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Genesio di Lione

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Genesio di Lione
vescovo della Chiesa cattolica
Incarichi ricopertivescovo di Lione
 
Consacrato vescovo657 o 658
Deceduto679
 
San Genesio di Lione

Vescovo

 
Morte679
Venerato daChiesa cattolica
Ricorrenza3 novembre a Lione
5 novembre a Meaux

Genesio di Lione (Genestus, Genes) (... – 679) è stato un arcivescovo cattolico franco, 37° vescovo di Lione, venerato come santo dalla Chiesa cattolica[1].

Biografia

Francese di nascita, divenne religioso ed abate, legato alla corte di Clodoveo II, dove svolgeva le funzioni di capo elemosiniere per la regina Batilde.

Fu Batilde ad affidargli dopo il 656 l'incarico di organizzare la nascente abbazia di Chelles, da poco fondata dalla sovrana, e per far ciò Genesio si recò all'abbazia di Notre-Dame de Jouarre a richiedere alcune monache per portare a Chelles la regola colombaniana.[2]

Ereditò la sede vescovile di Lione da Ennemondo e venne consacrato nel 657 o 658. Leggiamo il suo nome, per la prima volta associato al ruolo di vescovo, in data 6 settembre 664, in calce ad uno scritto opera di Bertefredo, vescovo di Amiens, diretto all'abbazia di Corbie.

Il 26 giugno 667 sottoscrisse un altro documento vergato da Drauscio, vescovo di Soissons, per un convento della Beata Vergine fondato da Ebroino, maggiordomo di palazzo, e da sua moglie Leutrude. Nel conflitto tra Ebroino e il vescovo Leodegario di Autun (675-676), Genesio si schierò dalla parte del secondo, ed in conseguenza di ciò venne attaccato da una banda di armati inviata da Ebroino per cacciarlo da Lione; Genesio riuscì a raccogliere delle truppe per difendere con successo la propria città.

Sulla cattedra vescovile di Lione gli succedette Landebertus (Lambertus). Le sue spoglie rimasero a Lione nella chiesa di Saint-Nizier sino al principio del XIV secolo, quando vennero traslate all'abbazia di Chelles.

Note

  1. ^ Treccani online, su treccani.it. URL consultato il 6 aprile 2013.
  2. ^ Torchet, pag. 43-46

Bibliografia