, La Porpora. Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, 1998, pag 17-27, ISBN 88-86166-64-8
Bibliografia
- Aldo Gaudiano, BIZIO, Bartolomeo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 10, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1968.
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Collegamenti esterni
- Bìzio, Bartolomeo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Alfredo Quartaroli, BIZIO, Bartolomeo, in Enciclopedia Italiana, I Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1938.
- Bartolomeo Bizio, su accademiadellescienze.it, Accademia delle Scienze di Torino.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 108011285 · ISNI (EN) 0000 0000 7757 3123 · SBN VEAV000413 · BAV 495/379207 · LCCN (EN) no2010033924 · GND (DE) 1055140247 · BNF (FR) cb101874401 (data) |
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