Le voci bianche
Le voci bianche è un film del 1964 diretto da Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa, presentato fuori concorso al 17º Festival di Cannes.[1]
Trama
Distribuzione
Distribuito dalla Cineriz il 13 agosto 1964.
Critica
Ottavio Jemma, scrittore, sceneggiatore e abituale collaboratore del regista (anche se non in questo film), definisce Le voci bianche «un ritratto causticamente feroce della Roma seicentesca, libertina e ipocrita, prosperante all’ombra del governo papalino».[2] Il critico Ermanno Comuzio notò invece che «La satira viene fuori da un'efficace collaborazione fra i diversi elementi creativi: i gustosi costumi e le scenografie di Pier Luigi Pizzi (ma il merito è prima ancora dei registi, che hanno saputo fondere i costumi dei personaggi con gli sfondi autentici della Roma barocca), la recitazione guidata da un Paolo Ferrari scatenato, le argute citazioni musicali di Gino Marinuzzi Jr.».[3]
Per il Dizionario Mereghetti è un film «impertinente e graffiante [...] che dimostra una ricchezza d'invenzioni e una libertà di toni che il prolifico Festa Campanile non toccò mai - né prima né dopo - nella sua pur lunga carriera».[4] Il Dizionario Morandini lo definisce «una delle più impertinenti e spregiudicate tra le farse in costume degli anni '60».[5]
Note
- ^ (EN) Official Selection 1964, su festival-cannes.fr. URL consultato l'11 giugno 2011.
- ^ Ottavio Jemma, Prefazione in: Andrea Pergolari, Pasquale Festa Campanile ovvero La sindrome di Matusalemme, Aracne, Roma 2008 (ISBN 978-88-548-1926-9), pp.7-8.
- ^ Ermanno Comuzio, Le voci bianche, «Cineforum», n. 38/39, novembre 1964
- ^ Il Mereghetti - Dizionario dei Film 2008, Milano, Baldini Castoldi Dalai editore, 2007. ISBN 9788860731869 p. 3278
- ^ Il Morandini - Dizionario dei Film 2000, Bologna, Zanichelli editore, 1999. ISBN 8808021890 p. 1489