Sette orchidee macchiate di rosso
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Alba Maiolini in una scena | |
Paese di produzione | Italia |
Durata | 91 min |
Rapporto | 2,35:1 |
Genere | giallo |
Regia | Umberto Lenzi |
Soggetto | Umberto Lenzi |
Sceneggiatura | Umberto Lenzi, Roberto Gianviti |
Fotografia | Angelo Lotti |
Montaggio | Eugenio Alabiso |
Musiche | Riz Ortolani |
Costumi | Giulia Mafai |
Interpreti e personaggi | |
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Sette orchidee macchiate di rosso è un film diretto da Umberto Lenzi nel 1971. È il terzo giallo di Lenzi.
Trama
Un assassino compie due omicidi con vittime donne, questo assassino si firma lasciando sul luogo del delitto una mezzaluna d'argento. Una donna di nome Giulia viene aggredita con la stessa metodica durante il viaggio di nozze ma riesce a salvarsi e la polizia capeggiata dal commissario Vismara inizia ad indagare su questi casi di violenza, ma è il marito di Giulia, Mario, a scoprire che le tre vittime del maniaco hanno tutte un legame: tutte hanno trascorso del tempo in un centro turistico di una località balneare.
Mario mette immediatamente al corrente il Commissario di ciò che ha scoperto, e questi provvede rintracciando e proteggendo tutte le altre donne, tuttavia l'assassino riesce a colpire nuovamente alcune di queste persone nonostante la protezione fornita dalla polizia.
Alla fine Mario riesce ad impedire all'assassino di uccidere Giulia, e si scopre anche il movente: il maniaco è un pastore evangelico fratello di un uomo che era morto per omissione di soccorso in quella località balneare, all'epoca dei fatti venne ipotizzato che il colpevole fosse una giovane donna e il pastore reso folle dalla rabbia decise di uccidere tutte le possibili colpevoli.
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