Henryk Hoser
Henryk Franciszek Hoser, S.A.C. arcivescovo della Chiesa cattolica | |
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Mons. Hoser nel 2009 ad Arcueil, in Francia | |
Maior est Deus | |
Titolo | Varsavia-Praga (titolo personale di arcivescovo) |
Incarichi attuali | Arcivescovo-vescovo di Varsavia-Praga |
Incarichi ricoperti | Segretario aggiunto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli Presidente delle Pontificie Opere Missionarie |
Nato | 27 novembre 1942 a Varsavia |
Ordinato presbitero | 16 giugno 1974 dal vescovo Wladyslaw Miziolek |
Nominato arcivescovo | 22 gennaio 2005 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato arcivescovo | 19 marzo 2005 dal cardinale Crescenzio Sepe |
Henryk Franciszek Hoser (Varsavia, 27 novembre 1942) è un arcivescovo cattolico e medico polacco, arcivescovo-vescovo di Varsavia-Praga dal 24 maggio 2008.
Biografia
Henryk Hoser è nato a Varsavia il 27 novembre 1942. Il padre e il nonno sono stati uccisi dai tedeschi dopo la rivolta di Varsavia nella strage di Wola.
Formazione e ministero sacerdotale
Ha conseguito il diploma nella scuola superiore "Thomas Zana" a Pruszkow.
Tra il 1960 e il 1966 ha studiato presso la Facoltà di medicina dell'Accademia medica di Varsavia. Da studente è stato presidente della Corte universitaria di arbitrato dell'associazione studentesca. Dal 1966 al 1968 ha lavorato presso l'accademia del Dipartimento di anatomia in ruolo di assistente; l'anno successivo è entrato in servizio nell'ospedale distrettuale di Ziębice.[1]
Nel 1969 è entrato nella Società dell'apostolato cattolico. L'8 settembre 1970 ha fatto la sua prima professione religiosa. Dal 1969 al 1974 ha studiato filosofia e teologia nel seminario maggiore della sua congregazione religiosa a Ołtarzewo. Nel seminario è stato co-fondatore del circolo delle missioni, un gruppo finalizzato alla preghiera quotidiana per le missioni e i missionari; ha anche presieduto il Consiglio degli alunni. Nel tempo libero, continuava la pratica medica lavorando, con il consenso dei suoi superiori, in un ospedale. Il 16 giugno 1974 è stato ordinato presbitero dal vescovo ausiliare di Varsavia Wladyslaw Miziolek.
Poi si è recato a Parigi, dove ha completato un corso di francese presso l'Alliance Française e un corso di medicina tropicale al CHU Salpêtrière.
Nel 1975 è partito missionario per il Ruanda. Lì assolveva le funzioni di parroco, animatore della pastorale, organizzatore della formazione dei laici e promotore dell'apostolato tramite la stampa. Nel 1978 ha fondato a Kigali il centro medico Gikondo e dato il via alla campagna "Famiglia ruandese", finalizzata a promuovere metodi di pianificazione familiare naturali. È anche stato presidente dei centri medici associati a Kigali e capo del Centro di monitoraggio del programma di cura dell'epidemia di AIDS e dell'associazione dei malati. Per diversi anni ha servito come segretario del comitato famiglia e salute della Conferenza episcopale del paese. Si è affermato che lui a quel tempo fosse dalla parte del regime del Ruanda, anche se la sua difesa sostiene che in quei tempi non ricopriva alcuna posizione importante nella struttura ecclesiastica locale e non aveva alcuna reale influenza sulla situazione del paese. Ai tempi del genocidio (aprile - luglio 1994) non era presente nel paese. Nel settembre 1993 aveva infatti lasciato il paese per un anno di formazione. Ha soggiornato a Gerusalemme e poi a Varsavia dove ha seguito uno stage sull'uso degli ultrasuoni all'ospedale Bródnowski, al termine di un corso intensivo di lingua italiana a Roma. Nel 1994 ha partecipati al Sinodo speciale per l'Africa come esperto nel campo dello sviluppo e dei problemi della famiglia. Nel luglio 1994, durante l'assenza del nunzio apostolico, ha servito come visitatore apostolico in Ruanda. Il paese era ormai alla fine della guerra civile, durata dall'agosto del 1994 al marzo del 1996. Dal 1981 era superiore della missione pallottina nel paese. Dal 1988 al 1991 è stato superiore della nuova provincia che comprendeva Ruanda e Zaire. È stato anche presidente della Conferenza dei superiori maggiori del Ruanda.
