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Portale:Risorgimento/Risorgimento nella letteratura

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Risorgimento nella letteratura

Le_mie_prigioni di Silvio Pellico pubblicate nel 1832 sono il libro più famoso legato alla storia risorgimentale, di cui Metternich ammise che danneggiò l'Austria più di una guerra persa. L'anno successivo Massimo d'Azeglio scrive Ettore Fieramosca, romanzo storico, di ambientazione medioevale, ma inneggiante alla rinascita italiana con il pretesto di descrivere la disfida vittoriosa di cavalieri italiani contro cavalieri stranieri.

Alessandro Manzoni pubblica dopo i moti del 1848 l'ode Marzo 1821 che aveva scritto durante i moti carbonari piemontesi del 1821 che avevano suscito speranza di liberazione del Lombardo-Veneto dal dominio austriaco.

Numerosa è la memorialistica garibaldina nella quale spicca Da Quarto al Volturno. Noterelle d'uno dei Mille scritta da Giuseppe Cesare Abba, e lo stesso Giuseppe_Garibaldi si produsse in numerosi libri di memorie, tra cui I mille, oltre che a scrivere romanzi di carattere storico patriottico come Clelia. Il governo del monaco (Roma nel secolo XIX) e Cantoni il volontario, romanzo storico

Antonio Fogazzaro Piccolo mondo antico

Giuseppe Giusti Sant’Ambrogio Giosuè Carducci In morte di Giovanni Cairoli Giovanni Verga I carbonari della montagna

Compiuta l'unificazione iniziano ad essere scritti i primi libri rivolti alla edificazione del nuovo stato: nel 1870 Francesco De Sanctis scrive la prima, sistematica, e coerente Storia della letteratura italiana, nel 1886 Edmondo De Amicis pubblica il romanzo Cuore Antonio Stoppani Il Bel Paese