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De situ Iapygiae

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De situ Iapigiae
AutoreAntonio De Ferrariis
1ª ed. originale1558
GenereDocumento
Sottogenerestorico

Il De situ Japigiae è una relazione descrittiva e geografica fatta all'inizio del Cinquecento relativa alla Japigia (parte più meridionale della Puglia) corrispondente alle odierne provincie di Lecce,Taranto eBrindisi. Questa relazione era stata richiesta al grande umanista pugliese Antonio De Ferrariis dal conte di Cariati Giovan Battista Spinelli (un potente politico del viceregno di Napoli appena conquistato dagli Spagnoli) affinchè il nuovo sovrano Ferdinando il Cattolico potesse avere un quadro di conoscenza adeguato sui nuovi domini. La sua importanza storica consiste nel fatto che l'autore essendo nato e vissuto in provincia di Lecce racconta tutto ciò che ha visto di persona confrontandolo con analoghe opere di Plinio il vecchio o di Strabone e Tolomeo.

L'itinerario parte da Taranto e termina a Nardò dopo aver toccato prima tutte le località di mare e poi quelle interne secondo i modelli classici. Quando dispone di fonti attendibili rievoca le vicende storiche più importanti sia antiche che recenti. Di Gallipoli, città greca che galleggia come una padella sullo Ionio narra l'eroica resistenza contro Carlo I d'Angiò nel 1269 e contro i veneti invasori nel 1484. Dopo Ugento ,Leuca e Castro narra dell'eccidio di Otranto nell'agosto 1480. Dai Laghi Alimini a Roca e a San Cataldo il cui molo fu costruito da Maria d'Enghien e poi a Brindisi.

All'interno si va da Oria a Manduria a Rudiae e si arriva a Lecce circondata da orti,vigneti ed olivi. Dopo Soleto, Galatina,Muro si va a Vaste e Ugento per terminare a Galatone e Nardò.

L'opera può definirsi la più antica guida del Salento .