Dopo il suo ritorno definitivo in Europa, dal 1996 al 2003 è stato superiore della provincia pallottina di Francia e membro del Consiglio missionario della Conferenza dei superiori maggiori del paese. Nel 2004 è diventato rettore dell'ufficio della procura missionaria pallottina a Bruxelles ed è stato poi coinvolto nella pastorale nell'ambito della Comunità europea.
Nel 2001 ha co-fondato la Federazione africana di azione famigliare, in cui ha servito come segretario.
Ministero episcopale
Il 22 gennaio 2005 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo titolare di Tepelta e segretario aggiunto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli e presidente delle Pontificie Opere Missionarie. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 19 marzo 2005 nella cappella del Pontificio Collegio Urbano a Roma dal cardinale Crescenzio Sepe, prefetto della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, concosacranti gli arcivescovi Stanislaw Dziwisz, segretario di papa Giovanni Paolo II, e Thaddée Ntihinyurwa, arcivescovo di Kigali. Come motto episcopale ha adottato le parole "Maior est Deus" (Dio è più grande).
Il 24 maggio 2008 papa Benedetto XVI lo ha nominato vescovo della diocesi di Varsavia-Praga. Il 28 giugno successivo ha preso possesso della basilica cattedrale di San Michele e San Florian.
Nelle strutture della Conferenza episcopale polacca è stato eletto presidente del gruppo di esperti di bioetica. Ha fatto parte del Comitato della pastorale e del Consiglio per la famiglia. Fa parte della Fondazione "Opera del Nuovo Millennio". Nel 2014 è stato eletto membro del Consiglio permanente della conferenza episcopale. Il 4 luglio 2009 papa Benedetto XVI lo ha nominato consultore della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli. Nello stesso anno, è stato nominato membro dell'Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei vescovi per nomina pontificia.[2] Nell'ottobre 2015 ha partecipato al Sinodo dei vescovi sulla famiglia. Nel 2011 ha ricevuto il titolo di cittadino onorario di Varsavia.
Nel 2011 ha consacrato vescovo ausiliare della sua diocesi monsignor Marek Solarczyk. Nel 2005, è stato uno dei coconsacranti dei nunzi apostolici in alcuni paesi africani paesi africani George Antonysamy e Michael August Blume.
L'11 febbraio 2017 papa Francesco lo ha nominato inviato speciale della Santa Sede per Međugorje, con compiti prettamente pastorali.
Pensiero
Henryk Hoser è un oppositore dell'aborto, della pillola del giorno dopo [3] e dell'inseminazione artificiale.[4] Parlando dell'aborto ha affermato che "i bambini vengono uccisi in quello che per loro dovrebbe essere il posto più sicuro, sotto il cuore della madre".[5]
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Enrico Benedetto Stuart
- Papa Leone XII
- Cardinale Chiarissimo Falconieri Mellini
- Cardinale Camillo Di Pietro
- Cardinale Mieczyslaw Halka Ledóchowski
- Cardinale Jan Maurycy Pawel Puzyna de Kosielsko
- Arcivescovo Józef Bilczewski
- Arcivescovo Boleslaw Twardowski
- Arcivescovo Eugeniusz Baziak
- Papa Giovanni Paolo II
- Cardinale Crescenzio Sepe
- Arcivescovo Henryk Hoser
- Vescovo Marek Solarczyk (2011)
Onorificenze
Onorificenze polacche
Onorificenze straniere
Note
- ^ Lekarz, Misjonarz, Arcybiskup. S. 6, Warschauer Medizinische Universität, 2. Oktober 2008
- ^ Nomine nell’ambito della Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi, in: Presseamt des Heiligen Stuhls: Tägliches Bulletin vom 23. September 2009.
- ^ Einnahme der Pille danach ist schwere Sünde, Kath.net vom 18. Januae 2015, abgerufen am 08. Januar 2017
- ^ Streit über künstliche Befruchtung, TAZ.de vom 26. Oktober 2010, abgerufen am 08. Januar 2017
- ^ Polinnen fordern Abtreibungsrecht, Kurier.at vom 04.10.2016, abgerufen am 08. Januar 2017
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) David Cheney, Henryk Hoser, su Catholic-Hierarchy.org.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 250624103 · ISNI (EN) 0000 0003 7113 9694 · LCCN (EN) no2018029512 |
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