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Busta paga

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La busta paga (chiamata anche prospetto paga o cedolino paga) è il prospetto che il datore di lavoro fornisce al lavoratore dove viene indicato l'importo che esso percepisce (il netto) per un determinato periodo di lavoro. In essa viene anche regolamentato il rapporto con lo stato attraverso le imposte e gli enti di previdenza sociale.

Elementi costituenti

davide giorgo

  • matio
  • Dati identificasentaaaaaaa
  • Periodo di riferimento;2040
  • Elementi fissi della retribuzione; 3ddd................sssssssssss
  • La parte variabile;no
  • Trattenute fiscali; 435bbbbbbbbbbbbbb
  • Trattenute previdenziali.

La retribuzione può essere diretta (riferita alla prestazione fornita), indiretta (se si riferisce ad elementi contrattuali come le ferie o a mensilità aggiuntive), differita (somma accantonata e poi restituita durante o al termine del rapporto contrattuale, si pensi al trattamento di fine rapporto che può essere in parte anche anticipato).

Disciplina normativa

In Italia

L'obbligo della busta paga è sancito dalla legge 5 gennaio 1953, n. 4 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio, n. 21).

«È fatto obbligo ai datori di lavoro di consegnare, all'atto della corresponsione della retribuzione, ai lavoratori dipendenti, con esclusione dei dirigenti[1], un prospetto di paga in cui devono essere indicati il nome, cognome e qualifica professionale del lavoratore, il periodo cui la retribuzione si riferisce, gli assegni familiari e tutti gli altri elementi che, comunque, compongono detta retribuzione, nonché, distintamente, le singole trattenute.»

Una circolare del Ministero del lavoro del 1953 ha precisato che in caso di natura mista delle prestazioni fornite (pagate in parte in denaro e in parte in natura) quelle pagate in natura devono essere indicate solo se si determina un aumento degli imponibili fiscali-contributivi.[2]

L'obbligo di consegna riguarda operai, impiegati e quadri, e deve essere firmata o timbrata dal datore di lavoro. Il d.lgs. 11 agosto 1993 n. 375 ha esteso tale obbligo anche agli operai del settore agricolo. L'obbligo riguarda anche le società cooperative che sono tenute alla compilazione del prospetto di paga sia per gli operai ausiliari che per i propri soci dipendenti.

Tuttavia l'evoluzione informataca e telematica degli ultimi anni sia in ambito di dipendenti pubblici che privati, ha permesso di adempiere all'obbligo di consegna della busta paga agli aventi diritto, anche in formato elettronico per mezzo di pubblicazione via web, migliorando diversi aspetti legati ai costi ed alla sicurezza di tale adempimento.

Inoltre, anche per gli amministratori di società, nonché i collaboratori coordinati continuativi (co.co.co) e a progetto (co.co.pro), che sono dei "parasubordinati", come anche gli associati in partecipazione, vi è l'obbligo di redazione del cedolino, a meno che queste tipologie di figure non prestino la loro attività come lavoratore autonomi. Pertanto, è tendenzialmente scorretto affermare che solo i "dipendenti" (ovvero i lavoratori subordinati) ricevono il cedolino paga.

Per quanto riguarda le sanzioni, sono previste quelle amministrative in caso di omissione da parte del datore e come specifica il d.lgs 19 dicembre 1994, n. 758 nell'articolo 10 «Salvo che il fatto costituisca reato».[3] La legge ha lasciato libero arbitrio su come strutturare il modello cartaceo da fornire ai dipendenti.

Per i dipendenti pubblici, ai sensi dell’art. 2, comma 197 della 23 dicembre 2009, n. 191 (legge finanziaria per l'anno 2010), è stato previsto a decorrere dal 30 novembre 2010, per il personale delle amministrazioni dello Stato, e per le retribuzioni erogate con procedure informatiche e dei servizi del Ministero dell'Economia e delle Finanze, l'introduzione del cedolino elettronico unico, sancendo che essa debba essere consegnata ai dipendenti pubblici con modalità informatiche.

Modalità di tenuta

Le singole annotazioni sul prospetto di paga debbono corrispondere esattamente alle registrazioni eseguite per lo stesso periodo di tempo sul Libro Unico del Lavoro che ha sostituito, ai sensi dell'art. 39 della legge 6 agosto 2008, n. 133, il libro paga, quello delle matricole e gli altri registri equipollenti.

La composizione prevede:

  • Minimo contrattuale, il minimo di base previsto dal CCNL di categoria per il livello di riferimento sempre segnato nella busta paga;
  • Contingenza (con l'E.d.R.), l'EDR si tratta dell' elemento distintivo della retribuzione, mentre la contingenza è un ex-elemento di integrazione della busta, il loro importo seguono i contratti di riferimento;
  • Scatto anzianità, un aumento retributivo aggiuntivo che per contratto di riferimento si può ricevere ogni 2, 3 o 4 anni di anzianità presso la stessa azienda, ogni CCNL prevede un massimo di scatti assegnabili.
  • Superminimi, eventuali aumenti retributivi, ad personam per meriti specifici, o per accordi tra sindacato e datore di lavoro, possono essere assorbibili o meno (nel primo caso diminueranno di un importo pari all'aumento del minimo contrattuale previsto dai rinnovi contrattuali, con il tempo la voce sparirà una volta completamente assorbita)

La busta paga nel mondo

  • Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti: viene chiamata Paycheck
  • Germania (bandiera) Germania: viene regolamentata dall'articolo 108 (GewO, Gewerbeordnung), prima pubblicazione 21/06/1869[4]

Note

  1. ^ La legge sulla tenuta del Libro Unico del Lavoro, ad ogni modo, obbliga alla elaborazione del cedolino anche per i dirigenti. E comunque nella prassi è normale consegnarlo al lavoratore-dirigente
  2. ^ Circolare del ministero del lavoro numero 119 del 20 ottobre 1953
  3. ^ All'epoca la multa era di un importo massimo di 300.000 lire, quasi 155 euro da dlgs 19 dicembre 1994, n. 758, Art. 10, comma primo
  4. ^ (DE) Regolamento

Voci correlate

Collegamenti esterni