Diisobutilftalato
Diisobutilftalato | |
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Nome IUPAC | |
Acido 1,2-benzenedicarbossilico | |
Nomi alternativi | |
Acido ftalico diisobutil estere Bis-(2-metossipropil)estere Di(isobutil)-1,2-benzenedicarbossilato | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C16H22O4 |
Massa molecolare (u) | 278.35 |
Aspetto | liquido incolore, viscoso |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 201-553-2 |
PubChem | 6782 |
SMILES | CC(C)COC(=O)C1=CC=CC=C1C(=O)OCC(C)C |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1.038 |
Solubilità in acqua | .0001 g/100ml a 293°K |
Temperatura di fusione | 236 (-37 °C) |
Temperatura di ebollizione | 593 (320 °C) |
Tensione di vapore (Pa) a 293 K | 0.01 |
Indicazioni di sicurezza | |
Temperatura di autoignizione | 673 (400 °C) |
Simboli di rischio chimico | |
Il diisobutiliftalato (DIBP) è un solvente, usato tra l'altro nel processo di riciclaggio della carta, per togliere inchiostri e coloranti.
È la sostanza al centro di una polemica nell'aprile 2006, in quanto rinvenuta da un laboratorio d'analisi nei cartoni per la pizza. Questo accade in quanto, contrariamente alla nomativa vigente, viene utilizzato cartone riciclato per realizzare alcuni contenitori di pizza d'asporto.
La preparazione avviene per esterificazione di isobutanolo e anidiride ftalica. La formula di struttura è C6H4(COOCH2CH(CH3)2)2. L'indice di rifrazione è 1.488 - 1.492 (20 °C, destrogiro).
Il DIBP è un plastificante inodore e ha stabilità al calore e luce ottime. È il plastificante più economico per il nitrato di cellulosa. Il DIBP ha minore densità e punto di congelamento inferiore rispetto al DBP (dibutilftalato, CAS 84-74-2), che può essere usato come sostituto per il DIBP.
Gli utilizzi principali sono: plastiche alla nitrocellulosa, solventi per unghie, materiali esplosivi, smaltatura ed utilizzo congiunto al metilmetacrilato.