Coordinate: 51°38′01″N 3°42′16″E

Oosterscheldekering

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Versione del 6 ott 2024 alle 10:58 di InternetArchiveBot (discussione | contributi) (Archive.today domain not accessible from Italy (x1)) #IABot (v2.0.9.5) (GreenC bot)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Oosterscheldekering
StatoPaesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi
ProvinciaZelanda
ComuneSchouwen-Duiveland, Noord-Beveland
FiumeSchelda Orientale
Usoantitempesta
Inizio lavori1976
Inaugurazione1986
Tipodiga di sbarramento
Lunghezza8.000-9.000 m
Coordinate51°38′01″N 3°42′16″E
Mappa di localizzazione: Paesi Bassi
Oosterscheldekering
Un tratto della diga
Un tratto della diga

L'Oosterscheldekering (lett. "diga/barriera della Schelda Orientale") è una diga antitempesta semiaperta che delimita la baia della Schelda Orientale, nella provincia olandese della Zelanda, e che collega l'isola di Schouwen-Duiveland all'ex-isola di Noord-Beveland.[1][2][3]

Fu costruita tra il 1976[2][4] e il 1986[2][4][5][6] nell'ambito del più ampio piano Delta, sviluppato per prevenire il ripetersi dell'inondazione del 1953.[1][5][6][7][8] È considerata un capolavoro dell'ingegneria olandese.[1]

L'Oosterscheldekering è lunga circa 8[1]-9[2][6] km, di cui sono 3 i km formati dalla parte chiudibile[1][2].

La diga è sorretta da 65 piloni[2], dispone di tre chiuse[1] ed è dotata di 62 aperture scorrevoli[8], che vengono chiuse una volta all'anno in caso di violente tempeste[1][8] e che si spostano verso l'alto e verso il basso[1].

La diga viene azionata dalla J.W. Topshuis, che si trova sull'isola di Neeltje Jans.[2]

La costruzione di dighe come l'Oosterscheldekering fu decisa dopo la disastrosa inondazione causata dal mare del Nord nel 1953[7].

In origine l'Oosterscheldekering doveva essere una diga chiusa[1], ma ciò avrebbe creato una parte di acqua dolce[1] e la conseguente scomparsa della flora e della fauna marina[1]. Si optò quindi, dopo le proteste dei cittadini[1], per la costruzione di una diga semiaperta[1], che sarebbe stata chiusa solo in caso di condizioni meteorologiche avverse[1].

La costruzione iniziò nel 1976[4] e durò 10 anni[4]. Il progetto costò l'equivalente di 2,5 miliardi di euro[5], vale a dire circa due terzi del costo dell'intero Piano Delta[8].

La diga fu inaugurata ufficialmente il 4 ottobre 1986[5] alla presenza della regina Beatrice [5].

L'inaugurazione dell'Oosterscheldekering

Nel 1987 fu aperta una strada sulla diga.[4]

Una copia in scala 1:25 dell'Oosterscheldekering si trova nel parco di Madurodam, a L'Aia[9]

Galleria d'immagini

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n Diga di sbarramento antitempesta della Schelda orientale su Holland.com
  2. ^ a b c d e f g Oosterscheldekering Archiviato il 26 agosto 2014 in Internet Archive. su Rijkswaterstaat
  3. ^ Harmans, Gerard M.L. (a cura di), Olanda, Dorling Kindersley, London, 2005 - Mondadori, Milano, 2003, p. 244
  4. ^ a b c d e Diga della Schelda Orientale Archiviato il 20 agosto 2014 in Internet Archive. su Viaggi Michelin
  5. ^ a b c d e Oostersscheldekering su Deltawerken
  6. ^ a b c The Netherland’s Impressive Storm Surge Barriers su Amusing Planet
  7. ^ a b Harmans, Gerard M.L., op. cit., p. 246
  8. ^ a b c d Harmans, Gerard M.L., op. cit., p. 247
  9. ^ Madurodam - Sito ufficiale: Oosterscheldekering, su madurodam.nl. URL consultato il 25 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2014).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN249064493 · GND (DE4248647-6