Odontesthes bonariensis

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Pesce re
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
SottoclasseAcanthopterygii
OrdineAtheriniformes
FamigliaAtherinopsidae
GenereOdontesthes
SpecieO. bonariensis
Nomenclatura binomiale
Odonthestes bonariensis
Valenciennes, 1835
Sinonimi

Atherina bonariensis (Valenciennes, 1835)
Atherina lichtensteinii (Valenciennes, 1835)
Basilichthys bonariensis
(Valenciennes, 1835)

Basilichthys bonariensis chascomunensis
(Lahille, 1929)

Basilichthys bonariensis puntanus
(Lahille, 1929)

Basilichthys chascomunensis (Lahille, 1929)
Basilichthys puntanus (Lahille, 1929)
Menidia bonariensis (Valenciennes, 1835)
Odonthestes bonariensis
(Valenciennes, 1835)
(errore ortografico)

(Fonti: FishBase e WoRMS)

Il pesce re (Odontesthes bonariensis) è un pesce osseo della famiglia Atherinopsidae, fino a poco tempo fa incluso nella famiglia Atherinidae.

Distribuzione e habitat

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È una specie presente nelle acque costiere del sud del Brasile, del nord Argentina e dell'Uruguay e nei fiumi Río de la Plata, Paraná, Uruguay e Tramandaí. È stato introdotto nel Lago di Nemi nel 1974 e negli anni recenti ha visto diminuire il proprio numero a causa di eventi di eutrofizzazione con fioriture di alghe azzurre[1]. È stato immesso anche in molti altri paesi in vari continenti.

Vive soprattutto in acqua dolce o salmastra nelle parti terminali dei grandi fiumi, nelle lagune e negli estuari. Ha abitudini pelagiche.

Questo pesce ha una sagoma molto slanciata, con muso molto appuntito e bocca piccola, armata di fitti denti minuti. Il corpo è poco compresso lateralmente. Le pinne dorsali sono due, abbastanza arretrate, la prima più bassa e corta della seconda. La pinna anale è lunga, la pinna caudale è forcuta, le pinne ventrali sono arretrate. Le scaglie sono piccole e caduche.
Il colore è brunastro o azzurro sul dorso e sui fianchi, sui quali decorre una fascia argentata molto brillante. Il ventre è biancastro o rosato. La parte posteriore del capo è scura, quasi nera.
Raggiunge la lunghezza massima di 70 cm per 3 kg di peso, la taglia media però è inferiore, 40 cm per 800 grammi.

Alimentazione

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Si ciba di plancton, gli esemplari più grandi catturano anche piccoli pesci.

Avviene nella stagione calda; gli esemplari sono sessualmente maturi già ad un anno di età. Le uova sono dotate di filamenti adesivi con i quali restano attaccate alla vegetazione acquatica. Ogni femmina depone diverse decine di migliaia di uova (orientativamente 50.000 per ogni chilogrammo di peso). Lo sviluppo degli avannotti è velocissimo.

Viene catturato con reti da posta. È anche preda dei pescatori sportivi.
Le carni sono più che buone, sulle sponde del lago di Nemi costituiscono una specialità locale[2].

  1. ^ *Zerunian S. Condannati all'estinzione? Biodiversità, biologia, minacce e strategie di conservazione dei Pesci d'acqua dolce indigeni in Italia, Edagricole 2002
  2. ^ La fauna in Italia, AA.VV., Touring Editore, anno 2002, vedi Google Books
  • Stefano Porcellotti, Pesci d'Italia, Ittiofauna delle acque dolci Edizioni PLAN 2005
  • Kottelat M., Freyhof J. Handbook of European Freshwater Fishes, Publications Kottelat, Cornol (CH), 2007

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