Acido alginico
Gli alginati sono sali usati come addensanti e stabilizzanti nell'industria alimentare e farmaceutica.
Descrizione
Gli alginati derivano dalla parete cellulare delle alghe brune Laminaria e Ascophillum diffuse in Europa e negli Stati Uniti. Se ne estrae l'acido alginico, polimero dell'acido D-mannuronico, che può essere convertito nel suo sale (alginato) di sodio o di calcio. Il primo, solubile in acqua, è usato come addensante e stabilizzante in industria alimentare e farmaceutica. Il secondo, insolubile, trova impiego in medicamenti ed in garze emostatiche.
Le mucillagini preparate con gli alginati solubili sono instabili ad un pH inferiore a 4 ed in presenza di ioni calcio e di metalli pesanti. In soluzione acquosa all'8-16% l'alginato di sodio forma dei gel che possono essere impiegati come eccipienti per pomate.
Ultimamente vengono utilizzati sotto forma di capsule, sciroppi o gel per il controllo della sintomatologia nella malattia da reflusso gastroesofageo (quali rigurgito acido e pirosi). L'acido alginico è una fibra solubile e non assorbibile, capace di assorbire fino a 200-300 volte il suo peso di acqua, a contatto col mezzo acquoso nello stomaco forma un rigonfiamento (di tipo meccanico, non dovuto a fermentazione del cibo) che crea un massa gelatinosa altamente viscosa. Se assunto prima dei pasti ingloba il cibo ingerito e crea senso di sazietà; dopo i pasti, interagisce con l'ambiente acido dello stomaco, la massa altamente viscosa tende a galleggiare, creando una barriera sul contenuto gastrico che ne impedisce la risalita (reflusso) e forma uno strato protettivo della mucosa.