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Kill the Referee

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Titoli di testa
Paese di produzioneBelgio
Durata77 min
Generedocumentario, sportivo
RegiaYves Hinant, Delphine Lehericey, Eric Cardot
ProduttoreJean Libon, Sébastien Delloye (produttore associato)
MontaggioFrançoise Tourmen
Interpreti e personaggi

Kill the Referee (letteralmente "Uccidi l'arbitro", mentre il titolo originale è il più didascalico Les Arbitres, "Gli arbitri") è un documentario del 2009 diretto da Yves Hinant, Delphine Lehericey e Eric Cardot, basato su un'idea di Yvan Cornu, che segue le esperienze di cinque arbitri impegnati nella direzione delle partite del Campionato europeo di calcio 2008: l'italiano Roberto Rosetti, l'inglese Howard Webb, lo svizzero Massimo Busacca, lo spagnolo Manuel Mejuto Gonzalez e lo svedese Peter Fröjdfeldt.

Da un lato viene offerto un punto di vista inedito sulle partite, grazie ai microricevitori con i quali sono state registrate le conversazioni via radio in campo tra i direttori di gara ed i loro assistenti, dall'altro viene mostrato il dietro le quinte, il prima e il dopo partita negli spogliatoi, le riunioni con la commissione arbitrale, i momenti di relax.

Prodotto con il sostegno della UEFA, il cui presidente Michel Platini appare più volte nel corso del documentario, è stato presentato il 10 agosto 2009 al Festival di Locarno.[1]

I titoli di coda sono accompagnati dalla canzone Seven Nation Army dei White Stripes, che risuona all'inizio del film come coro da stadio.

Trasmissioni internazionali

Nella Svizzera italiana il film è andato in onda in prima TV il 16 dicembre 2009 su RSI LA1 alle 21:00. In Italia è stato trasmesso in prima TV il 15 novembre 2009 su Premium Calcio alle 21:00,[2] poi replicato più volte. È stato poi trasmesso su Italia 1 l'11 luglio 2010 alle 16:00, nel giorno della finale del Campionato mondiale di calcio 2010.

Note

  1. ^ Maurizio Porro, Il cinema celebra gli arbitri, in Il Corriere della Sera, 10 agosto 1999. URL consultato il 14-7-2010.
  2. ^ Digitale terrestre, in Il Corriere della Sera, 15 novembre 1999. URL consultato il 14-7-2010.

Collegamenti esterni