4 febbraio1899: la Camera approva, con 310 sì e 93 no, un disegno di legge presentato dal governo che di fatto concede all'esecutivo uno strumento legale per attuare una politica reazionaria[1]. Votano a favore i conservatori e la sinistra liberale di Zanardelli e Giolitti[1], si oppone l'estrema sinistra[1].
3 maggio 1899: l'ostilità dimostrata dal governo inglese e dalla stessa Camera riguardo alle velleità imperialistiche in Cina (Affare di San-mun) paventate dal Ministro degli Esteri Canevaro spingono Pelloux a presentare le dimissioni[2].